Chi Siamo

Il "Circolo la Scaletta", sorto nell'aprile 1959, iniziò l'attività in un periodo di crisi della comunità locale, in un momento in cui la vita dei Sassi , con i suoi valori, stava per essere cancellata.
Mentre un'atichissima organizzazione civile si sgretolava con i suoi miti e le sue tradizioni, per reazione sorgeva il bisogno di unirsi per ritemprare le coscienze, per educare i giovani all'indagine, all lavoro di gruppo, al colloquio democratico e a superare il limite della tradizionale attività culturale operata da singoli individui.

Le attività dei gruppi studio in seno al Circolo riguardarono, e riguardano, i problemi socio-economici, storico-artistici, ambientali ed etnografici, in modo da fornire contributi concreti e innovativi per il più razzionale progresso della citta di Matera, della Provincia, della Regione. Oltre cinqunt'anni di attività hanno creato un partrimonio di idee, di studi, di progetti, di incentivi di amore per l'arte e di realizzazioni, la cui validita trascende la contingenza del tempo e del luogo per diventare modello di azione e di vita democratica. Il Circolo a svolto un lavoro non facile per l'assenza di esempi validi in un territorio e in una comunità dove si lamentano scrasità di iniziative e di strutture. I primi passi sono stati fatti nell'ambito della ricerca e della raccolta di materiale informativo e documentario utile per la creazione di un museo etnografico.

È stato anche affrontato lo studio delle testimonianze preistoriche ponendo l'attenzione sul villaggio di Murgia Timone di cui si realizzò una pubblicazione. In seguito l'interesse si è fermato sul fìlone del patrimonio rupestre e dopo anni di ricerche in città e nell'agro, è stata pubblicata l'importante e originale docuntentazione, raccolta nel noto volume "Le Chiese Rupestri di Matera" (Roma, De Luca, 1966), del quale successivamente - sempre per i tipi De Luca - è stata data alle stampe una nuova edizione riveduta e aggiornata alle più recenti scoperte. Nell'intento di valorizzare il patrimonio rupestre e di consentire ai visitatori di ammirare la visione degli antichi rioni dei Sassi, dal Circolo è stata curata la progettazione esecutiva della strada panoramica di Murgia Timone che offre uno straordinario itinerario paesaggistico.

Il primo restauro di una chiesa rupestre è stato realizzato a cura e spese del Circolo e, in gran parte, materialmente eseguito con il lavoro di molti soci. È stata così recuperata la cripta della Madonna delle Virtù mentre contemporaneamente si è proceduto alla protezione dell'ambiente rupestre di San Nicola dei Greci e della cripta del Peccato Originale, siti tra i più importanti a livello mondiale.

II gruppo di studio dei problemi socio-economici, nel 1965, ha partecipato a una serie di incontri di studio in previsione del Piano Regionale di Sviluppo della Basilicata, incontri che, per una verifica, sono stati ripetuti nel 1973 (dieci quaderni documentano tale attività). Per iniziativa de "La Scaletta" sono stati dati alle stampe, nel tempo, 35 lavori sui più vari argomenti: dall'arte dei pastori alla festa del 2 luglio, dalla programmazione socio-economica all'istituzione dell'Università in Basilicata, dal problema del recupero e riuso degli antichi rioni Sassi al futuro della montagna lucana e al parco del Pollino, dalla poesia alla stampa di cartelle di grafica, dal patrimonio rupestre alle masserie fortificate del matcrano.

Per i Sassi il Circolo sì è impegnato in maniera continua e determinante, tenendo conto del loro valore storico-artìstico, sociale e urbanistico, allo scopo di dare un concreto contributo per la loro salvezza e rivitalizzazione; dapprima ha redatto un progetto di restauro di un classico 'vicinato', quindi ha stilato uno schema di proposta di Legge che in Parlamento è stata la base della Legge 29.11.1971 n. 1043.
L'azione di pressione del Circolo ha favorito in maniera determinante l'istituzione in Basilicata delle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali. Con il bagaglio di esperienze acquisite, il Circolo si è reso disponibile all'organizzazione di congressi e convegni; principalmente si ricorda il 2° Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana del maggio 1969 e la pubblicazione degli atti.
Nell'ambito dei beni naturali e paesaggistici il Circolo, attraverso incontri, dibattiti e pubblicazioni di diversi fascicoli divulgativi, si è battuto per: !) la conoscenza delle straordinarie bellezze incontaminate della regione; 2) la salvezza del massiccio del Pollano; 3) la creazione del Parco Nazionale; 4) la nascita di una coscienza sensibile alla conservazione del patrimonio boschivo.
Nel 1975 il Circolo, inoltre, si è reso promotore del Convegno per la salvaguardia del territorio contro l'installzione di un impianto per la produzione delle bioproteine che, occupando una parte privilegiata della costa metaponrina, bonificata ed irrigata, avrebbe oltremodo danneggiato la fiorente agricoltura. Un contributo significativo è rappresentato dallo schema di progettazione per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio rupestre, schema che ha dato origine prima alla Legge Regionale 3/78 e poi alla Legge Regionale 11/90 per l'istituzione del Parco Archeologico Storico Naturale della Chiese Rupestri del Materano.

Il Cìrcolo ha favorito e supportato la costituzione di Zètema, Centro per la Valorizzazione e Gestione delle Risorse Storico-Ambientali, centro che è stato istituito con Legge Regionale n. 4 del 23.2.1987.
Cogliendo le occasioni e gli stimoli di natura culturale il Circolo ha organizzato a Matera e a Montemurro, nel maggio 1982, un convegno di studi su Leonardo Sinisgalli e, nello stesso anno, ha dato un notevole contributo per la realizzazione del Convegno di studi su Nicola Festa (1982).
Con la Soprintendenza ai Monumenti ha collaborato per la schedatura, catasto e vincolo dei monumenti rupestri e ha promosso lo studio della Piazza San Francesco dal punto di vista geo-archeologico, antropologico, storico-artistico, architettonico e archivìstico.
Negli ultimi anni il Circolo si è dedicato allo studio originale e complesso delle costruzioni rurali pubblicando nel 1986 per i tipi delle edizioni De Luca, il volume "Masserie fortificate del Materano".
Tutt'ora il Circolo promuove scambi di manifestazioni con associazioni regionali e nazionali (Italia Nostra, WWF, Lega Ambiente, Onyx Jazz Club etc.).

Per affermare,la politica del Circolo sul risanamento e il riuso degli antichi rioni materani, un gruppo di soci ha acquistato un palazzotto nel Sasso Barisano (Via Sette Dolori, 10) e, dopo averlo restaurato, lo ha eletto sede sociale. Per la sopravvivenza del sodalizio e per istituzionalizzarne le attività il palazzotto è stato quindi donato al Comune di Matera con atto pubblico.

Nel campo delie attività relative alle arti visive moltissime sono state le mostre d'arte di noti autori e di artisti emergenti. Le manifestazioni hanno consentito spesso l'incontro tra personalità di grande rilievo e i giovani, favorendo uno scambio di esperienze utile sia per collaudare vocazioni sia per stimolare approfondimenti. Ai giovani più desiderosi di mostrare il proprio talento è stata data accoglienza nelle sale del Circolo dove sono state realizzate le prime mostre di scultura di artisti locali.
Da queste esperienze, tese soprattutto a ridare segnali di vita negli antichi e abbandonati rioni, è nata l'idea di allestire grandi mostre nei Sassi. Momento significativo è stato l'allestimento (giugno-settembre 1978) di una mostra all'aperto, nei Sassi e sull'altipiano murgico, di grandi sculture di Pietro Consagra. Si voleva, infatti, richiamare l'attenzione pubblica sul problema del riutilizzo del centro storico materano e del suo splendido "contorno rurale".
Dopo questa mostra, nel maggio 1979, è stata presentata a Venezia "La Carta di Matera", voluta dal fronte dell'arte costituitosi a Matera il 20.10.1978, fra i responsabili del Circolo e gli artisti: P. Consagra, A. Cascella, P. Dorazio, M. Rotella, G. Santomaso, G. Turcato.
Facendo tesoro dell'esperienza acquisita nel 1978 con la mostra delle opere di Consagra e con l'intento di dimostrare come possono essere utilizzati adeguatamente gli spazi e gli ambienti ipogei dei Sassi, dal 1987 ogni estate il Circolo allestisce nel Complesso rupestre di Madonna delle virtù e San Nicola dei Greci "Le grandi mostre nei Sassi". Tali manifestazioni si sono ormai imposte all'attenzione nazionale ed internazionale e contribuiscono non poco all'opera di valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Matera e del suo territorio.

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