Gabriella

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Disponibile e scaricabile il nuovo numero con i contributi della scrittrice  Laura Delli Colli e del docente di Scienza Politica della Luiss Sergio Fabbrini

Un sito internet per I Quaderni, la rivista di arte, cultura e storia del Circolo La Scaletta. Sarà on line da domani www.quadernidelascaletta.it e conterrà il nuovo numero della pubblicazione consultabile sul web e scaricabile in formato pdf.

"Il portale ha lo scopo di dare slancio al progetto ed è un passaggio naturale - spiega il Presidente de La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - ma altrettanto doveroso vista l'importanza che hanno assunto in questi ormai quasi tre anni di vita i Quaderni de La Scaletta, e le firme di autori sempre più prestigiosi che si sono man mano aggiunte al nostro progetto editoriale. In questo numero di Gennaio a fare da filo conduttore tra le diverse rubriche è la parola 'canone', che scopriremo avere diverse declinazioni alcune delle quali davvero originali e sorprendenti. Tra le tante firme di questo numero vorrei ricordare il Professor Sergio Fabbrini, illustre docente della Luiss di Roma, Mario Rodriguez noto consulente politico, e la giornalista e scrittrice Laura Delli Colli autrice del libro Monica. Vita di una donna irripetibile!. "  

Quaderni de La Scaletta  è una rivista on line trimestrale divisa in rubriche tematiche, dedicata alle vicende del mondo dell'arte e della cultura in generale, con incursioni in ambiti diversi come la finanza, la storia, l'economia. Il cuore a Matera e gli occhi nel resto del mondo per conservare le radici e aprirsi ad influssi ed esperienze differenti che offrono visioni e tendenze da raccogliere e declinare tenendo saldi i paradigmi dell'impegno culturale del Circolo La Scaletta. 

"Un progetto a più dimensioni - sottolinea Edoardo delle Donne, storico dell'arte e curatore de I Quaderni - in cui si intrecciano memoria e realtà, disegnando con maestria una scena virtuale che ora è presente ora è ricordo, come un raffinato gioco di incastri dal quale alla fine ad emergere è proprio il profilo di Matera, sul cui sfondo passato e futuro si abbracciano in una danza di pietra. Pagine dalle quali abbiamo offerto e continuiamo ad offrire a cittadini e viaggiatori un racconto della nostra storia e della nostra città, che si mostri sempre nuovo perché nuovi e diversi sono gli sguardi di coloro che la raccontano.

In questi quasi tre anni di attività infatti, i Quaderni hanno ospitato tra i loro autori professori delle più prestigiose università italiane (Bocconi, Luiss, Federico II...), noti giornalisti , famosi scrittori autori di best seller, fotografi internazionali, storici e musicisti, ma anche giovani firme emergenti e di sicuro talento.

E tanti altri se ne aggiungeranno nei prossimi numeri, in un percorso di grande crescita ormai consolidato".

Sull'adeguamento e realizzazione dei primi tronchi della trasversale Murgia-Poliino tante inutili discussioni, sulla Potenza-Bari invece si accelera a dispetto delle dichiarazioni di intenti relative alle priorità infrastrutturali della Regione".

E' quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, commentando la notizia lanciata dal sindaco di Tolve, Pasquale Pepe, riguardo al via libera al progetto del tunnel di Pazzano.

"E' singolare apprendere - sottolinea Stasi - che per veder realizzata un'arteria stradale costosissima, dal fortissimo impatto ambientale ed a basso indice di traffico occorrono solo pochi passaggi, mentre per l'infrastruttura con il maggior transito di veicoli della Basilicata si stia ancora temporeggiando nonostante siano già pronti gli studi di fattibilità tecnico-economica per i primi tronchi e quindi sia possibile la loro appaltabilità.

E' altrettanto singolare - aggiunge il Presidente del Circolo La Scaletta - definire 'strategica per il Mezzogiorno' un'opera a due corsie che si sviluppa longitudinalmente sul territorio della Basilicata. Lo è invece, senza dubbio, il collegamento mediano Murgia-Pollino (Gioia del Colle-Lauria) che mette in relazione il territorio pugliese con quello lucano collegando tre mari (Tirreno-Jonio-Adriatico), due autostrade (A14 e A2), le aree interne delle province di Bari, Matera e Potenza e ben quattro aree industriali. Per questo motivo si è più volte ribadito  che bisognerebbe impegnare le risorse limitate a disposizione della Basilicata per le infrastrutture davvero strategiche per il futuro dell'intera Regione. Prendiamo atto, invece, che si continua a programmare secondo logiche che ignorano i problemi che attanagliano la nostra Regione (spopolamento, emigrazione giovanile, sviluppo e lavoro) e l'importanza che le  infrastrutture hanno per arginarli.

Alla luce di quanto sta emergendo - conclude Stasi – si ribadisce ancora una volta che non sia più rinviabile un chiarimento da parte della Regione per comprendere se, in che modo e soprattutto in che tempi, intende dar seguito al progetto di completamento della Statale 7 Matera-Basentana e se la trasversale Murgia-Pollino è ritenuta infrastruttura strategica e prioritaria. E' auspicabile che  i rappresentanti (parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e sindaci) del territorio, superando divisioni che non fanno il bene della nostra Regione, si facciano promotori di iniziative concrete per far entrare sul serio nell'agenda della politica lucana un'infrastruttura che non solo è "necessaria e serve" alla Basilicata ma deve anche, e soprattutto, garantire incolumità a chi la percorre".

Un incontro per comprendere lo stato dell'arte sulla realizzazione dell'adeguamento della Strada Statale 7 Matera-Basentana. Lo ha chiesto il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, al Governatore della Basilicata Vito Bardi, in una lettera che contiene l'auspicio che sia Bardi "in prima linea ad indirizzare la programmazione di interventi che dovranno essere fondamentali se vogliamo sperare ancora in un  futuro per questa nostra Regione". 

"Pur comprendendo le difficoltà che ancora vive l'esecutivo della Regione Basilicata  - sottolinea Stasi nella missiva - è necessario che il governo regionale sia impegnato a individuare i problemi e definire le priorità non sottraendosi al confronto con le comunità".

In questo senso, prosegue Stasi "sembrava che con l'assessorato alle infrastrutture questo confronto fosse possibile, almeno fino al maggio scorso, ed invece si è inspiegabilmente interrotto nonostante i solleciti".

Nel sottolineare che la vicenda amministrativa della trasversale Murgia-Pollino, già molto confusa, negli ultimi tempi sembra addirittura essersi aggrovigliata e nel ribadire il plauso per l'approvazione da parte del Consiglio superiore dei lavori pubblici dei progetti di fattibilità tecnico-economica riferiti ai tronchi Gioia del Colle-innesto Matera-SS99 e Matera-svincolo Metaponto sulla SS7, il presidente del Circolo La Scaletta ricorda i passi compiuti per ottenere dall'assessora  regionale alle Infrastrutture Donatella Merra chiarimenti su "quali azioni avrebbe messo in campo la Regione per ottenere i finanziamenti, atteso che i progetti appena approvati sono cantierabili, e per comprendere le reali risorse finanziarie oggi già disponibili e su quale tratto del collegamento sono attestati. Nel frattempo, ad alimentare il caos - prosegue Stasi - c'è stata di recente la pubblicazione sulla stampa di quello che è stato definito 'libro bianco delle priorità infrastrutturali della Basilicata' redatto dalla Camera di commercio in cui i dati sulla Murgia-Pollino risultano non essere coincidenti con quanto finora reso noto. I progetti di fattibilità tecnico–economica approvati dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici prevedono, per i due tratti prima individuati, un costo complessivo di 482 milioni di euro. Questi due tratti rappresentano più o meno un terzo dell'intero collegamento Murgia-Pollino. Ora ci si chiede come mai sulla predetta scheda viene riportato che il costo dell'intero collegamento Murgia-Pollino ha un importo complessivo di 268 milioni di euro? Ancora, perché compare il costo del tratto Gioia del Colle- Matera e non il tratto Matera- svincolo Metaponto? Sembra che sul tratto Matera-A3, quindi fino a Lauria ci sia una disponibilità finanziaria di 80 milioni di euro ma solo per manutenzione. Si aggiunga, giusto per la cronaca, che per il collegamento Salerno-Potenza-Bari oltre ad esserci una previsione di spesa complessiva di 1.060.000 euro sembra che ci sia una disponibilità immediata di risorse pari al 50% del costo totale appena indicato.

Ancora - sottolinea Stasi - recentemente un comunicato stampa, a cura di Pasquale Pepe Commissario Regionale per la Lega, dà comunicazione del via libera da parte del Ministero delle Infrastrutture per alcuni interventi da realizzare nella nostra Regione. Tra i finanziamenti, ce ne sarebbe uno di 22 milioni di euro 'per la riqualificazione in sede dell'itinerario Matera-Ferrandina – 1°stralcio'.  A cosa si riferisce? E a che tratti della strada indicata? Si ritiene - conclude Stasi - che ci siano tutte le condizioni perché la comunità intera di Basilicata sia informata sulla programmazione delle infrastrutture perché si realizzino quelle che effettivamente servono per garantire sviluppo ed occupazione. La disponibilità di risorse è oggi una straordinarietà che è difficile, se non impossibile, che si verifichi nel prossimo futuro per cui è necessario che responsabilmente ci si impegni per utilizzarle al meglio".

Ci sono due distinti ritratti di Matera. La prima immagine risale alla fine del Quattrocento: l'economia cresceva, grazie al suo status di Città del Re, non feudale. Poi viene di nuovo infeudata, ed il Conte Giancarlo Tramontano la affossa. Il 29 dicembre 1514 la popolazione si ribella, uccide il feudatario, e, riscattandosi, ritorna nel Demanio Regio. La seconda immagine è quella della Matera di oggi: Capitale Europea della Cultura nel 2019, livelli di reddito e di qualità della vita di gran lunga maggiori della media delle città del Mezzogiorno. Due immagini. Da un lato, una Civita del Sedicesimo Secolo. Dall'altro, una Città delTerzoMillennio. Esiste una Recondita Armonia, un filo rosso che le lega? Un recente filone di ricerca della scienza economica indica quale può essere il filo rosso: un certo assetto del governo della città, verificatosi nel Seicento, può aver inoculato enzimi positivi in quella comunità, i cui effetti, come un fiume carsico, emergono secoli dopo, in termini di crescita economica e civile. Durante il convegno interverranno il Prof. Paolo Conte, Università di Basilicata in “Essere Civita: Una Conquista Instabile”, Prof.ssa Cristina Acucella, Università di Basilicata in “Essere Cittadini: Letteratura e Potere” e Prof. Donato Masciandaro, Università Bocconi in “Dalla Civita alla Capitale Europea: Il Passato conta?”. Modera Marianna Di Mona. Durante il convegno è in programma la performance teatrale “Via riscatto… fu vera gloria “ di Emilio Andrisani di Metateatro con gli interpreti: Emilia Fortunato- Carla Latorre- Monica Ambrosecchia- Emilio Andrisani. Regia di Emilio Andrisani

Mercoledì, 14 Dicembre 2022 10:47

Architetture Fantastiche

Inaugurazione Mostra

Architetture Fantastiche

Di Chiara Amato

Sabato 17 dicembre 2022 ore 19.00

Fondazione Le Monacelle

Via Riscatto 9 Matera

Mostra aperta fino all'8 gennaio 2023

Dal martedì al sabato ore 10.30-13.00 e 17.00-20.00

Domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-20.00

Sarà inaugurata sabato 17 dicembre alle ore 19 nello spazio espositivo della Fondazione Le Monacelle in via Riscatto 9 a Matera, la mostra dell'artista e architetto Chiara Amato dal titolo Architetture Fantastiche.

L'esposizione, curata da Edoardo Delle Donne, è organizzata dal Circolo La Scaletta, con la collaborazione di Fondazione Le Monacelle, il patrocinio del Comune e della Provincia di Matera e resterà aperta fino all'8 gennaio 2023 dal martedì alla domenica.

La mostra è composta da venti quadri in sospensione 60x60cm e da un'installazione ad incastro in plexiglas di un metro cubo, autoportante. Le opere sono sviluppate utilizzando due software in combinazione: uno di moderazione 3D dei volumi e rendering, tra Rhinoceros, Revit e Cinema 4D, e un secondo di post-produzione che è sempre Photoshop.

Nata a Luino (Varese), Chiara Amato si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano con una tesi in Architettura sostenibile e progettazione del paesaggio.
Durante gli anni universitari ha modo di incontrare professori che le permettono di innamorarsi del processo creativo e tecnico alla base di ogni progetto.
"Essere Architetto - dice - è spaziare in modo trasversale nel bagaglio di esperienze e conoscenze che abbiamo acquisito. Una forma mentale di approccio risolutivo ai quesiti legati all'innovazione".

Nel corso dei suoi studi, notando una ripetizione grafica negli studi preliminari di progetto relativi al Cubo in assonometria, dà vita ad un esperimento di ricerca artistico-architettonica denominato Loopcube:  le tre facce visibili del cubo in assonometria permettono di condensare concettualmente e otticamente più aspetti contemporaneamente. Le Architetture fantastiche protagoniste di tale scopo portano alla luce il tema dell'infinito attraverso il linguaggio finito del cubo.


"La mostra della giovane artista ed architetto Chiara Amato - spiega il presidente del Circolo La Scaletta Paolo Emilio Stasi, inaugura una serie di collaborazioni del Circolo Culturale la Scaletta con La Fondazione Le Monacelle. Nostra convinzione è che la collaborazione tra diverse associazioni ed istituzioni, non possa che arricchire e stimolare sempre di più il processo di crescita culturale della nostra città".

"Il punto di partenza - sottolinea Edoardo Delle Donne, critico d'arte e curatore della mostra - è semplice: l'artista non vive più in una astratta dimensione personale, chiuso nel suo confortevole studio. La sua pratica è legata al mondo, in una relazione profonda con i materiali, il lavoro, le idee e le persone. Una rivoluzione piccola, semplice se vogliamo, ma che trasporta l'arte contemporanea in un luogo, simbolico e spaziale, completamente diverso. Un'arte che permette di abitare gli spazi della vita e della memoria. La visione di Chiara Amato, la sua estetica scultorea e spensierata si distacca completamente dal disegno industriale, poiché scopo fondante della sua ricerca è vivere con l'arte, cercando un dialogo fra la quotidianità e una dimensione più concettuale, delicata ed eterea, discreta e quasi sussurrata.

Una metafisica del quotidiano (o dell'illusione?) che nasce dall'osservazione della complessità delle relazioni in natura, attraverso la creazione di immagini movimentate dalla tridimensionalità, intorno a un cubo in grado di arredare e ritmare lo spazio.
Una visione futuristica che scansa l'egocentrismo a favore di un'immagine molto più confortante: siamo tutti insieme. E in questa formula multicolore leggiamo un altro decisivo dettaglio: c'è speranza per la Storia della città".

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