Gabriella

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Lunedì, 26 Febbraio 2018 10:03

Attività del passato

I primi passi sono stati fatti nell'ambito della ricerca e della raccolta di materiale informativo e documentario utile per la creazione di un museo etnografico. E' stato anche affrontato lo studio delle testimonianze preistoriche ponendo l'attenzione sul villaggio di Murgia Timone di cui si realizzò una pubblicazione.

In seguito l'interesse si è fermato sul filone del patrimonio rupestre e dopo anni di ricerche in città e nell'agro, è stata pubblicata l'importante e originale documentazione, raccolta nel noto volume "Le Chiese Rupestri di Matera" (Roma, De Luca, 1966), del quale recentemente - sempre per i tipi De Luca - è stata data alle stampe una nuova edizione riveduta ed aggiornata alle più recenti scoperte. Nell'intento di valorizzare il patrimonio rupestre e di consentire ai visitatori di ammirare la visione degli antichi rioni dei Sassi, dal Circolo è stata curata la progettazione esecutiva della strada panoramica di Murgia Timone che offre uno straordinario itinerario paesaggistico.

Il primo restauro di una chiesa rupestre è stato realizzato a cura e spese del Circolo e, in gran parte, materialmente eseguito con il lavoro di molti soci. È stata così recuperata la cripta della Madonna delle Virtù mentre contemporaneamente si è proceduto alla protezione dell'ambiente rupestre di San Nicola dei Greci e della cripta del Peccato Originale.

Il gruppo di studio dei problemi socio-economici, nel 1965, ha creato ad una serie di incontri di studio in previsione del Piano Regionale di Sviluppo della Basilicata, incontri che, per una verifica, sono stati ripetuti nel 1973 (dieci quaderni documentano tale attività). Per iniziativa de La Scaletta sono stati dati alle stampe, nel tempo, 35 lavori sui più vari argomenti: dall'arte dei pastori alla festa del 2 luglio, dalla programmazione socio-economica alla istituzione della Università in Basilicata, dal problema del recupero e riuso degli antichi rioni Sassi al futuro della montagna lucana ed al parco del Pollino, dalla poesia alla stampa di cartelle di grafica, dal patrimonio rupestre alle masserie fortificate del materano.

Per i Sassi il Circolo si è impegnato in maniera continua e determinante, tenendo conto del loro valore storico-artistico, sociale e urbanistico, allo scopo di dare un concreto contributo per la loro salvezza e rivitalizzazione; dapprima ha redatto un progetto di restauro di un classico 'vicinato', quindi ha stilato uno schema di proposta di Legge che in Parlamento è stata la base della Legge 29.11.1971 n. 1043.

Il Circolo ha anche formulato lo schema di progettazione per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio rupestre, schema che ha dato origine prima alla Legge Regionale 3/78 e poi alla Legge Regionale 11/90 per l'istituzione del parco archeologico storico naturale della Chiese Rupestri del Materano.

Ha contribuito all'idea della costituzione di Zétema, Centro per la Valorizzazione e Gestione delle Risorse Storico-Ambientali, centro che è stato costituito con Legge Regionale n. 4 del 23.2.1987. Cogliendo le occasioni e gli stimoli di natura culturale il Circolo ha, tra l'altro, organizzato, a Matera e Montemurro nel maggio 1982, un convegno di studi su Leonardo Sinisgalli e, nello stesso anno ha dato un notevole contributo per la realizzazione del Convegno di studi su Nicola Festa (1982).

Con la Soprintendenza ai Monumenti ha collaborato per la schedatura, catasto e vincolo dei monumenti rupestri e ha promosso lo studio della Piazza San Francesco dal punto di vista geo-archeologico, antropologico, storico-artistico, architettonico e archivistico.

Negli ultimi anni il Circolo si è dedicato allo studio originale e complesso delle costruzioni rurali pubblicando nel 1986 per i tipi delle edizioni De Luca il volume "Masserie fortificate del Materano".

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Lunedì, 26 Febbraio 2018 09:44

Chi Siamo

Il "Circolo la Scaletta", sorto nell'aprile 1959, iniziò l'attività in un periodo di crisi della comunità locale, in un momento in cui la vita dei Sassi , con i suoi valori, stava per essere cancellata.
Mentre un'atichissima organizzazione civile si sgretolava con i suoi miti e le sue tradizioni, per reazione sorgeva il bisogno di unirsi per ritemprare le coscienze, per educare i giovani all'indagine, all lavoro di gruppo, al colloquio democratico e a superare il limite della tradizionale attività culturale operata da singoli individui.

Le attività dei gruppi studio in seno al Circolo riguardarono, e riguardano, i problemi socio-economici, storico-artistici, ambientali ed etnografici, in modo da fornire contributi concreti e innovativi per il più razzionale progresso della citta di Matera, della Provincia, della Regione. Oltre cinqunt'anni di attività hanno creato un partrimonio di idee, di studi, di progetti, di incentivi di amore per l'arte e di realizzazioni, la cui validita trascende la contingenza del tempo e del luogo per diventare modello di azione e di vita democratica. Il Circolo a svolto un lavoro non facile per l'assenza di esempi validi in un territorio e in una comunità dove si lamentano scrasità di iniziative e di strutture. I primi passi sono stati fatti nell'ambito della ricerca e della raccolta di materiale informativo e documentario utile per la creazione di un museo etnografico.

È stato anche affrontato lo studio delle testimonianze preistoriche ponendo l'attenzione sul villaggio di Murgia Timone di cui si realizzò una pubblicazione. In seguito l'interesse si è fermato sul fìlone del patrimonio rupestre e dopo anni di ricerche in città e nell'agro, è stata pubblicata l'importante e originale docuntentazione, raccolta nel noto volume "Le Chiese Rupestri di Matera" (Roma, De Luca, 1966), del quale successivamente - sempre per i tipi De Luca - è stata data alle stampe una nuova edizione riveduta e aggiornata alle più recenti scoperte. Nell'intento di valorizzare il patrimonio rupestre e di consentire ai visitatori di ammirare la visione degli antichi rioni dei Sassi, dal Circolo è stata curata la progettazione esecutiva della strada panoramica di Murgia Timone che offre uno straordinario itinerario paesaggistico.

Il primo restauro di una chiesa rupestre è stato realizzato a cura e spese del Circolo e, in gran parte, materialmente eseguito con il lavoro di molti soci. È stata così recuperata la cripta della Madonna delle Virtù mentre contemporaneamente si è proceduto alla protezione dell'ambiente rupestre di San Nicola dei Greci e della cripta del Peccato Originale, siti tra i più importanti a livello mondiale.

II gruppo di studio dei problemi socio-economici, nel 1965, ha partecipato a una serie di incontri di studio in previsione del Piano Regionale di Sviluppo della Basilicata, incontri che, per una verifica, sono stati ripetuti nel 1973 (dieci quaderni documentano tale attività). Per iniziativa de "La Scaletta" sono stati dati alle stampe, nel tempo, 35 lavori sui più vari argomenti: dall'arte dei pastori alla festa del 2 luglio, dalla programmazione socio-economica all'istituzione dell'Università in Basilicata, dal problema del recupero e riuso degli antichi rioni Sassi al futuro della montagna lucana e al parco del Pollino, dalla poesia alla stampa di cartelle di grafica, dal patrimonio rupestre alle masserie fortificate del matcrano.

Per i Sassi il Circolo sì è impegnato in maniera continua e determinante, tenendo conto del loro valore storico-artìstico, sociale e urbanistico, allo scopo di dare un concreto contributo per la loro salvezza e rivitalizzazione; dapprima ha redatto un progetto di restauro di un classico 'vicinato', quindi ha stilato uno schema di proposta di Legge che in Parlamento è stata la base della Legge 29.11.1971 n. 1043.
L'azione di pressione del Circolo ha favorito in maniera determinante l'istituzione in Basilicata delle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali. Con il bagaglio di esperienze acquisite, il Circolo si è reso disponibile all'organizzazione di congressi e convegni; principalmente si ricorda il 2° Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana del maggio 1969 e la pubblicazione degli atti.
Nell'ambito dei beni naturali e paesaggistici il Circolo, attraverso incontri, dibattiti e pubblicazioni di diversi fascicoli divulgativi, si è battuto per: !) la conoscenza delle straordinarie bellezze incontaminate della regione; 2) la salvezza del massiccio del Pollano; 3) la creazione del Parco Nazionale; 4) la nascita di una coscienza sensibile alla conservazione del patrimonio boschivo.
Nel 1975 il Circolo, inoltre, si è reso promotore del Convegno per la salvaguardia del territorio contro l'installzione di un impianto per la produzione delle bioproteine che, occupando una parte privilegiata della costa metaponrina, bonificata ed irrigata, avrebbe oltremodo danneggiato la fiorente agricoltura. Un contributo significativo è rappresentato dallo schema di progettazione per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio rupestre, schema che ha dato origine prima alla Legge Regionale 3/78 e poi alla Legge Regionale 11/90 per l'istituzione del Parco Archeologico Storico Naturale della Chiese Rupestri del Materano.

Il Cìrcolo ha favorito e supportato la costituzione di Zètema, Centro per la Valorizzazione e Gestione delle Risorse Storico-Ambientali, centro che è stato istituito con Legge Regionale n. 4 del 23.2.1987.
Cogliendo le occasioni e gli stimoli di natura culturale il Circolo ha organizzato a Matera e a Montemurro, nel maggio 1982, un convegno di studi su Leonardo Sinisgalli e, nello stesso anno, ha dato un notevole contributo per la realizzazione del Convegno di studi su Nicola Festa (1982).
Con la Soprintendenza ai Monumenti ha collaborato per la schedatura, catasto e vincolo dei monumenti rupestri e ha promosso lo studio della Piazza San Francesco dal punto di vista geo-archeologico, antropologico, storico-artistico, architettonico e archivìstico.
Negli ultimi anni il Circolo si è dedicato allo studio originale e complesso delle costruzioni rurali pubblicando nel 1986 per i tipi delle edizioni De Luca, il volume "Masserie fortificate del Materano".
Tutt'ora il Circolo promuove scambi di manifestazioni con associazioni regionali e nazionali (Italia Nostra, WWF, Lega Ambiente, Onyx Jazz Club etc.).

Per affermare,la politica del Circolo sul risanamento e il riuso degli antichi rioni materani, un gruppo di soci ha acquistato un palazzotto nel Sasso Barisano (Via Sette Dolori, 10) e, dopo averlo restaurato, lo ha eletto sede sociale. Per la sopravvivenza del sodalizio e per istituzionalizzarne le attività il palazzotto è stato quindi donato al Comune di Matera con atto pubblico.

Nel campo delie attività relative alle arti visive moltissime sono state le mostre d'arte di noti autori e di artisti emergenti. Le manifestazioni hanno consentito spesso l'incontro tra personalità di grande rilievo e i giovani, favorendo uno scambio di esperienze utile sia per collaudare vocazioni sia per stimolare approfondimenti. Ai giovani più desiderosi di mostrare il proprio talento è stata data accoglienza nelle sale del Circolo dove sono state realizzate le prime mostre di scultura di artisti locali.
Da queste esperienze, tese soprattutto a ridare segnali di vita negli antichi e abbandonati rioni, è nata l'idea di allestire grandi mostre nei Sassi. Momento significativo è stato l'allestimento (giugno-settembre 1978) di una mostra all'aperto, nei Sassi e sull'altipiano murgico, di grandi sculture di Pietro Consagra. Si voleva, infatti, richiamare l'attenzione pubblica sul problema del riutilizzo del centro storico materano e del suo splendido "contorno rurale".
Dopo questa mostra, nel maggio 1979, è stata presentata a Venezia "La Carta di Matera", voluta dal fronte dell'arte costituitosi a Matera il 20.10.1978, fra i responsabili del Circolo e gli artisti: P. Consagra, A. Cascella, P. Dorazio, M. Rotella, G. Santomaso, G. Turcato.
Facendo tesoro dell'esperienza acquisita nel 1978 con la mostra delle opere di Consagra e con l'intento di dimostrare come possono essere utilizzati adeguatamente gli spazi e gli ambienti ipogei dei Sassi, dal 1987 ogni estate il Circolo allestisce nel Complesso rupestre di Madonna delle virtù e San Nicola dei Greci "Le grandi mostre nei Sassi". Tali manifestazioni si sono ormai imposte all'attenzione nazionale ed internazionale e contribuiscono non poco all'opera di valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Matera e del suo territorio.

MATERA- All’unanimità e per alzata di mano l’Assemblea dei soci del Circolo la Scaletta, riunita presso la sede associativa di via Sette Dolori 10, lo scorso 2 dicembre, ha eletto due nuovi presidenti, l’ingegnere Francesco Paolo Vizziello e il medico Nicola D’Imperio. A presiedere i lavori della commissione elettorale il socio fondatore Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera. I neoeletti si alterneranno alla guida del prestigioso circolo culturale nei prossimi quattro anni in una presidenza “gemellare”.

Nel biennio 2018 -2019 sarà Vizziello a ricoprire il ruolo di presidente, con D’Imperio vicepresidente, mentre nel biennio 2020-2021 i ruoli s’invertiranno. I due neopresidenti subentrano a Ivan Franco Focaccia, presidente del Circolo negli ultimi cinque anni, in cui sono state realizzate 126 attività culturali. Rinnovato anche il consiglio direttivo costituito dal presidente uscente, il vicepresidente, Antonio Brunetti, Rosanna Festa, Milena Manicone, Giuseppe Mitarotonda, Antonio Nicoletti, Bruna Ponte, Gabriella Sarra e Paolo Stasi a cui si aggiungono i tre sindaci revisori, Nicola Grande, Vincenzo Padula e Edoardo Porsia.

Francesco Paolo Vizziello è un ingegnere civile materano, attualmente in pensione. Ha lavorato per quarant’anni in diverse strutture pubbliche e private, tra cui l’Eni e il Consorzio Industriale della Provincia di Matera, come ingegnere capo, direttore generale e amministratore delegato. Nell'ambito della iniziativa "Valorizzazione dei giacimenti culturali" gestita dal Ministero dei beni culturali negli anni '90, ha partecipato alla progettazione, realizzazione e gestione del CIBAM (Consorzio Informatizzazione Beni Ambientali Matera) che ha effettuato la prima catalogazione informatizzata delle principali chiese rupestri del territorio, usufruendo di un finanziamento ministeriale.

“Questa esperienza mi esalta- ha dichiarato Vizziello- perché potrò mettere a disposizione del Circolo le competenze organizzative e gestionali maturate nel corso della mia attività professionale. Inoltre desidero impegnarmi per recuperare l’importante ruolo sociale svolto dal Circolo negli anni ’70 quando, ad esempio, riuscì a sventare, con competenza e intelligenza, la realizzazione della Liquichimica sulla spiaggia jonica. Con il dott. D’Imperio l’intesa è perfetta- ha sottolineato il neopresidente- e porteremo avanti le attività della Scaletta all’insegna della coesione”.

Nicola D’Imperio è un medico di origine materana, per quarantacinque anni ha vissuto a Bologna, dove ha lavorato come primario di gastroenterologia. Autore di numerose pubblicazioni, che comprendono libri e lavori scientifici, ha curato l’organizzazione di numerosi congressi scientifici nazionali ed internazionali. I suoi impegni professionali non lo hanno distolto dall’amore per l’ arte, la cultura e la sua terra. A Bologna ha dipinto la Murgia, i Sassi e le cave di tufo, partecipando a mostre personali e collettive. Da alcuni anni è tornato a Matera dove, in qualità di presidente dell’associazione culturale “Casa D’Imperio”, ha organizzato alcune mostre, tra cui si ricordano quelle di Twan Kuhlmann, Peter Strebel,  Alberto Zorzi, Beppe Mora e Begiu.

“Il Circolo La Scaletta ha svolto un ruolo essenziale per  la rinascita di Matera da città della vergogna a Capitale europea della cultura 2019- ha ricordato D’Imperio- pertanto il mio impegno sarà in continuità con quanto già è stato egregiamente realizzato in quasi sessant’anni da un’associazione conosciuta e apprezzata in Italia e nel mondo. Ci attendono anni cruciali in cui lavoreremo per evitare che Matera si trasformi in una “città dei balocchi”. Uniremo le forze e ce la metteremo tutta- ha sottolineato il vicepresidente- per dare un contributo sostanziale al Circolo e alla Città”.

Matera, 4 dicembre 2017

Ufficio stampa Circolo La Scaletta

Milena Manicone

Mob.329.7144199

MATERA- È un omaggio alla Capitale europea della cultura 2019 la mostra “Marmo, oli, sogni e carezze” di Vincenzo Lo Sasso, che sarà inaugurata sabato 16 dicembre 2017 ore 18.00, presso la chiesa rupestre “Madonna delle Virtù”, nei Rioni Sassi. L’esposizione, che potrà essere visitata fino al prossimo 12 gennaio, è composta da 55 opere che comprendono sculture, stampe fotografiche, quadri olio su tela, “schegge di cielo” in alluminio e un enorme sole realizzato con tecnica mista e manipolazione di metalli.

Vincenzo Lo Sasso, artista poliedrico, è nato a Taranto, da padre lucano e madre piemontese. Dopo gli studi in architettura a Milano, ha lavorato negli Stati Uniti d’America e in Europa come fotografo per numerose riviste, tra cui Vogue Italia, multinazionali, note aziende di moda e grandi nomi della canzone italiana: Eros Ramazzotti, Gianni Morandi, Anna Oxa e Spagna. Da circa vent'anni si dedica completamente all'arte, le sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. Attualmente è il direttore artistico e della fotografia del movimento culturale “Il Nuovo Rinascimento”.

L’iniziativa, ideata e progettata dall’ artista Vincenzo Lo Sasso, è organizzata dal Circolo La Scaletta e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, in collaborazione con il Museo delle antiche genti della Lucania e Ossola Marmi e Graniti, con il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Vaglio Basilicata.

Matera, 10 dicembre 2017
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
mob.329.7144199

guerrieri squadrataMercoledì 20 dicembre 2017 alle 18.00 al Cinema Il Piccolo di Matera, in Via XX Settembre 14, si terrà l’anteprima nazionale del film documentario “Guerrieri” di Fabio Segatori, dedicato alla straordinaria figura di Gerardo Guerrieri (1920-1986), uno dei più grandi intellettuali del teatro italiano e internazionale, di origine materana.


Regista e drammaturgo, Guerrieri è stato il cosceneggiatore di grandi capolavori del cinema italiano come "Ladri di bicicletta" e "Sciuscià" di Vittorio De Sica. Collaboratore di Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni, negli anni '50, insieme a sua moglie Anne D'Arbeloff, fondò il Teatro Club, che ha rivoluzionato il teatro italiano.

Attraverso il racconto dell’incredibile parabola dell’intellettuale materano, “Guerrieri” s’interroga sul ruolo dello spettacolo nella società attuale. Il documentario, lontano dalla visione museale della cultura, vuole interagire con l’oggi, esattamente come faceva Guerrieri con i suoi tempi. In un momento di teatri abbandonati o trasformati in sale Bingo, di culto del red carpet, di supereroi e “cosplay”, il documentario cerca di contaminare il presente con la febbrile curiosità e la passione per la cultura di Gerardo Guerrieri.

Dopo anni di preparazione e ricerche, le riprese del documentario si sono svolte a Matera, Montalbano Jonico, Policoro, Metaponto, Roma e Milano. Il montaggio delle oltre 70 ore di materiale ha richiesto sei mesi, con l’impiego dei più complessi processi di rielaborazione digitale dell’immagine.

Guerrieri” di Fabio Segatori ha inoltre ottenuto il patrocinio dell’Università di Roma “La Sapienza” e la collaborazione di Rai Teche, che ha fornito rari materiali di repertorio, recuperati e restaurati per la prima volta in occasione del film, assieme a dei filmati familiari inediti girati in 8, super 8 e 16 mm realizzati tra gli anni ‘50 e ‘80.

Tra gli intervistati vi sono: Piera Degli Esposti, Umberto Orsini, Mariano Rigillo, Vinicio Marchioni, Judith Malina (del Living Theatre), Laurent Terzieff, Hellen Stewart, Bob Wilson e Antoine Vitez, il decano degli studiosi di storia del Teatro in Italia, Ferruccio Marotti e tanti altri studiosi, tra i quali Rocco Brancati, che approfondisce il rapporto tra Guerrieri e la Basilicata.

Il documentario è prodotto dalla Fabrique Entertainment di Joe Capalbo, attore e produttore lucano, sempre attento a valorizzare le eccellenze culturali e artistiche della sua terra, e dalla Baby Films, in collaborazione con Regione Basilicata, Comune di Matera e Circolo Culturale “La Scaletta”, con la partnership della Lucana Film Commission.

Alla proiezione seguirà un dibattito con la partecipazione di: Fabio Segatori regista, della vedova Guerrieri, Anne D’Arbeloff, cofondatrice del Teatro Club, Selene Guerrieri, figlia e curatrice di due volumi che raccolgono scritti di e sul padre, Joe Capalbo, attore e produttore, Patrizia Minardi, dirigente Ufficio Sistemi Culturali e Turistici della Regione Basilicata, Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, Ivan Focaccia, Circolo Culturale “La Scaletta” e Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission.

Ingresso libero

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