
Gabriella
La Costituzione: rivoluzione promessa Lectio Magistralis Di Gianfranco Pasquino
La Costituzione: rivoluzione promessa
Lectio Magistralis
Di Gianfranco Pasquino
Professore emerito di Scienza Politica
Università di Bologna
Matera
20 settembre ore 9.30
Auditorium R. Gervasio
"La Costituzione: rivoluzione promessa". E' questo il tema della lectio magistralis che il professor Gianfranco Pasquino, terrà venerdì 20 settembre 2024 alle ore 9.30 nell'auditorium "R. Gervasio" di Matera.
Allievo di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, Pasquino è professore emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna, a lungo editorialista per Il Sole 24 Ore, la Repubblica e l'Unità.
Il seminario, realizzato in collaborazione con il Comune di Matera, si propone di esaminare, nella giornata che precede le celebrazioni dell'insurrezione della città di Matera contro l'occupazione nazista, la modernità di una Carta Costituzionale che contiene in sé principi, ideali e valori che devono essere meglio compresi ed attuati.
La lectio magistralis del prof Pasquino si inserisce nel solco delle iniziative di Democrazia e Futuro il progetto organizzato dal Circolo La Scaletta e coordinato da Brunella Carriero e Nicola Savino, che ha lo scopo di accendere i riflettori sulle sfide che la democrazia sta affrontando nel XXI secolo, in un momento storico in cui i modelli democratici sono messi a dura prova da crisi economiche, disuguaglianze crescenti e nuove forme di autoritarismo.
Obiettivo centrale di Democrazia e Futuro è la partecipazione delle giovani generazioni. In un'epoca di crescente disillusione nei confronti della politica tradizionale, è fondamentale coinvolgere i giovani nei processi democratici, evidenziando l'importanza dell'educazione civica e della promozione di spazi di dialogo che possano dare voce ai più giovani.
"L'evento rappresenta la prosecuzione e, nel contempo, l'avvio di un nuovo percorso di approfondimento del progetto Democrazia e Futuro - sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - e vedrà la partecipazione di oltre 400 studenti del quarto e del quinto anno di istituti di istruzione superiore della città. Nel corso delle sue edizioni, la rassegna ha coinvolto intellettuali, politici, giornalisti, esperti di varie discipline e cittadini, ponendo in rilievo la necessità di riflettere sul concetto stesso di democrazia. Il Circolo Culturale La Scaletta, con una storia ormai sessantennale alle spalle, ha sempre avuto un ruolo attivo nella promozione di dibattiti culturali e politici, con un'attenzione particolare alle questioni della partecipazione civile e della democrazia".
"Con le parole di Calamandrei - sottolinea Brunella Carriero che introdurrà il seminario - la Costituzione è una specie di promessa rivoluzione nella legalità, in cambio di quella rivoluzione mancata che la Resistenza non riuscì a produrre. I giovanissimi ospiti - continua Brunella Carriero - sono fiaccole da accendere, nella via delle libertà, dei diritti e dei doveri consacrati nella Legge delle Leggi che è la Carta Costituzionale; gli studenti dialogheranno con l'illustre ospite, ma non solo: si esibiranno in brani musicali e forniranno un servizio di digital tv per diffondere l'iniziativa".
Lectio Magistralis Di Gianfranco Pasquino "La Costituzione: rivoluzione promessa"
La Costituzione: rivoluzione promessa
Lectio Magistralis
Di Gianfranco Pasquino
Professore emerito di Scienza Politica
Università di Bologna
Matera
20 settembre ore 9.30
Auditorium R. Gervasio
Il 20 settembre alle ore 9.30 nell'Auditorium Raffaele Gervasio, a Matera, il professore emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna, Gianfranco Pasquino, terrà una lectio magistralis sul tema "La Costituzione: rivoluzione promessa".
Il seminario rientra nel programma di Democrazia e Futuro, il progetto di approfondimento sui temi della politica organizzato dal Circolo Culturale La Scaletta di Matera e coordinato da Brunella Carriero e Nicola Savino.
"La lectio magistralis del prof Pasquino - spiega Brunella Carriero, che introdurrà l'evento - è la naturale prosecuzione di Democrazia e futuro, e nel contempo segna l'avvio di una nuova fase del progetto. Il seminario è aperto alla partecipazione di tutti ma è dedicato principalmente agli studenti del quarto e del quinto anno degli istituti di istruzione superiore della città, affinché accrescano le competenze, migliorino la capacità di reagire ai mutamenti con consapevolezza e siano attori di innovazione nella vita professionale, civile e politica".
"Necessario ragionare sul futuro dell'Unibas"
"L'Università di Basilicata ha bisogno di ritrovare un'identità e un senso di missione che, a distanza di 40 anni dalla sua fondazione, sembra essere stato in parte smarrito".
E' quanto sostiene il presidente del Circolo Culturale La Scaletta, Franco Di Pede, che sottolinea: "All'aumento esponenziale dei corsi di laurea non è seguita la capacità di attrarre studenti, di consolidarne la crescita qualitativa esercitando, attraverso la ricerca, l'influenza culturale anche oltre i confini del territorio regionale.
Sarebbe opportuno ripartire proprio dal numero dei corsi di laurea (circa 40) che sembrano davvero tanti a fronte del numero di iscritti, segnale inequivocabile di un processo di licealizzazione dell'Università che la Basilicata non può più permettersi. Andrebbe affrontato inoltre il problema del ruolo e delle prospettive future del polo materano dell'Ateneo, sempre sospeso tra virtuali propositi di rilancio e reali volontà di ridimensionamento che di fatto ne rendono indecifrabile il futuro.
La proposta di legge presentata dalle opposizioni in consiglio regionale, rilancia la necessità di dare nuove prospettive all'Unibas. E' però necessario partire da una chiara valutazione di quanto è stato fatto nei 40 anni dalla sua fondazione - che individui criticità e problemi non in modo generico- su cui fondare il rilancio futuro della stessa Università.
Per questi motivi, il Circolo La Scaletta ritiene che il documento presentato possa diventare una buona base di partenza per intavolare una discussione che deve essere finalizzata alla riorganizzazione delle funzioni, delle attività didattiche e del decentramento formativo dell'Ateneo con lo scopo di far sì che le decine di milioni di euro che la Basilicata spende per tenerlo in vita siano davvero investiti per quegli scopi che il suo fondatore, Cosimo Damiano Fonseca, aveva indicato come prioritari. E' necessario però che il dibattito sia supportato da report relativi ai trend sul numero di iscritti, sugli abbandoni, sui tempi di conseguimento dei titoli, sul numero dei laureati, sulla loro condizione occupazionale e sull'impatto legato alla creazione di nuove classi dirigenti in Basilicata (quanti studenti Unibas occupano posizioni di vertice in istituzioni, enti ed aziende publiche o private?).
L'Unibas è una piccola università ma non deve rassegnarsi ad essere un'università piccola.
Per farlo deve ripartire dalla sua forza che è il grande patrimonio storico, culturale, artistico e scientifico che si esprime e si sprigiona dai diversi angoli della Basilicata. La Scaletta è pronta a dare il suo contributo di idee e di progetti per il raggiungimento di questi obiettivi".
LA STAGIONE ROMANTICA con un omaggio a Giacomo Puccini nel centenario delle sua morte
Martedì 30 luglio 2024 ore 21
Cortile ex ospedale San Rocco - Matera
Concerto
La Stagione Romantica
Omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della morte
Formazione musicale del Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera
Coordinamento artistico del Maestro Enzo Di Matteo
Un concerto per rendere omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario della morte, e per ripercorrere le tappe della Stagione Romantica dell'Opera lirica.
Protagonisti gli allievi e i maestri del Conservatorio di Musica E.R. Duni di Matera che si esibiranno martedì 30 luglio 2024 alle ore 21 sul palco allestito all'interno del cortile dell'ex ospedale San Rocco a Matera.
I soprani Helena Dell'Abate, Maria Tafuno, Adriana Sansonne, Vincenza Ferri; il mezzosoprano Maria Cardascia e i tenori Fernando Suglia e Francesco Fedele, accompagnati al pianoforte dal Maestro Romolo Saccomanni porteranno in scena arie tratte dalle opere di Puccini, Donizetti, Rossini, Lehar, Saint Saens e Bizet.
Lo spettacolo chiuderà la terza edizione del Piccolo Festival delle Arti, la rassegna organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta con la direzione artistica di Edoardo Delle Donne, in collaborazione con il Museo Nazionale di Matera, la Provincia di Matera ed il Comune di Guardia Perticara, il patrocinio della Regione Basilicata e del Comune di Matera ed il sostegno di TotalEnergies EP Italia e dei partners della JV Tempa Rossa (Mitsui Shell Italia E&P e Mitsui E&P Italia B).
Soprani: Helena Dell'Abate, Maria Tafuno, Adriana Sansonne, Vincenza Ferri,
Mezzo Soprano: Maria Cardascia
Tenore: Fernando Suglia, Francesco Fedele
Maestro al pianoforte: Romolo Saccomanni
Coordinamento artistico: M° Enzo Di Matteo
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Info: 0835.336726
Autonomia, Sanità, Infrastrutture: la nuova giunta lavori sulle priorità Si rompano gli indugi sull'ammodernamento della Statale 7: è opera strategica e prioritaria già appaltabile nei primi due tronchi
Con la nomina della nuova Giunta regionale, la Basilicata ha finalmente un governo nella pienezza delle sue funzioni e può mettere in campo le iniziative necessarie per il rilancio dei territori.
Nel formulare i migliori auguri di buon lavoro al Presidente Bardi ed al suo esecutivo, il Circolo Culturale La Scaletta intende riproporre una serie di questioni che rappresentano, a parere dei suoi soci, delle priorità da affrontare e che ad oggi, nonostante le reiterate sollecitazioni, restano irrisolte.
Ci si augura che il rinnovato Governo Regionale recuperi un protagonismo programmatico e progettuale privilegiando investimenti che effettivamente possano rendere la Basilicata pronta alle sfide che pone, non ultima, la sciagurata attuazione del Titolo V del dettato costituzionale in merito alla devoluzione di competenze alle regioni nell'ambito della cosiddetto decreto legge sull'autonomia differenziata. Il Circolo La Scaletta auspica che la nuova Amministrazione Regionale si schieri compatta contro questa inaccettabile legge. La Costituzione può essere riformata ma attraverso un disegno organico che consenta di ridefinire funzioni e poteri, con conseguenti contrappesi, per determinare un nuovo assetto istituzionale e amministrativo dello Stato. Dalla Basilicata dovrebbe arrivare l'invito a Governo e Parlamento a fermarsi e a ragionare sull'apertura di una stagione costituente chiudendo quella delle modifiche della Carta fondamentale a colpi di maggioranza che tanto male hanno fatto e stanno facendo al Paese.
Prima questione quello della Sanità che ha bisogno di indirizzi chiari e di una riforma, non più rinviabile, in primo luogo del sistema della governance e dei processi decisionali. Accanto ai problemi che sono comuni a gran parte delle regioni del Mezzogiorno e relative alla carenza di personale medico e infermieristico, la sanità lucana deve trovare un cambio di passo nei meccanismi di gestione e di rendicontazione, oltre che nella qualità e nella quantità delle prestazioni offerte, a fronte di investimenti cospicui che ogni anno la Regione destina nel suo bilancio per la spesa sanitaria. E' determinante che si consenta all'ospedale di Matera di tornare a svolgere il suo ruolo di Dea di primo livello per arginare l'emigrazione verso le strutture extraregionali che ormai sono divenute la regola anche per interventi di routine.
Tutta la rete ospedaliera regionale andrebbe riorganizzata secondo un modello nuovo che faccia tesoro, ma superi nel contempo, le precedenti bozze di riforma che non rappresentano una soluzione accettabile per gran parte dei territori e dei cittadini lucani.
Sul capitolo infrastrutture andrebbero finalmente superate le ambiguità riguardo al potenziamento della strada statale 7 Matera-Basentana, parte integrante dell'itinerario Murgia-Pollino. Per i primi due tronchi dell'arteria (Gioia del Colle-Matera e Matera-Bivio provinciale 3-Metaponto) SI RIBADISCE è già stato approvato lo studio di fattibilità tecnico-economica che consente in base alla normativa vigente l'appaltabilità dell'opera. Il costo stimato è di 482milioni di euro (140 per il primo tratto, 342 per il secondo). Andrebbe, invece, commissionata la progettazione del terzo lotto (5 mln sono stati stanziati con gli fsc 2024) che consentirebbe un collegamento agevole alla Strada Statale 407 Basentana, superando definitivamente le criticità idrogeologiche e di sicurezza che insistono lungo questo tracciato. Appare pertanto fuori luogo continuare a parlare, come è stato fatto in occasione della lettura delle linee programmatiche della nuova giunta, della necessità di progettare perché non è così.
Si ricorda che la Statale 7 è di gran lunga la strada a più alta intensità di traffico dell'intera regione e con indici di incidentalità elevatissimi. Altri interventi onerosissimi su altre infrastrutture che non hanno la stessa strategicità per lo sviluppo della Basilicata, pur rendendo più comoda la percorribilità lungo gli itinerari regionali esistenti, andrebbero subordinati all'attuazione di quell'adeguamento che permetterebbe di creare un collegamento tra l'Adriatico, lo Jonio e il Tirreno interamente sulla rete stradale lucana. Si ricorda inoltre che sull'argomento nell'ottobre 2023 è stata approvata dal consiglio regionale all'unanimità una mozione che impegna la Giunta "ad Inserire In sede di sottoscrizione dell'Accordo per la coesione Governo - Regione per la programmazione FSC 2021-27 la realizzazione dell'Asse viario Murgia - Pollino ed in particolare I tratti Giola del Colle - bypass Matera e bypass Matera - Svincolo SP3 per Metaponto in quanto Immediatamente cantierabili e ammissibili al finanziamento". E' evidente che c'è una continuità amministrativa per cui, si presume, non dovrebbe essere disattesa una volontà del Consiglio Regionale. L'auspicio è che si trovino le risorse necessarie e che si eviti la polverizzazione delle risorse avvenuta già con i finanziamenti del Fondo di Sviluppo e Coesione per concentrare gli sforzi sugli interventi realmente determinanti per lo sviluppo della Basilicata.
Altre questioni, altrettanto importanti, che riguardano la cosiddetta "questione Matera" sono state evidenziate da questo Circolo. Su di esse, inevitabilmente si ritornerà, consapevoli che non sia un buon segnale il fatto che il Governo regionale non appaia la quintessenza dell'equilibrio territoriale né l'espressione di quelle differenti sensibilità che sono parte del patrimonio lucano e che avrebbero potuto offrire diversità di vedute e di valutazione in merito alla programmazione.
Il Presidente
Francesco Paolo Di Pede