“RACCONTANDO MATERA” CON LE MAIOLICHE DI GIUSEPPE MITAROTONDA A MADONNA DELLE VIRTÙ

Per tutta l’estate 2023, il complesso rupestre di Madonna delle Virtù ospita la mostra “Raccontando Matera. Storia della città nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda: la storia di Matera dipinta su ceramica in uno dei luoghi più iconici e suggestivi della città.

Organizzata dal Circolo culturale La Scaletta e curata dallo storico dell’arte Edoardo Delle Donne, la mostra dell’artista Giuseppe Mitarotonda prevede l’esposizione di 20 pannelli dipinti su ceramica e composti da un mosaico di formelle di numero e dimensioni differenti, oltre a una serie di piatti maiolicati di diversa natura. Un percorso suggestivo allestito per scoprire la millenaria esistenza di Matera, città che nasce dalla pietra e che si caratterizza per essere una straordinaria interpretazione urbana della natura.

GIORNI E ORARI DI APERTURA DELLA MOSTRA

Sarà possibile visitare la mostra tutti i giorni dalle 10 alle 20.

Costo del biglietto: 7 €. Ridotto: 4 €.

ALCUNE DELLE OPERE ESPOSTE

Il racconto che Mitarotonda fa di Matera comincia con l’opera “Genesi della morfologia del territorio”, dedicata alle origini della città.

Tra le altre opere esposte, si segnalano:

  • A.D.1232 – La Costruzione della Cattedrale“, che celebra il duomo materano quale luogo simbolo di una nuova identità cittadina, per poi evocare le vicende tragiche e salvifiche, fatte di trappole ed ombre, del Conte Giovan Carlo Tramontano;
  • Chiesa del Purgatorio“;
  • La camminata sulla collina del Castello Tramontano” voluta dal Generale Carlo de Montigny;
  • Cielo capovolto“;
  • L’ingresso di Re Carlo Borbone in Montescaglioso“;
  • Festa della Bruna“;
  • Miracolo di S.Eustachio“;
  • Federico II Imperatore“.

“RACCONTANDO MATERA” NELLE PAROLE DEGLI ORGANIZZATORI

Leggendola, sognandola, ascoltandola – spiega il curatore della mostra, Edoardo Delle Donne – (attraverso un percorso atto a rievocare l’antico) e infine dipingendola, il ceramista e decoratore materano Giuseppe Mitarotonda si confronta con la storia infinita della città di Matera. Dai primi insediamenti nella Murgia Timone, alla costruzione della cattedrale cittadina, dal periodo aragonese alle storie preunitarie, e ancora le affascinanti leggende legate al miracolo di S. Eustachio o alle origini della Festa della Madonna della Bruna, protettrice della città, sono solo alcune delle tappe di un viaggio nel tempo e nella storia che restituiscono la grandezza passata e presente di una città capace come poche di sostenere l’immane sfida con l’eternità. Un incredibile e affascinate percorso artistico che attraverso ritmi, luci e colori, evoca le stagioni antiche e un passato che reca nel fondo la verità più umana ed intima di Matera. Raccontare la storia affinché diventi memoria e la memoria corra infine alle più fantastiche imprese.

Il Circolo La Scaletta – sottolinea il presidente Paolo Emilio Stasi – ha voluto arricchire gli spazi del complesso rupestre di Madonna delle Virtù con una mostra di opere che raccontano Matera in una maniera del tutto originale come solo Giuseppe Mitarotonda è in grado di fare. Un omaggio alla città ma anche un modo per consentire ai visitatori di confrontarsi con le peculiarità di una forma d’arte che ha nel Maestro Mitarotonda uno degli esponenti più talentuosi. La mostra sarà visitabile a partire dal 18 marzo e fino al 21 maggio 2023. La bellezza dei luoghi e la straordinarietà delle opere di un artista materano tra i più apprezzati, costituiranno un binomio di grande impatto che contribuirà ad arricchire l’offerta culturale della città“.

BREVE BIOGRAFIA DI GIUSEPPE MITAROTONDA

Nato a Matera il 7 aprile 1939, Giuseppe Mitarotonda frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. Una volta rientrato a Matera, apre un suo laboratorio nel quale sperimenta varie tecniche operative privilegiando il percorso della ceramica come naturale necessità di una particolare espressione artistica. Giunge ad una concezione dell’arte quale unione di due elementi sostanziali:

  • lo sguardo, come motore primo, come visione scatenante;
  • l’immaginazione, elemento intimamente formale.

Alla formazione di tale pensiero contribuiscono gli incontri e le collaborazioni con grandi artisti che, giunti a Matera, frequentano come naturale luogo di incontro il suo laboratorio: da Pietro Consagra a Francesco Alvarez, da Mino Maccari a Dadamaino (Edoarda Emilia Maino), fino a Kengiro Azuma e H. B. Assadour. La più intensa collaborazione di Mitarotonda sarà quella con il pittore José Ortega, nata durante il soggiorno dell’artista spagnolo nella città dei Sassi, che diventerà una vera e propria amicizia.

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