Le rassicurazioni che il rettore dell’Unibas, Ignazio Marcello Mancini, ha fatto al Sindaco di Matera Domenico Bennardi, sulle attività del polo materano dell’Università della Basilicata, sono un segnale che dovrebbe però essere accompagnato dall’apertura di un dialogo con il territorio che possa portare alla condivisione di un progetto di rilancio dell’Istituzione in città.
“L’auspicio – sottolinea il Presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – è che si inauguri una stagione di confronto ampio ed approfondito con quanti possono fornire riflessioni e contributi utili al ruolo culturale e di formazione che deve svolgere, nel prossimo futuro, l’Università di Basilicata.
E’ indispensabile che propositi e visioni debbano essere condivisi con il territorio per consentire a tutti di partecipare alla costruzione di un nuovo ruolo e presenza del Dipartimento attestato nella città di Matera – con la conferma fondamentale, che nel processo di riorganizzazione, conservi, come è ora, la sua autonomia gestionale. Una città che ha peculiarità che inducono, naturalmente, all’istituzione di corsi di laurea coerenti e congruenti in grado di attrarre studenti e, soprattutto, di offrire opportunità di lavoro ai giovani una volta formati.
Il brand Matera – aggiunge Stasi – potrebbe rappresentare un valore aggiunto per l’Unibas ma per farlo occorre pensare seriamente ad un’idea differente di sviluppo dell’ateneo sul territorio.
Modelli organizzativi e didattici innovativi e corsi di laurea che facciano proprie le unicità e la millenaria storia della città. E’ quello che si è fatto anni fa con la scuola di Archeologia, che è diventata un punto di riferimento nel Paese, ed è quello che si potrebbe fare in altri ambiti.
Occorrono investimenti mirati a realizzare corsi di laurea, contenuti nel numero ma di qualità, per rilanciare un polo universitario che non può più essere residuale rispetto alle logiche di un Ateneo che ha il suo cuore ed il suo cervello nel capoluogo di regione.
Per questo motivo – conclude il Presidente de La Scaletta – è necessario la avvicinare sempre di più la città di Matera a questa istituzione attraverso un dialogo serrato e costruttivo. Sarebbe il primo passo per far sì che si realizzi davvero quell’ambizioso progetto che il professor Fonseca immaginava quando fu chiamato ad edificare, dopo il sisma dell’80, l’Università della Basilicata”.