Gabriella

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Mercoledì, 16 Dicembre 2015 09:34

SI APRE LA MOSTRA DI ARTE PRESEPIALE NEI SASSI

MATERA- Domenica 20 dicembre alle 17.00 presso la Chiesa rupestre “Madonna delle Virtù”, nel Sasso Barisano, si inaugurerà la terza edizione della mostra di Arte Presepiale, organizzata dal Circolo La Scaletta. Sei artisti provenienti da tutta Italia : Orazio Barbagallo, Rosetta Berardi, Silvio Craia, Pierfrancesco Mastroberti, Salvatore Sebaste e il materano Giuseppe Mitarotonda esporranno tra le mura dell’antica cripta le opere dedicate al tema della Natività. La tradizionale immagine della Sacra Famiglia verrà riproposta attraverso l’utilizzo di tecniche innovative e materiali come la terracotta, il plexiglass e la rete metallica con fili di stoppa e oro.

L’esposizione potrà essere visitata fino al 10 gennaio 2015 con i seguenti orari :
27-28-29 e 30 dicembre2015
Orario continuato dalle 10.00 alle 17.00
25-26-31 dicembre e 1 gennaio 2016
Orario di apertura dalle 10.00 alle 13.30
2-3-4-5-6 gennaio 2016
Orario continuato dalle 10.00 alle 17.00

Per tutti gli altri giorni di dicembre e gennaio, l’orario di apertura sarà dalle 10.00 alle 13.30.

La gestione della mostra è a cura della Cooperativa Cave Heritage – Arte Cultura e Turismo

Matera, 16 dicembre 2015

Per info :
Soc. Coop. “Cave Heritage” Arte , Cultura e Turismo
e-mail :Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 377.4448885
Circolo La Scaletta
e-mail :Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel 0835.336726
Ufficio stampa La Scaletta
Milena Manicone 329.7144199

Sabato 19 dicembre alle 21 per la prima volta si esibirà a Matera, Paolo Olmi, uno dei direttori d’orchestra italiani più famosi nel mondo. La prestigiosa bacchetta dirigerà la Young Musicians European Orchestra, una compagine orchestrale di giovani musicisti provenienti da Toronto, Londra, Kiev, Odessa, Parigi, Lione, Berlino, Vienna e Ravenna, che si darà appuntamento presso l’Auditorium “R.Gervasio”, per dar vita al Concerto di Natale 2015. Dell’orchestra faranno parte anche alcuni talenti del Conservatorio materano, Carmen Esposito, Yelena Yakubinskaia, Olga Aragon, Luca Fabrizio e Pierluigi Portadulo.

Un evento, che avrà ingresso libero e gratuito, in grado di coniugare la professionalità di grandi artisti con la solidarietà verso i cittadini più bisognosi, in particolare i bambini.

A partire dalle 20 i volontari della Caritas diocesana saranno all’ingresso dell’Auditorium per raccogliere giocattoli e articoli di cancelleria (quaderni, matite, ecc.) da parte di chiunque voglia donarli.

L’iniziativa, organizzata dal Comune di Matera e dal Conservatorio “Duni”, rientra in un progetto promosso proprio dal celebre direttore d’orchestra di Ravenna che è stato condiviso e sostenuto dal presidente del Circolo culturale La Scaletta, Ivan Focaccia.

“L’idea del concerto a Matera - ha spiegato Focaccia - è nata nel corso di una serata conviviale con amici a Ravenna, dove era presente anche Paolo Olmi, in quella occasione il Maestro mi ha raccontato dei suoi impegni per la realizzazione del tradizionale Concerto di Natale che, inizialmente, doveva svolgersi a Ravenna e Betlemme. Esclusa l’ipotesi Palestina, per motivi di sicurezza, ho desiderato che fosse la Città dei Sassi, ad ospitare il celebre direttore d’orchestra. Così - ha proseguito il presidente del Circolo - abbiamo organizzato un grande Concerto di Natale che sancisce un gemellaggio ideale tra Ravenna Capitale Italiana della Cultura 2015, che ospiterà il concerto il 18 dicembre, e Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Un gemellaggio- ha concluso Focaccia- che per me ha un significato importante, in quanto sono ravennate d’origine, ma vivo a Matera da molti anni”.

Matera, 17 Dicembre 2015
Per info:
Ufficio Stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone 329.7144199

Sabato 16 gennaio alle ore 18 presso l'ex Ospedale di San Rocco a Matera presentazione del libro Il cibo e la bellezza di Umberto Montano, noto imprenditore stiglianese e fiorentino di adozione. Con l'autore interverranno Oliviero Toscani e Luciano Violante e con la partecipazione straordinaria di Raffaello De Ruggieri e Marcello Pittella. La presentazione del libro si colloca nell'ambito delle iniziative del progetto "Matera inCanta Dante" realizzato dal c.p. Club Unesco Matera coordinato da Stefania De Toma insieme al Circolo La scaletta , presidente Ivan Focaccia e al comitato di Matera della società Dante Alighieri , presidente Pino Suriano e documenta lo straordinario ritrovamento nel palazzo dei Giudici e notai a Firenze, dove Umberto Montano ha uno dei più rinomati ristoranti della città, di un ciclo di affreschi dove è raffigurato l ‘unico volto di Dante artisticamente e storicamente riconosciuto, coevo al sommo poeta. Il libro, edito da Giunti e impreziosito da uno splendido atlante fotografico del celebre Oliviero Toscani, propone oltre che due misuratissimi interventi, uno di Salvatore Settis e l'altro di Sergio Staino, un apparato tecnico sul restauro e gli scavi archeologici effettuati, ma soprattutto un qualificato contributo critico della compianta Maria Monica Donato, prematuramente scomparsa per una terribile malattia appena un anno fa.

Correva l'anno 1265, quando da Alighiero di Bellincione, di professione “compsor”, ovvero cambiavalute, e da Bella degli Abati, nasceva fra maggio e giugno, sotto il segno dei Gemelli, Dante Alighieri. Nel giro di qualche decennio avrebbe regalato all'umanità, con la sua Comedìa, uno dei più grandi capolavori della poesia universale. La sua fama fu immediata, come testimonia il Trattatello in laude di Dante, composto trent'anni dopo la morte dell'Alighieri da Giovanni Boccaccio, che ne tratteggia il seguente ritratto: “... di media statura e, poi che alla matura età fu pervenuto, and alquanto curvetto, e era il suo andare grave e mansueto … Il suo volto fu lungo, e il naso aquilino, e gli occhi anzi grossi che piccioli, le mascelle grandi, e dal labro di sotto era quel di sopra avanzato; e il colore era bruno, e i capelli e la barba spessi, neri e crespi, e sempre nella faccia malinconico e pensoso”.

Dopo il grande novelliere, in età umanistica, molti altri scrittori ed artisti prestarono la loro attenzione a colui che, per dirla sempre con le parole del Boccaccio, per primo aveva aperto la via “al ritorno delle muse, sbandite d'Italia”. Fra i tanti, basti qui ricordare lo storico Leonardo Bruni e Sandro Botticelli che ne realizz il ritratto più celebre. Era il 2005, invece, quando nel Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai, costruito nella metà del secolo XIV in via del Proconsolo, non lontano dal Bargello, venne scoperto un ciclo di affreschi, in cui compariva, fra le altre immagini, il primo ritratto di Dante miracolosamente giunto sino a noi e storicamente documentato, realizzato a iniziare dalla seconda metà dello stesso secolo.

In esso i lineamenti del Poeta non risultano coincidenti con quelli noti dell'iconografia tradizionale, che ha come punto di riferimento la produzione pittorica rinascimentale. L'affresco del palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai, propone un volto di Dante a cui non siamo certo abituati ma che a ben leggere pu apparire il più corrispondente, fra quelli conosciuti, a come l'aveva descritto lo stesso Boccaccio.

Ma di là dalle note storiche e critiche, mette piuttosto conto di sottolineare che il lavoro di recupero e di restauro, affidato alla restauratrice, figlia d'arte, Daniela Dini, fu realizzato grazie all'impegno di Umberto Montano, un “illuminato” imprenditore lucano trapiantato a Firenze, che con la sua intelligente laboriosità si è affermato nel campo della ristorazione. Fu lui, infatti, a volere e a curare personalmente le operazioni di restauro soprintendendo alla loro organizzazione oltre che a provvedere con un ingente finanziamento anche al consolidamento della struttura, sempre operando di concerto con la Sovrintendenza dei Beni Culturali e Artistici. Ed è ora lo stesso Montano che, a dieci anni di distanza, proprio nel 750° anniversario della nascita di Dante, si rende benemerito promotore di un'altra splendida iniziativa, pubblicando per i tipi di Giunti il suo bel volume “Il cibo e la bellezza”.

Il libro, impreziosito da uno splendido atlante fotografico del celebre Oliviero Toscani, propone oltre che due misuratissimi interventi, uno di Salvatore Settis e l'altro di Sergio Staino, un apparato tecnico sul restauro e gli scavi archeologici effettuati, ma soprattutto un qualificato contributo critico della compianta Maria Monica Donato, prematuramente scomparsa per una terribile malattia appena un anno fa. La Donato, infatti, già insegnante a Siena e per cinque anni all'Università di Parma presso la Facoltà di Lettere, con la sua grande competenza scientifica di docente ordinario di Storia dell'arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa aveva condotto lo studio degli affreschi rinvenuti nello storico Palazzo Fiorentino con assoluta convinzione ed una competenza che, come in varie circostanze ha affermato lo stesso Salvatore Settis, non poteva avere eguali al mondo.

NOTE DELL'EDITORE
Il ristorante Alle Murate nel palazzo dell'Arte dei giudici e notai di Firenze

Questo libro è tante storie insieme. La scoperta di un ciclo di affreschi trecenteschi di grande importanza e le circostanze che hanno portato al loro restauro e agli studi che hanno suscitato. Il ritrovamento del più affidabile ritratto di Dante che sia giunto sino a noi. La vicenda che ha trasformato in un grande ristorante un antico edificio del centro fiorentino. La sorpresa di scoprire nelle fondamenta del palazzo tracce evidenti di un insediamento di età romana. Ma soprattutto la storia di un'avventura personale, di una passione che trova le sue radici nella terra bellissima delle origini del suo protagonista, la Basilicata, e arriva a realizzarsi in un'impresa che trasforma un sogno in realtà, unendo arte, ingegno, coraggio e buona cucina.

Umberto Montano è emigrato a Firenze dalla Basilicata agli inizi degli anni Ottanta. Dopo avere insegnato per circa vent’anni nelle scuole alberghiere di Stato – per la gran parte al Saffi di Firenze – sceglie di dedicarsi definitivamente alla ristorazione di qualità con il suo ristorante Alle Murate. È così che si impegna nel restauro del ciclo di affreschi trattati in questo libro, croce e delizia dei suoi ultimi dieci anni. Nell’aprile del 2014 realizza il progetto della vita con l’ideazione del Mercato Centrale Firenze, di cui è presidente del consiglio di amministrazione. Una sfida che apre a un nuovo inizio, nonostante l'impietoso correre del tempo.

Maria Monica Donato, scomparsa nel 2014, era professore ordinario di Storia dell’arte medievale alla Normale di Pisa. Specialista di arti figurative italiane tra Medioevo e Cinquecento e di rapporti fra arte e letteratura, ha per prima studiato gli affreschi del palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai di Firenze il ritratto di Dante, degli altri letterati e delle figure affrescate su quelle pareti.

Oliviero Toscani è uno dei fotografi più famosi e celebrati del mondo

L'organizzazione per la presentazione del libro è affidata alla cura di
Stefania De Toma - Coordinatrice C.P.Unesco Matera
Ivan Focaccia - Presidente Circolo La Scaletta Matera
Pino Suriano - Presidente Società Dante Alighieri Comitato di Matera

Con il patrocinio di:
Regione Basilicata
Comune di Matera
Soprintendenza belle arti e paesaggio della Basilicata
Camera di commercio di
Matera Matera 2019 capitale europea della Cultura

Martedì, 12 Gennaio 2016 09:34

PROROGATA MOSTRA DI ARTE PRESEPIALE

MATERA- Dopo il successo di pubblico delle festività natalizie, la terza edizione della Mostra di Arte Presepiale, organizzata dal Circolo La Scaletta, potrà essere visitata fino al 18 gennaio 2016. L’ esposizione, inaugurata lo scorso 20 dicembre presso la Chiesa rupestre Madonna delle Virtù, quest’anno ospita le opere di sei artisti provenienti da tutta Italia. La tradizionale immagine della Sacra Famiglia viene riproposta attraverso la scultura in terracotta patinata di Orazio Barbagallo, l’installazione scultorea/fotografica in plexiglass di Rosetta Berardi, che interpreta il tema della Natività come un viaggio verso Betlemme di quattro donne velate ritratte di spalle. Un omaggio all’arte povera arriva da Silvio Craia, che colloca Gesù Bambino in un’ installazione realizzata in terracotta e con cassette di legno. La rete metallica con fili di stoppa e oro è utilizzata da Pierfrancesco Mastroberti per creare forme trasparenti e colorate, che fluttuano come ombre e lasciano intravedere lo sfondo che le accoglie. Partecipano alla mostra anche due artisti locali, il pittore, scultore e incisore Salvatore Sebaste, leccese, residente a Bernalda (MT), che ha realizzato un’originale scultura della Natività con tecnica mista e l’artista materano Peppino Mitarotonda, autore dell’opera “Presepe Luce”. L’opera in terracotta, ispirata al prologo del Vangelo di Giovanni, raffigura il Cristo appena nato come un raggio luminoso. Il presepe del Maestro è stato esposto a Roma nella Chiesa di San Giovanni in Laterano e nella Basilica di Santa Maria Maggiore e presso il Castello Malatestiano a Longiano( FC).

“Per l’edizione 2015 della Mostra di Arte Presepiale – ha dichiarato Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta- ho invitato sei artisti italiani che, hanno dato vita a delle opere, realizzate con materiali innovativi, in grado di far riflettere su temi d’attualità come la diversità, l’accoglienza e il riciclo”.

L’esposizione può essere visitata tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.30
La gestione della mostra è a cura della Soc. Coop. Cave Heritage- Arte, Cultura e Turismo –tel. 377.444885

Matera, 12 gennaio 2016
Per info: Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
329.7144199

MATERA- Domenica 24 gennaio 2016 al Circolo La Scaletta, via Sette Dolori, 10 vi sarà la presentazione del secondo numero di “Appennino”, supplemento della rivista “Mondo Basilicata”, edita dal Consiglio regionale di Basilicata. Il semestrale di arte e letteratura, con la direzione editoriale di tre scrittori, Giuseppe Lupo, Raffaele Nigro e Domenico Sammartino, quest’ultimo anche presidente dell’Ordine dei giornalisti della Basilicata, si propone come luogo di confronto e approfondimento, dove la Lucania è solo uno dei fili conduttori degli interessi della nuova rivista, che intende aprirsi a tutti i territori dell’Appennino. “Pensiamo che esista una cultura delle aree centrali, che si estende dai monti Iblei alle Langhe- ha dichiarato Raffaele Nigro- una geografia della letteratura, in quanto la geografia influenza e diversifica il modo di scrivere e raccontare”.
Un periodico dove trovano ospitalità scrittori, poeti, artisti e filosofi, che comprende una parte tematica dedicata a quegli autori dell’Appennino che, come ha sottolineato il presidente Lacorazza, “hanno fatto della parola un tramite per indagare e portare alla luce della coscienza, contrasti, verità e virtù”.
Dopo lo speciale del primo numero che ha reso omaggio alla figura di Carlo Levi, in occasione del quarantennale della morte del grande scrittore, il secondo volume ospiterà una serie di contributi sul poeta di Tursi, Albino Pierro.

Alla presentazione interverranno: Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta, Giuseppe Lupo, scrittore, Raffaele Nigro, scrittore, Domenico Sammartino, giornalista e scrittore e concluderà l’incontro Piero Lacorazza, presidente del Consiglio regionale di Basilicata.
La versione digitale della rivista è disponibile sul portale www.consiglio.basilicata.it
al seguente link: http://www.consiglio.basilicata.it/consiglioinforma/section.jsp?otype=1140&typePub=100242

Matera, 21 gennaio 2016
Ufficio Stampa Circolo La Scaletta
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