"In ogni viaggio si portano con sé radici d’albero e di fiori
e un seme per piantare una speranza che germogli
"

 

Orizzonti diversi

“Art comes from everywhere. It is your response to your surroundings”

Damien Hirst

  

Nel 2004 il Museo Archeologico di Napoli ha ospitato la prima grande personale dedicata  a Damien Hirst in Italia: The Agony and the Ecstasy a cura di Eduardo Cycelin e Mario  Codognato. L’artista ha portato qui la maggior parte delle opere che lo hanno reso celebre negli anni Novanta. Opere provocatorie, dal fascino perverso che hanno occupato le sale del museo: è il caso di A Thousand Years 1990, in un enorme teca è esposta la testa di  una vacca in decomposizione; o dello squalo conservato in formaldeide, The Phisical  Impossibility of Death in the Mind of Someone Living. 
Negli stessi anni un’ex-mensa della zona flegrea di Fuorigrotta, mio quartiere d’origine, è diventata luogo d’incontro della scena hip-hop napoletana e di artisti che producevano  graffiti di dimensioni monumentali. Un ambiente colorato, creativo, collegato alle dinamiche della città - di cui ha raccontato vantaggi e limiti - e allo stesso tempo con forti contaminazioni internazionali. Credo queste esperienze siano state tra le prime a farmi riflettere in modo più consapevole sui linguaggi dell’arte, sul rapporto tra rappresentazione e realtà, sul potere espressivo di immagini e simboli.  
Appena dopo il diploma, ho deciso di intraprendere il mio percorso di studi al DAMS (Discipline dell’Arte, della Musica e dello Spettacolo) di Bologna per approfondire la mia passione per l’arte contemporanea e confrontarmi con contesti artistici diversi. Bologna si è rivelata un luogo interessante ed importante per la mia formazione. Una città universitaria, che anche grazie alla sua collocazione geografica, rappresenta un punto di riferimento in Italia per il mondo dell’arte e per eventi dalla vocazione più sperimentale. Durante il periodo universitario, ho avuto la possibilità di collaborare con varie realtà culturali, ulteriormente ampliata da un anno di studi a Barcellona e dall’opportunità di lavorare nel dipartimento educativo della Fundació Joan Miró. Rientrata in Italia, ho lavorato nel dipartimento didattico del Museo di Arte Moderna MAMbo, in un’agenzia di comunicazione e per alcuni anni come coordinatrice di eventi culturali all’interno di un hotel con una visione decisamente nuova per i tempi.  Quest’ultima esperienza si è infatti dimostrata molto stimolante. Ho avuto la possibilità di supportare la nascita di un nuovo concept di hotel aperto ad esperienze artistiche divulgative.  

Il desiderio di ampliare i miei orizzonti e addentrami in una dimensione più internazionale, mi ha spinto ad andare a Londra: multietnica, culturalmente variegata, luogo di ricerca e innovazione. Dopo alcuni mesi, dedicati ad altri settori, ho iniziato a lavorare con la  National Portrait Gallery. Nata con l’intento di esporre ritratti di famose personalità britanniche, nel corso del tempo, è diventata un modello per l’arte del ritratto in genere.  Attualmente le sue attività sono decisamente orientate alla programmazione di mostre temporanee, oltre che all’organizzazione di attività didattiche e formative. Qui ho iniziato il mio percorso nel ruolo di visitor assistant che prevede la preparazione di visite guidate per il pubblico del museo, il coordinamento di attività educative per visitatori di diverse fasce d’età e supporto durante l’organizzazione di eventi collaterali alla pianificazione delle mostre. Ho avuto l’occasione di collaborare con un numeroso team, confrontarmi con dipartimenti dalle svariate funzioni, partecipare alla progettazione di mostre di artisti contemporanei established ed emergenti maturando un forte senso di collettività e crescita personale.
Parallelamente ho intrapreso il percorso di consulente artistica presso la nascente galleria d’arte “Senesi Contemporanea”. L’esperienza si è rivelata molto positiva. La galleria ha contribuito alla promozione dell’arte contemporanea, ospitando ricerche di artisti di diverse generazioni principalmente del Mediterraneo, collegati da un’estetica riconducibile a una matrice originaria rielaborata e impiantata in diverse realtà metropolitane. Ho collaborato attivamente all’allestimento e alla realizzazione di molteplici mostre, occupandomi della comunicazione, dei rapporti con gli artisti e con diversi operatori del settore culturale per incentivare nuove esperienze  e favorirne la fruizione da parte del pubblico. 

Attualmente dirigo la ART3035 Gallery ad Amsterdam, orientata alla promozione di artisti internazionali che provengono dal mondo della street art e della pop art.  Ho avuto la possibilità di seguire il progetto fin dall’inizio, dall’ideazione alla realizzazione dello spazio stesso. Nata come piattaforma online, ho supportato i fondatori dalla ricerca degli artisti da coinvolgere nel progetto alle strategie di comunicazione fino all’implementazione di obbiettivi ed idee per l’apertura della galleria. In un clima culturale caratterizzato da un’estetica essenziale e geometrica, figlia del De Stijl, la galleria contribuisce ad arricchire il panorama artistico della città con il suo stile, incentrato su esperienze di altro tipo, più eccentriche e di stampo pop, cercando comunque di dialogare e cogliere gli spunti che offre la città e la sua scena artistica. 
Un panorama artistico fatto di rapporti, allestimenti e riflessioni stimolanti che meritano di essere raccontati singolarmente.  

 

 

Ginevra Russo

(Manager ART3035 Gallery)

 

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