"I nostri sguardi, le nostre parole, restano il confine che di continuo
cambia tra le cose andate e quelle che vengono"
Lo sguardo degli altri
The last supper. The living tableau
Nei giorni che precedono la Pasqua 2022, per tre serate dal 12 al 14 aprile, sulla facciata del Palazzo dell’Annunziata in Piazza V. Veneto a Matera viene proiettata, a cura del Circolo Culturale La Scaletta, ”The Last Supper: the Living Tableau” una perfetta riproposizione su pellicola de L'Ultima Cena, il dipinto murale visibile nel refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie in Milano, di Leonardo Da Vinci.
La regia è di Armondo Linus Acosta, la direzione della fotografia di Vittorio Storaro e le scenografie di Dante Ferretti. Le decorazioni set di Francesca Lo Schiavo.
La proiezione dello straordinario e pluripremiato cortometraggio viene preceduta il giorno prima, da una conferenza stampa presso il Comune di Matera, durante la quale il regista Armondo L. Acosta racconta di una emozionante visione avuta nei primi giorni del suo soggiorno a Matera.
«Vorrei raccontarvi una piccola storia che credo possa lasciare una traccia per un prossimo futuro da immaginare in questa città.
Da tempo ormai sono in viaggio per mostrare "The Last Supper: the Living Tableau" in tutto il mondo (un artista è in grado di percepire quando le persone guardando il suo lavoro, provano gioia e felicità). Ma quando sono giunto qui, a Matera, un pomeriggio mi sono ritrovato a camminare per una strada laterale, e ad un tratto ho scorto una piccola chiesa.
Ai miei occhi essa non si mostrava come una cattedrale o una sublime architettura. Eppure guardandola ho avvertito qualcosa, qualcosa di straordinario. Ho immaginato che quella chiesetta potesse un giorno diventare il luogo di pellegrinaggio per questa città. Un luogo di pellegrinaggio davvero suggestivo.
Da cattolico conosco l’importanza ed il valore del sacramento della comunione e il significato di riceverla, e dove riceverla.
Questa città è così antica e le chiese che sono qui così evocative, e io ho sentito davvero un'energia divina venire da quella piccola chiesa. E posso giurarvi di aver visto un’anziana donna, salire i gradini della chiesa in ginocchio, poggiandosi sulle mani. L'ho vista!
L’ho vista giungere presso questo luogo, in pellegrinaggio per ricevere il Corpo di Cristo, la Comunione, l'Eucaristia, con tutto il suo cuore.
E sono rimasto talmente suggestionato da questa visione che vorrei offrirvi una copia esatta de "The Last Supper: the Living Tableau", perché venga proiettata sulla facciata di questa chiesetta, e la trasformi così in un luogo di pellegrinaggio.
Ma permettetemi di spiegarvi.
Nella mia vita ho conosciuto una donna che considero una delle persone di fede cattolica più straordinarie; una donna molto bella, fiera e cristiana.
Era mia nonna. Era spagnola, orgogliosamente spagnola e il suo nome era Lucia! Mia moglie oggi porta al dito un anello con un’incisione che reca scritto “Con tutto il mio amore, Lucia”. Quell’anello era la fede nuziale che ci ha unito in matrimonio. E il nome della chiesa della mia visione è proprio Santa Lucia!
È una storia romantica lo so, ma in fondo è una storia vera.
Io credo davvero alla possibilità che quella piccola chiesa diventi un giorno un luogo di pellegrinaggio, insieme a tante altre meraviglie che inducono le persone a venire qui.
Fra qualche anno sono sicuro che sarà proprio così!
E questo vorrà essere il mio dono, il mio omaggio alla bellezza di Matera».
Ascolta il testo con la voce di Carla Latorre
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