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La condotta Slow Food di Matera ha preso parte a Terra Madre-Salone del Gusto 2022 tenutosi dal 22 al 26 settembre al Parco Dora di Torino, uno spazio post industriale rigenerato in occasione di questa manifestazione. Il tema del Salone è stato infatti, RigenerActions, ovvero tutte quelle Azioni che possono favorire la Rigenerazione di cose e persone con l’intento di tutelare il Pianeta per evitarne l' “Esaurimento".
Vi hanno preso parte rappresentative da tutte le parti del mondo e da tutte le Regioni d’Italia cui sono stati dedicati uno o più spazi espositivi dove collocare gli espositori/produttori e le componenti istituzionali.
Presso lo stand della Basilicata, curato da Slow Food Basilicata insieme con la Direzione Generale delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali della Regione Basilicata, erano rappresentate 32 aziende e 5 presidi Slow Food (nello spazio dedicato ai presidi di tutto il mondo), il Consorzio di Tutela dell’Aglianico, il Comune di Potenza, il Comune di Matera (per il quale erano presenti il dott. Caponio dell’ufficio Cultura e Turismo e l’Assessore all’Urbanistica Rossella Nicoletti in qualità di vice Sindaco), l’Ente Parco Regionale del Vulture e l’Alsia.
Il tema scelto da Slow Food Basilicata per l’animazione dei suoi spazi è stato Lieviti e fermenti: forze di rigenerazione.
Un tema con il quale si è voluto dare risalto ai lieviti dalla cui rigenerazione nascono prodotti come formaggi, birre, vini e pani. Questi ultimi, provenienti da tutti i paesi della Regione, esposti su un unico grande tavolo all’ingresso del padiglione, ne hanno costituito il fulcro.
Tutti gli areali della Regione hanno avuto la possibilità di far sentire la loro voce attraverso la presentazione dei loro prodotti con la narrazione e la degustazione degli stessi.
Momento centrale della cinque giorni torinese è stato il conferimento dei lieviti madre da diverse regioni d’Italia, su sollecitazione di Slow Food Basilicata in collaborazione con Slow Grain.
Venerdì i lieviti sono stati riuniti, rigenerati e impastati con la Farina di Grano Duro del Mulino dell’Acqua di Matera dalle sapienti mani dei mastri fornai Massimo Cifarelli, materano, Raffaele Pozzi, marchigiano e Alessandro Alessandri, genovese, per divenire il Pane dell’Alleanza infornato sabato mattina in un panificio di Torino.
Il profumo del pane appena cotto ha invaso lo Stand della Basilicata all’ora di pranzo del sabato e in serata un pezzo delle otto forme che sono stati lavorati dall’unico impasto è giunto a Matera per essere consegnato la mattina successiva al Santo Padre in visita nella nostra Città.
La realizzazione del Pane dell’Alleanza e i laboratori realizzati dai cuochi dell’Alleanza con la collaborazione della condotta di Matera hanno fatto dello stand di Basilicata (visitato da più di seimila persone) uno dei più accoglienti e vivaci dell’intera fiera dando vita, con la sinergia delle istituzioni lucane, ad un nuovo modo di promuovere la Nostra Terra.
In quest’ottica negli spazi della Regione Piemonte nei pressi del corner dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo si è svolto l’atteso incontro tra Slow Food Basilicata, nella persona di Paride Leone e annessi, la Condotta di Slow Food Matera nelle persone di Gianni Pagano, Elena Baldassarre e Francesco Linzalone, il Circolo Culturale La Scaletta, nelle persone di Francesco Schiuma e Angelo Andriulli e Slow Food Nazionale nella persona di Silvio Barbero, responsabile dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Durante l’incontro Francesco Schiuma ha illustrato l’idea condivisa, partita dalla visione di Raffaello De Ruggieri ( Presidente della Fondazione Zetema di Matera) di realizzare in Basilicata, una scuola di specializzazione nelle scienze gastronomiche ispirata proprio a quella di Pollenzo.
Silvio Barbero, pur evidenziando le difficoltà esistenti nella realizzazione di una scuola di tipo universitario ( e nello specifico, l’impossibilità per regolamento del loro istituto, di aprire eventuali sedi distaccate) ha dato disponibilità a visitare la città di Matera per meglio comprenderne prospettive e potenzialità.
Ha altresì ipotizzato la presenza di un giovane dell’università di Pollenzo (da attivare con una borsa di studio) competente in materia, che in qualità di tutor , segua le diverse fasi di realizzazione del progetto, suggerendo inoltre un interessante spunto di riflessione: aprire in Basilicata un polo formativo d’eccellenza per la promozione e lo sviluppo di un’alimentazione sostenibile (dieta mediterranea,olio,vino, grano/pane, packaging).
Slow Food Matera
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