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“L’adeguamento della Strada Statale 7 nel tratto Matera-Basentana non è più rinviabile ed è possibile in tempi ragionevolmente brevi a patto che si rompano gli indugi e che si lavori senza altri ritardi e inutili discussioni alla sua realizzazione”.

E’ quanto sostiene il Presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, che aggiunge: “Il progetto esiste, una parte delle risorse anche, e il resto dei finanziamenti può rivenire dai fondi a disposizione del Ministero per il Sud (oltre 63miliardi di euro) a cui si può accedere, come ha ribadito la Ministra Carfagna, avendo a disposizione il progetto di fattibilità tecnico-economica. Si tratta di un intervento necessario per l’enorme mole di traffico, anche pesante, che si muove lungo la direttrice Adriatico-Tirreno, che necessita di un collegamento sicuro ed adeguato. Sono passati oltre 20 anni da quando il collegamento mediano Murgia-Pollino, di cui la Matera-Basentana fa parte, è stato inserito nella Legge Obiettivo che contiene tutte le infrastrutture ritenute strategiche per il Paese e nessun passo concreto in avanti è stato fatto per la sua realizzazione, se non la progettazione preliminare del primo tratto (Gioia del Colle-bypass Matera-Bivio Metaponto)”.

Nel ribadire che il Circolo La Scaletta, da sempre, considera l’opera indispensabile per mettere in relazione i territori e le aree industriali lucane del Lagonegrese, della Valbasento e del Materano e soprattutto alleviare l’isolamento ed il conseguente spopolamento delle aree interne sia della provincia di Matera che di Potenza, Stasi sollecita: “Un impegno comune di Governo, Regione ed Anas per avviare immediatamente le procedure per la realizzazione della strada e nel contempo per dare corso alla progettazione del tratto della Statale 7 che va dal bivio di Metaponto fino alla Basentana. Non è più soltanto un problema legato allo sviluppo del nostro territorio. Sta diventando drammaticamente un’emergenza vista la pericolosità della strada che continua a costare vite umane”.

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Mercoledì, 18 Maggio 2022 13:27

AI MONOLOGHI DEL GIOVEDI' con Emilio Andrisani

Il giovedì appuntamento con i monologhi

 MetaTeatro e La Scaletta lanciano l’iniziativa

Otto gli appuntamenti consecutivi con la rassegna a partire dal 7 aprile e fino al 9 giugno:

Lello Chiacchio con "L'abbraccio, Il delocalizzato e Il marito innamorato";

Carlo de Ruggieri con "Ogni bellissima cosa";

Ulderico Pesce con "Il Sindaco contadino: Rocco Scotellaro";

Monica Ambrosecchia con "Avete mai provato ad essere donna";

5 maggio con Emilia Fortunato con " Circe per Sempre";

12 maggio con Lara Chiellino con " L'Orazio";

19 maggio con Emilio Andrisani con "L'Ultimo nastro di  Krapp";

9 giugno Carla Latorre con " Niege Boren".

Costo ingresso € 3 fino ad esaurimento posti con esibizione di super green pass

Per informazioni Circolo La Scaletta tel. 0835/336726; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Il ruolo di Matera dopo il 2019 e le prospettive future della città e della Regione alla luce della grave situazione socio-economica. Questi i temi al centro di un confronto organizzato nella sede del Circolo La Scaletta, in Via Sette Dolori nei Sassi di Matera, dal Presidente Paolo Emilio Stasi ed il Consiglio Direttivo, e a cui sono stati invitati i Consiglieri regionali della città: Piergiorgio Quarto e Giammichele Vizziello per la maggioranza e Roberto Cifarelli, Gianni Perrino e Luca Braia per l'opposizione. Al dibattito ha partecipato anche il Sindaco di Matera, Domenico Bennardi, che non ha mancato di esprimere le sue considerazioni sul documento nonostante non abbia potuto partecipare all'incontro.

 

"Ringrazio i nostri consiglieri regionali per aver risposto all' invito del Circolo" - ha esordito il Presidente Stasi - "ed il Sindaco di Matera per il suo contributo, ribadendo, come già evidenziato nei documenti prodotti dal Circolo su PNRR e Piano Strategico Regionale, la ormai imprescindibile necessità per Potenza e Matera di assegnarsi un ruolo territoriale in base alle loro specificità. Per Matera il Circolo ritiene che debba consolidarsi e svilupparsi il ruolo di città culturale e di produzione culturale. L' esperienza del 2019 ha dimostrato che questo ruolo con una forte iniziativa di promozione dell' intero territorio ha prodotto riscontri positivi sull' intera Regione. Se questo è vero, ed il Circolo ritiene che sia vero, e perché tutto sia congruente si chiede, ai consiglieri, l' impegno a ripristinare alcuni ruoli che alla città di Matera erano stati assegnati ma alla fine, di fatto, sono stati ridimensionati se non sottratti.

L'Apt e la Lucana Film Commission - sottolinea Stasi - per statuto, dovrebbero avere sede a Matera ma non l' hanno mai avuta: sarebbe il caso di chiarire il perché. Così come sarebbe opportuno che si spiegasse per quale motivo la Regione ha chiuso l' Ufficio cultura a Matera per portarlo a Potenza e perché non si rilanci, finanziandola e nominando gli organi direttivi, la Fondazione Matera-Basilicata 2019. E ancora: quali sono i motivi per cui non si riesce, a fronte di risorse già stanziate, a far partire i corsi della Scuola di Cinematografia del Csc di Roma, e perché non ci si è impegnati a fondo per trovare le risorse necessarie per la Scuola di Design dell' Isia. Senza parlare dello stato comatoso in cui versa la sanità materana che attende di conoscere il suo destino così come la Valbasento, sparita dai radar della programmazione regionale, per arrivare, infine, al progetto della Zes cultura per favorire l' insediamento in città di un vero e proprio distretto delle industrie culturali e creative. Ai Consiglieri Regionali si è chiesto un impegno congiunto per la città e per l'intero territorio regionale. Si è consegnato un documento per punti ed un ulteriore documento specifico per il rilancio della Val Basento perché li facciano propri. Si è potuto registrare in tutti i Consiglieri molta sensibilità sui temi e percepito la volontà di lavorare insieme, pur nella diversità di posizioni e di cultura politica”.

Gianni Perrino (M5S), dopo aver illustrato il lavoro svolto dall' opposizione in Regione  e concordando sulle criticità evidenziate ha invitato il Circolo "a farsi promotore di un allargamento a tutta la città del dibattito sui temi oggetto di discussione. È una fase in cui ognuno deve fare la sua parte e il ruolo delle realtà protese all'emancipazione culturale della società per sensibilizzare i cittadini è fondamentale oltre che determinante". Una proposta che  La Scaletta intende recepire valutando la possibilità di organizzare una serie di incontri pubblici alla presenza delle cariche istituzionali, del mondo produttivo, sindacale e del terzo settore.

Nel ribadire la sua convinta adesione allo spirito dell' iniziativa dei soci de La Scaletta, Roberto Cifarelli (Pd), ha rimarcato che ci si trova "in una fase di grande confusione e di grande incertezza. Dopo il 2019 si è persa quella spinta propulsiva che ci aveva visti tutti impegnati, maggioranza e opposizione, con ruoli oggi invertiti, nel sostenere Matera in questo percorso che ha portato benefici a tutta la comunità regionale. Oggi bisogna riannodare i fili di quell' impegno e rinnovarli, nel rispetto dei ruoli e delle differenze di ognuno di noi”.

"Ci sono argomenti di grande valore come quello della Zes cultura" - ha evidenziato Piergiorgio Quarto (Fdi) - "che devono ancora essere spiegati bene alla città ma che possono avere un impatto determinante nel futuro non solo di Matera ma dell'intera regione. Non dobbiamo rivendicare nulla solo per Matera ma, come nel caso delle sedi APT, Film Commission e degli uffici regionali dei sistemi culturali, ci sono cose che indubbiamente spettano alla città nell'ottica della giusta distribuzione dei poteri all' interno del territorio.   Su questo non credo che incontreremo ostacoli”.

"La cultura" - ha commentato Luca Braia (Iv), non presente all'incontro per impegni presi precedentemente ma pienamente partecipe dell' iniziativa - "é stata la scommessa più importante vinta dalla regione Basilicata grazie al locomotore internazionale di Matera Capitale europea della cultura 2019. La Zes Cultura é una grandissima occasione per sviluppare nella citta ed in regione il contesto ideale nel quale far nascere una vera e propria filiera produttiva con al centro la cultura capace di generare occupazione e sviluppo in linea con la vocazione unica e straordinaria".

"Nel sottoscrivere il documento insieme agli altri colleghi consiglieri" - ha ribadito Giammichele Vizziello (Lega), anch'egli assente all'incontro ma convintamente impegnato - "voglio stigmatizzare, anche per il mio ruolo professionale, la necessità di dover rilanciare la Sanità nel territorio materano, ormai da oltre un ventennio in difficoltà, migliorando la qualità delle prestazioni sanitarie, riportando l'Ospedale di Matera nel ruolo ad esso consono di DEA di II livello non solo sulla carta, attraverso una maggiore attrattività, anche economica, delle professionalità sanitarie (medici, infermieri, ecc.) e il secondo, come giustamente sottolineato nel documento, investendo le risorse, anche del PNRR, nella Sanità territoriale al fine, oltre che di decongestionare gli Ospedali di Matera e Policoro".

 

"Concordo sui punti del documenti" - ha sottolineato il Sindaco di Matera, Domenico Bennardi  -. "Avere una sede didattica del Centro Sperimentale di Cinematografia a Matera" - ha sottolineato - "rimane una grande opportunità per la città e una priorità per il Comune che sta lavorando per rendere possibile l'apertura dei corsi così come previsto dal Protocollo d'intesa sottoscritto. Aggiungo che la Giunta è impegnata anche nel dare soluzione al problema degli spazi per l'Archivio di Stato, mentre sull' Isia è necessario che si approfondisca, insieme alla Regione e al Ministero, il tema della sostenibilità economica e dei finanziamenti necessari per far decollare l' iniziativa".

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Nella sala consiliare di Ferrandina un incontro organizzato dal Circolo La Scaletta

Zona economica speciale, infrastrutture e una nuova fase di investimenti in settori avanzati, in particolare bioeconomia e chimica verde, per far ripartire la Valbasento coinvolgendo nel processo di rinascita l’area della Collina Materana.

Sono gli argomenti messi sul tavolo di un incontro che si è svolto nella sala consiliare del Comune di Ferrandina a cui hanno preso parte il sindaco e il vicesindaco di Ferrandina, Carmine Lisanti e Angelo Zizzamia, i Sindaci di Grassano, Miglionico e Grottole (Filippo Luberto, Francesco Comanda e Angelo De Vito) gli assessori comunali alle attività produttive dei comuni di Matera e di Pisticci, Maria Pistone e Alessandra Ruvo, il vicesindaco di San Mauro Forte, Angelo Tricarico, il presidente della Cna, Leo Montemurro e il dirigente della Confcooperative, Rocco Fiorino.

Al confronto, sollecitato dal Circolo Culturale La Scaletta, erano presenti il Presidente del Circolo, Paolo Emilio Stasi, e i componenti del direttivo, Raffaello de Ruggieri e Nicola Savino.

“Nel corso del dibattito - sottolinea Stasi - è stata ribadita la necessità di confermare con atti concreti la candidatura della Valbasento a zona retroportuale di Taranto nell’ambito della realizzazione della Zes Jonica, dando attuazione al progetto già esistente della piattaforma logistica dell’area di Ferrandina. Nell’ottica di un rafforzamento territoriale è stata inoltre evidenziata l’importanza dell’asse di collegamento viario Murgia-Pollino che unirebbe le aree industriali di Matera, della Valbasento e di Galdo di Lauria, rappresentando un elemento di coesione tra le zone interessate al progetto e di collegamento diretto all’autostrada A14 da Gioia del Colle. Per lo stesso motivo, occorrerebbe fare in modo che la linea ferroviaria Salerno-Potenza-Ferrandina-Matera si completi attraverso l’innesto sulla tratta Bari-Taranto”.

Quanto alla reindustrializzazione della Valbasento, è emersa la non differibilità di azioni che permettano di incrementare i servizi a disposizione delle imprese già insediate, o interessate all’insediamento. Quella del finanziamento diretto alle imprese da parte degli enti pubblici - è emerso nel corso del dibattito - si è dimostrata essere una pratica insufficiente a garantire stabilmente livelli adeguati di produzione e occupazione. Un progetto infrastrutturale che andrebbe nella direzione indicata è quello della realizzazione della condotta adduttrice Monte Cotugno-Pisticci intervenendo sul partitore della canna idrica posizionato in prossimità di Bernalda. Si tratterebbe - è stato sottolineato - di un’opera in grado di consentire l’erogazione alle imprese 4 metri cubi di acqua al secondo. Una utilities che di fatto permetterebbe all’area industriale della Valbasento di essere maggiormente attrattiva per le imprese.

Il presidente del Circolo la Scaletta ha poi consegnato ai rappresentanti dei Comuni la sintesi di uno studio sull’integrazione strutturale tra l’agricoltura e l’industria legata al settore della chimica verde e della bioeconomia. Un’alleanza che avrebbe un impatto importante sull’economia e sull’occupazione del territorio e che rappresenta l’elemento portante di una nuova strategia di riposizionamento della Valbasento alla luce degli investimenti che saranno effettuati sul programma di transizione energetica del Paese.

Nel corso del confronto si è parlato, infine, dell’opportunità costituita dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che rischia di essere persa per l’impossibilità da parte dei Comuni di redigere i progetti per l’assenza di personale specializzato negli enti di piccole dimensioni.

“Siamo convinti - ha concluso il presidente de La Scaletta, Stasi - che la Basilicata potrà avere un futuro solo se riuscirà ad armonizzare i bisogni dei suoi territori interni ripristinando quindi il suo sistema connettivo e collegandolo con le zone maggiormente sviluppate. I bisogni dei Sindaci lucani di dialogare e di uscire dalla quotidianità tornando a pianificare azioni per frenare lo spopolamento e far ripartire la produzione e l’occupazione, devono essere non solo assecondati ma ascoltati e indirizzati in una prospettiva di rilancio complessivo di tutta la regione. E’ lo scopo di questi incontri che il circolo sta organizzando e che hanno lo scopo di tenere insieme i territori della Basilicata da Est a Ovest e da Nord a Sud”. 

Matera 10 febbraio 2022

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Il Circolo La Scaletta chiede interventi strutturali e definitivi

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Una delegazione del Circolo La Scaletta a confronto con i sindaci del Lagonegrese

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Venerdì 5 novembre ore 16.00-19.30 e sabato 6 novembre 9.30-12.30, presso la Sala Convegni della Camera di Commercio di Matera, continuano gli appuntamenti dell’iniziativa Democrazia e Futuro. Gli incontri, programmati per il biennio 2021-2022, organizzati dal Circolo Culturale La Scaletta, hanno come coordinatori i soci Brunella Carriero e Nicola Savino e la direzione scientifica del professore Luciano Fasano.
Relatore:  il prof. Nicolò Addario, Professore ordinario di Sociologia dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il titolo dell’incontro è: Globalizzazione, sviluppo e questione meridionale. Strategie per un futuro in un mondo complesso.  La nostra società è stata messa a dura prova dalla pandemia e, nonostante stesse marciando a passo spedito verso una globalizzazione sempre più accentuata, ha dovuto fare i conti con i suoi limiti. La globalizzazione però non è finita: la differenziazione delle funzioni del sistema sociale globale rappresenterà la nuova chiave di lettura.
Interverranno: Gregorio De Felice (Head of Research and Chief Economist Banca Intesa), Donato Masciandaro (Professore di Economia all'Università Bocconi), Francesco Galtieri (Funzionario Nazioni Unite ONU), Antonio Tataranni (Chief Medical Officer for PepsiCo), Antonio Felice Uricchio (Presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca).

Il Circolo Culturale La Scaletta ha deciso di rivolgere il proprio impegno civico per i prossimi due anni a tutti coloro che, per professione o per impegno, riconoscono alla politica un ruolo essenziale nel dare forma e regia alla nostra società. L’iniziativa è rivolta alle persone che sono da poco entrate a far parte (o intendono farlo) delle organizzazioni e delle istituzioni che a vario titolo sono impegnate nei progetti di rilancio sostenuti dall’Unione Europea. Un’attenzione specifica è rivolta agli studenti che si stanno avvicinando alla politica in modo consapevole e attivo. Si vuole proporre, quindi, un dialogo attraverso generazioni diverse, oltre che la formazione di buoni cittadini, manager pubblici e privati, capaci di sostenere le politiche pubbliche che verranno attivate dal PNRR.

Le stelle polari dell’intero percorso formativo saranno tre. In primo luogo, gli scenari che, sul piano nazionale e internazionale, si imporrano negli anni a venire, una volta che l’emergenza pandemica sarà superata; in secondo luogo, il consolidamento del processo di integrazione nell’Unione Europea, come orizzonte privilegiato per la collocazione del nostro Paese nello scenario globale. Infine, l’avvio di una nuova stagione per il Mezzogiorno, per Matera e la Basilicata in particolare, a partire da un’adeguata ed efficace messa a frutto delle risorse che saranno disponibili grazie al Recovery Plan, fra i cui assi strategici fondamentali vi è proprio il riequilibrio territoriale e la neutralizzazione del divario fra Nord e Sud del Paese.

Tutto il corso prevede il coinvolgimento di importanti esponenti nazionali e locali del mondo della cultura, della politica, dell’economia e della comunicazione, tra i quali Massimo Cacciari, Veronica De Romanis, Sergio Fabbrini, Ernesto Galli della Loggia, Angelo Panebianco, Gianfranco Pasquino e Francesco Rutelli e Gianfranco Viesti.

Il primo appuntamento, che si è svolto il 9 e 10 luglio, ha visto come relatore il prof. Gianfranco Pasquino ed il tema trattato è stato il seguente: Democrazie vs non democrazie. Promesse mantenute e promesse mancate dalla democrazia rappresentativa al bivio della memoria. Con la ripresa post Covid-19, la democrazia rappresentativa è attesa a una nuova sfida; l’emergenza pandemica ha creato una situazione di eccezionalità, che ha avuto come conseguenza il rafforzamento dei poteri di governo, anche a scapito delle libertà e delle garanzie istituzionali dei cittadini. Cosa ci aspetta nel prossimo futuro? In Italia, quali prospettive possiamo intravedere per la ripresa post-pandemia? Quanto l’élite e le classi dirigenti del paese devono ritenersi responsabili delle promesse non mantenute della democrazia italiana?
Il secondo appuntamento dell’1 e 2 ottobre ha visto, invece, il Prof. Angelo Panebianco e l’argomento trattato è stato: Alla ricerca di un nuovo ordine globale. Fine del secolo americano. Crisi internazionali. Il futuro del Mediterraneo. Nel sistema mondo post-pandemia, dovremo sperimentare un nuovo bipolarismo USA/Cina? O proprio grazie alla lezione della pandemia, sarà possibile creare le condizioni per quel multilateralismo che non riuscì ad affermarsi dopo il crollo dell’URSS? Che ruolo potrà avere l’Unione Europea: sarà destinata ad essere ancora una comprimaria o riuscirà finalmente a individuare una sua vocazione per affermarsi nel nuovo scenario internazionale?

A dicembre si terrà l’appuntamento conclusivo della prima parte del ciclo del 2021 con prof. Massimo Cacciari (Professore Emerito di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano). Il titolo dell’incontro sarà: La cultura europea nel post-pandemia: nuovo umanesimo o crisi di civiltà? Dall’euroscetticismo dei movimenti populisti e sovranisti al Patto di Visegard fra i paesi del blocco dell’ex Unione Sovietica, alle resistenze nei confronti di alcuni strumenti di politica fiscale (MES e Recovery Fund). Sarà vero, come ha scritto Nietzsche, che l’Europa è un malato incurabile? Sarà possibile tornare a pensare ad un’Europa unita così come lo fu, fra utopia e concretezza, per i suoi padri fondatori?



LUCIANO FASANO
Professore associato di Scienza politica presso l’Università degli studi di Milano. Si occupa di rappresentanza politica e degli interessi, partiti e sistemi di partito, elezioni primarie, Pubblica amministrazione e teoria sociale. È autore di diversi contributi sul metodo delle scienze sociali, sulle elezioni primarie in Italia, sulla trasformazione dei partiti politici italiani e sulla disintermediazione. Fa parte del Comitato scientifico di OpenLab, piattaforma sull’Innovazione politica della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il suo libro più recente è Il sistema politico italiano. Origine, evoluzione e struttura (Laterza, 2019), con Nicolò Addario.

GIANFRANCO PASQUINO
Allievo di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, è Professore Emerito di Scienza politica nell’Università di Bologna e Senior Adjunct Professor di European and Eurasian Studies presso la Johns Hopkins University SAIS Europe. È stato Senatore della Repubblica dal 1983 al 1992 e dal 1994 al 1996 per la Sinistra Indipendente e per i Progressisti. È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e fa parte del Consiglio scientifico dell’Enciclopedia Italiana. Ha ricevuto diverse lauree ad honorem, dall’Università di Buenos Aires, dall’Università de La Plata, dall’Università Cattolica di Cordoba e dall’Universidad Autonoma dello Stato di Hidalgo (Messico). Il suo libro più recente è Libertà inutile. Profilo ideologico dell’Italia repubblicana (UTET, 2020).

ANGELO PANEBIANCO
Professore Emerito di Scienza politica e Relazioni internazionali dell’Università degli studi di Bologna e Professore di Teoria dello Stato e Geopolitica nell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Editorialista del Corriere della Sera. Studioso dell’organizzazione dei partiti politici, del sistema politico italiano e di Relazioni internazionali. Ha svolto attività di ricerca presso la Harvard University, l’Università di California a Berkeley  e la London School of Economic and Political Science. Il suo libro più recente è Persone e mondi. Azioni individuali e ordine internazionale (il Mulino, 2018).

NICOLO’ ADDARIO
Professore ordinario di Sociologia generale dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Ha insegnato in diverse università italiane e studiato negli Stati Uniti alla Temple University di Philadelphia. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche sul metodo delle scienze sociali, sulla teoria dei sistemi, sull’innovazione e sulla società moderna. È stato fra i fondatori di Teoria sociologica, rivista che ha contribuito alla diffusione della teoria luhmaniana dei sistemi sociali in Italia. Il suo libro più recente è Modernità antiliberale. Reazioni romantiche e pensiero politico anti-sistema nell’Europa di Otto e Novecento (Mimesis, 2019).

MASSIMO CACCIARI
Professore Emerito di Filosofia presso l’Università di Venezia e l’Università Vita-Salute San Raffele di Milano. Deputato dal 1976 al 1983 per il PCI, europarlamentare con i Democratici dal 1999 al 2000 e Sindaco di Venezia dal 1993 al 2000 e dal 2005 al 2010. È uno dei più autorevoli filosofi italiani e opinionista per diverse testate giornalistiche e televisive. Ha ricevuto diverse lauree ad honorem, dall’Università di Genova, dall’Università di Bucarest e dell’Università di Bologna, oltre ad altri importanti riconoscimenti internazionali come il Premio Hannah Arendt per la filosofia politica, il Premio dell’Accademia di Darmstadt e la Medaglia d’Oro del Circulo de Bellas Artes di Madrid. È cittadino onorario di Sarajevo e Socio Onorario del Circolo culturale La Scaletta di Matera. Il suo libro più recente è Il lavoro dello spirito (Adelphi, 2020).

 

 

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Mercoledì, 20 Ottobre 2021 16:09

3^ seminario "Democrazia e futuro" - 2° giornata

Globalizzazione, sviluppo e questione meridionale.

Strategie per il futuro in un mondo complesso.

Prof. Nicolò Addario

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Venerdì, 19 Aprile 2019 21:22

A Matera il World Press Photo 2019

 

Dal 15 giugno al 14 luglio 2019 Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, e il Circolo La Scaletta di Matera presentano, in collaborazione con 10b Photography (Roma) e l’associazione Cime (Bari), la mostra dei vincitori del “World Press Photo 2019”, il più importante premio internazionale di fotogiornalismo, che ogni anno premia le migliori fotografie che hanno contribuito a raccontare gli eventi e le notizie dell'anno precedente.

Essere chiamati dal Circolo La Scaletta ad animare le attività della Capitale europea della cultura è per noi un grande onore e una bella responsabilità - ha dichiarato il direttore di Photolux Enrico Stefanelli - siamo molto felici per questa nuova opportunità che ci viene proposta, un riconoscimento molto prestigioso del nostro lavoro ed un’occasione unica anche per promuovere Lucca, proprio nell’anno della nostra biennale”.

Numerose le iniziative collaterali in programma a Matera durante il World Press Photo 2019. Quattro workshop, con esperti italiani e internazionali: Francesco Zizola, vincitore di 10 World Press Photo (15 e 16 giugno); Andrea Boccalini, con un focus sul ritratto e il ritratto ambientato (6 e 7 luglio); Sanne de Wilde, vincitrice del World Press Photo 2019 nella categoria Portraits, Stories e Gabriele Croppi, con un focus sul paesaggio (13 e 14 luglio). Nei fine settimana anche alcuni talk di approfondimento a ingresso libero: il 15 giugno in programma la presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet e un incontro con Francesco Zizola e Emiliano Macaluso per discutere di diritto d’autore; il 13 luglio Piergiorgio Branzi ripercorre in conversazione con Enrico Stefanelli la sua lunga carriera e infine il 14 luglio Nicola Tanzini presenta il suo ultimo libro “Tokyo Tsukiji”.

Ulteriori info su: www.photoluxfestival.it

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La nostra patria non è l’Italia, né l’Europa, né la Terra, né il Sistema solare: questo è un punto del Cielo e noi siamo cittadini del Cielocon questa frase, che rappresenta il testamento spirituale di Vincenzo Caropreso, Maria Lucrezia Schiavone, sua discendente, ha concluso il suo appassionato  intervento che ha delineato la figura dell’ illustre materano, a cui il Circolo La Scaletta ha dedicato un incontro che si è svolto a Matera lo scorso 8 maggio presso la Camera di Commercio, nell’ambito del ciclo d’incontri “Dove abiti? Le nostre strade..la nostra storia”. Una sala gremita e attenta ha avuto la possibilità di conoscere e approfondire la storia famigliare e la modernità del pensiero dell’insigne studioso, che dedicò all’astronomia tutta la sua vita. Caropreso nacque a Matera il 19 marzo 1881, figlio di Enrico Caropreso di Montemurro (PZ) e la materana Lucia Bronzini. Di famiglia molto agiata, trascorse un’infanzia difficile per la separazione dei genitori, chiesta con un atto di coraggio, per l’epoca, da sua madre, a causa del comportamento dissoluto del marito. La sua giovinezza fu segnata anche dalla precoce morte di sua sorella Angela e dello zio paterno, don Giuseppe, ucciso per mano del brigante Chitarrid, così dopo un momento difficile, decise di allontanarsi di Matera e trasferirsi in Francia, dove scoprì il suo amore per l’astronomia e diventò amico di importanti personalità, tra cui il celebre astronomo Camille Flammarion. Di ritorno a Matera continuò a dedicarsi agli studi scientifici e a proseguire le osservazioni del cielo dal suo villino di campagna, anche se per tutta la vita si sentirà un étranger, uno straniero, come amava definirsi. Oggi possiamo conoscere la sua storia, i suoi studi e il suo “libero pensiero”, avanti anni luce, grazie a lettere, scritti, documenti e i numerosi libri custoditi dalla cugina Carolina Bronzini, la bambina rimasta orfana di padre, il medico Raffaele Bronzini, che decise di adottare, dedicando alla sua educazione e istruzione il resto dei suoi giorni. Un patrimonio di conoscenza messo a disposizione della città, negli anni ’30 il telescopio di Caropreso fu donato al liceo classico da Carolina Bronzini, mentre i suoi figli, tra cui Maria Lucrezia Schiavone, nel 2002 hanno donato il vasto patrimonio librario dello studioso alla biblioteca di Matera, costituendo il “Fondo Vincenzo Caropreso”, ancora oggi consultabile.

Passato, presente e futuro dell'astronomia si sono intrecciati nel corso dell'iniziativa, introdotta dal presidente dello storico sodalizio materano, Francesco Vizziello, e arricchita anche dagli interventi di Andrea Staffieri, studente del liceo scientifico di Matera, vincitore delle Olimpiadi italiane di astronomia 2018, che ha descritto la sua esperienza, accompagnato dall'astronomo materano Francesco Vespe, che lo ha supportato nella competizione. Inoltre sono intervenuti, Vincenzo Duni, dirigente scolastico del liceo scientifico “D. Alighieri”, con Steve Shore, professore di astrofisica all'Università di Pisa, originario di New York, a Matera per realizzare un progetto che ha come finalità l’attività di promozione dei metodi scientifici. Un progetto che partirà dal liceo scientifico per estendersi a tutte le scuole del territorio.

Alla memoria di Caropreso è dedicata una strada, nei pressi del centro cittadino e un monumento funebre che si trova nel vecchio cimitero della città, realizzato dallo scultore Ercole Reduzzi per volontà della madre.

Infine la proiezione del video-racconto dedicato alla vita dell'insigne studioso materano, realizzato da Nino Vinciguerra, ha concluso l’iniziativa.

 

Ufficio stampa Circolo ‘La Scaletta’

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