La Scaletta

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Nuovo appuntamento con l’arte al Circolo La Scaletta di Matera, mercoledì 24 luglio ore 19 nella sede di Palazzo Bronzini, in via Sette Dolori 10, si terrà l’inaugurazione della personale di Franco Azzinari “I venti del Mediterraneo”, a cura di Edoardo Delle Donne.

L’artista di origine calabrese espone circa trenta opere, olio su tela, in cui si riconoscono tutti i colori, i profumi e i suoni dei paesaggi mediterranei mossi dal vento. Quel vento del Sud che scuote il grano maturo nei campi, le distese di papaveri rossi, le ginestre e le chiome degli ulivi secolari, protagonisti delle sue tele. Paesaggi che hanno accompagnato la fanciullezza di Azzinari in Calabria e poi i suoi ricordi in giro per il mondo. Ha vissuto prima in Francia, dove ha iniziato a eseguire dei ritratti ai turisti per guadagnarsi da vivere, e poi in Estremo Oriente, in America, in Brasile fino a giungere a Cuba. Nell’ isola dei Caraibi ha ritrovato i volti e i colori della sua terra d’origine e incontrato, tra gli altri, Fidel Castro che ha posato per lui, mostrando il suo lato più familiare. Oltre ai dipinti dei paesaggi anche i ritratti del leader cubano e di molti altri illustri personaggi che l’artista ha incontrato nella sua vita, come Francis Ford Coppola e Gabriel García Márquez, saranno esposti fino al prossimo 6 agosto al Circolo La Scaletta.

Nel testo critico che accompagna l’esposizione lo storico dell’arte Edoardo Delle Donne ha osservato:

“Nella serie dei ritratti, senza mai proiettare i propri sentimenti sul modello, Azzinari nel dipingere i volti di personaggi famosi si abbandona ad un’analisi lucida e senza concessioni di sorta, alla ricerca della verità dell’individuo dietro la maschera sociale o il mito”.

Azzinari è conosciuto come “il pittore del vento”, definizione che gli è stata data per la prima volta dal giornalista Sergio Zavoli, che ha scritto di lui insieme ad altre prestigiose firme tra cui ricordiamo, Gianni Minà, Vittorio Sgarbi e Claudio Strinati. Nel corso degli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti e le sue opere fanno parte d’importanti collezioni italiane e straniere. La sua terra gli ha reso omaggio con un museo nel borgo medievale di Altomonte (CS), dove sono esposte quaranta opere, tra le più significative, che l’artista ha realizzato nell’arco di un trentennio.

Orari mostra Lun-ven: 10-13; 17-20

Per informazioni Circolo La Scaletta

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 0835.336726  Ingresso libero

 

Ufficio stampa Circolo La Scaletta

 

 

Dal 15 giugno al 14 luglio 2019 arriva nella Capitale europea della cultura 2019 la mostra dei vincitori del World Press Photo 2019, il prestigioso concorso fotogiornalistico che dal 1955 premia le migliori fotografie che hanno raccontato le notizie dell’anno precedente.

L’esposizione, presentata in anteprima alla stampa questa mattina, è allestita presso gli Ipogei Motta, gradinata via San Bartolomeo 46, (nei pressi di via Ridola), luoghi ricchi di storia e tradizione, anticamente utilizzati come cantine del sovrastante palazzo De Miccolis, poi diventato Zagarella, oggi di proprietà della famiglia Motta.

L’iniziativa è organizzato da Photolux festival, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, e dal Circolo La Scaletta di Matera, in collaborazione con 10b Photography e CIME, con il patrocinio di Regione Basilicata, Provincia e Comune di Matera.

“Con la mostra internazionale dei vincitori del World Press Photo 2019 il Circolo La Scaletta dà il via a una serie d’iniziative culturali di grande rilievo- ha dichiarato il presidente del sodalizio, Francesco Vizziello-  che organizzeremo nei prossimi mesi in questi luoghi unici, che la famiglia Motta ha deciso di affidarci per destinarli alla cultura, evitando così di trasformarli in un ennesimo ristorante”. “L’accordo con La Scaletta ci ha permesso di sciogliere ogni riserva sulla destinazione di questi luoghi – ha aggiunto Michele Motta, proprietario degli Ipogei - che, con un atto d’amore, vogliamo consegnare alla città di Matera, attraverso le mani della Scaletta, da sempre sinonimo di qualità”.

“E’ favoloso essere qua- ha commentato Caroline Lapidaire , Exhibitions Manager and Curator, World Press Photo Foundation - viviamo in una società sempre molto occupata e la mostra ci offre degli spunti per fermarci a riflettere su quello che avviene nel mondo, proponendo storie drammatiche, di speranza e di amore che arrivano da tanti paesi diversi”.

All’incontro con la stampa, coordinato dalla giornalista Milena Manicone, sono intervenuti  Patrizia Minardi, dirigente Uffici Sistemi culturali e turistici Regione Basilicata, Enrico Stefanelli, direttore Photolux festival, Vito Cramarosa, Cime (Bari) e il fotografo Francesco Zizola.

 L’importante premio di fotogiornalismo, alla sua 62a edizione, ha visto quest’anno la partecipazione di 4.783 fotografi da 129 Paesi diversi che hanno presentato un totale di 78.801 immagini. Una giuria indipendente composta da esperti del settore e presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione Esperienze Visive ed Immersive presso National Geographic, ha selezionato 43 candidati provenienti da 25 differenti nazioni: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria,Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna,Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela.

Tra le 157 fotografie in mostra anche Crying girl on the border del fotografo americano John Moore, che è stata l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year 2019 (Foto dell’anno 2018). Lo scatto, premiato nella categoria Spot News, immortala una bambina honduregna di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.

Tante le iniziative collaterali in programma al Circolo La Scaletta durante il World Press Photo 2019, sabato 15 giugno alle 18 si terrà il talk, a ingresso libero, su fotografia e diritto d’autore, accreditato dall’ Ordine dei giornalisti della Basilicata, con l’avvocato e scrittore Fabio Macaluso e il fotografo Francesco Zizola. Domenica 16 giugno alle 18 è in programma la presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet con Giambattista Chiarelli.

Orari mostra

Tutti i giorni 10-13 e 17-22

Biglietti intero 7 euro e ridotto 6 euro

Maggiori informazioni su www.photoluxfestival.it

Ufficio stampa Circolo La Scaletta

 

Venerdì, 19 Aprile 2019 21:22

A Matera il World Press Photo 2019

 

Dal 15 giugno al 14 luglio 2019 Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, e il Circolo La Scaletta di Matera presentano, in collaborazione con 10b Photography (Roma) e l’associazione Cime (Bari), la mostra dei vincitori del “World Press Photo 2019”, il più importante premio internazionale di fotogiornalismo, che ogni anno premia le migliori fotografie che hanno contribuito a raccontare gli eventi e le notizie dell'anno precedente.

Essere chiamati dal Circolo La Scaletta ad animare le attività della Capitale europea della cultura è per noi un grande onore e una bella responsabilità - ha dichiarato il direttore di Photolux Enrico Stefanelli - siamo molto felici per questa nuova opportunità che ci viene proposta, un riconoscimento molto prestigioso del nostro lavoro ed un’occasione unica anche per promuovere Lucca, proprio nell’anno della nostra biennale”.

Numerose le iniziative collaterali in programma a Matera durante il World Press Photo 2019. Quattro workshop, con esperti italiani e internazionali: Francesco Zizola, vincitore di 10 World Press Photo (15 e 16 giugno); Andrea Boccalini, con un focus sul ritratto e il ritratto ambientato (6 e 7 luglio); Sanne de Wilde, vincitrice del World Press Photo 2019 nella categoria Portraits, Stories e Gabriele Croppi, con un focus sul paesaggio (13 e 14 luglio). Nei fine settimana anche alcuni talk di approfondimento a ingresso libero: il 15 giugno in programma la presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet e un incontro con Francesco Zizola e Emiliano Macaluso per discutere di diritto d’autore; il 13 luglio Piergiorgio Branzi ripercorre in conversazione con Enrico Stefanelli la sua lunga carriera e infine il 14 luglio Nicola Tanzini presenta il suo ultimo libro “Tokyo Tsukiji”.

Ulteriori info su: www.photoluxfestival.it

 

Vite negate, angoli di mondo dimenticati, sofferenze offuscate dalle belle e rassicuranti immagini che riempiono i social e le pubblicità. Sono queste verità, scomode e ignorate, catturate in luoghi diversi e lontani della nostra terra, immortalate in istanti che inchiodano, assieme agli eventi più importanti che accadono nel mondo, le protagoniste del World Press Photo, il prestigioso premio fotogiornalistico che dal 1955 premia le migliori fotografie che raccontano le notizie dell’anno precedente.

La mostra dei vincitori dell’edizione 2019, dal 15 giugno al 14 luglio 2019, approda tra i Sassi di Matera, nuova tappa al Sud Italia, dopo Bari, Milano e Roma. L’ esposizione sarà allestita presso gli Ipogei Motta, gradinata via San Bartolomeo, 46 a pochi metri dalla centrale via D. Ridola. Luoghi ricchi di storia e tradizione, interamente scavati nella calcarenite, anticamente utilizzati come cantine (con macine e palmenti) del sovrastante Palazzo De Miccolis, oggi di proprietà della famiglia Motta, faranno da sfondo a scatti che raccontano la stretta attualità. Un incontro straordinario tra una città millenaria, che conserva la sua unicità di patrimonio mondiale dell’Umanità e lo spaccato di altre realtà, raccontate senza filtri.

L’evento per la rassegna lucana, in occasione di Matera Capitale Europea della cultura 2019, è organizzato da Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, Circolo La Scaletta di Matera, 10b Photography e CIME.

 

Il concorso, alla sua 62a edizione, ha visto quest’anno la partecipazione di 4.783 fotografi da 129 Paesi diversi che hanno presentato un totale di 78.801 immagini. Una giuria indipendente composta da esperti del settore e presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione Esperienze Visive ed Immersive presso National Geographic, ha selezionato 43 candidati provenienti da 25 differenti nazioni: Australia, Belgio, Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Egitto, Francia, Germania, Ungheria, Iran, Italia, Messico, Paesi Bassi, Norvegia, Filippine, Portogallo, Russia, Sud Africa, Spagna,Svezia, Syria, Turchia, Regno Unito, Stati Uniti, e Venezuela. Tra questi vi sono 14 donne (32%), dato che rappresenta un significativo aumento rispetto al Photo Contest del 2018, che aveva il 12% di presenze femminili.

I premi sono suddivisi in otto categorie distinte in “scatti singoli” e “storie”: Attualità (Contemporary Issues), Ambiente (Environment), Notizie Generali (General News), Progetti a Lungo Termine (Long-Term Projects), Natura (Nature), Ritratti (Portraits), Sport, Spot News. I vincitori sono stati annunciati ad Amsterdam l'11 aprile 2019.

 

Crying girl on the border del fotografo americano John Moore è stata l’immagine vincitrice del World Press Photo of the Year 2019 (Foto dell’anno 2018). Lo scatto premiato nella categoria Spot News, immortala una bambina honduregna di due anni che piange mentre sua madre viene perquisita da un’agente alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.

Novità di quest’anno la World Press Photo Story of the Year, che premia il fotografo che ha saputo produrre la migliore storia fotogiornalistica dell’anno, scegliendo di raccontare un evento o una tematica di grande importanza giornalistica attraverso la migliore sequenza fotografica. Il Vincitore di questo primo nuovo riconoscimento è stato  il  fotografo Pieter Ten Hoopen con “The Migrant Caravan”, premiato nella categoria Spot News Stories con un lavoro sulla carovana dei migranti diretta dal Centro America negli Stati Uniti.

Tra i fotografi italiani, tre i premiati: Lorenzo Tugnoli con Yemen Crisis primo posto nella categoria General News, Stories, (tra i finalisti del World Press Photo Story of the Year), Marco Gualazzini con The Lake Chad Crisis, primo posto nella categoria Environment, Stories (tra i 6 finalisti candidati al World Press Photo of the Year, con la foto singola Almajiri Boy e tra i candidati al World Press Photo Story of the Year) e Daniele Volpe con Still Life Volcano, secondo premio nella categoria General News, Singole

Numerose le iniziative collaterali in programma a Matera durante il World Press Photo 2019, presso Palazzo Bronzini, storica sede del Circolo La Scaletta nei Sassi di Matera, in via Sette Dolori 10. Tre workshop, con esperti italiani e internazionali: Francesco Zizola, vincitore di 10 World Press Photo (15 e 16 giugno); Andrea Boccalini, con un focus sul ritratto e il ritratto ambientato (6 e 7 luglio) e Gabriele Croppi, con un focus sul paesaggio (13 e 14 luglio). Nei fine settimana anche alcuni talk di approfondimento a ingresso libero: il 15 giugno in programma un incontro con Francesco Zizola e Fabio Macaluso per discutere di diritto d’autore; il 16 giugno presentazione e proiezione dei vincitori del Prix Pictet, il 13 luglio Piergiorgio Branzi ripercorre in conversazione con Enrico Stefanelli la sua lunga carriera e infine il 14 luglio Nicola Tanzini presenta il suo ultimo libro “Tokyo Tsukiji”.

La World Press Photo Foundation è un’istituzione internazionale indipendente senza fini di lucro. Il World Press Photo gode del sostegno di Dutch Postcode Lottery

WORLD PRESS PHOTO 2019

Date: 15 Giugno – 14 Luglio, 2019

Location : IPOGEI MOTTA

indirizzo : Gradinata Via San Bartolomeo, 46 (Via Ridola)

orario : Tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 22:00

Biglietti: intero:7€ ridotto:6€

*gruppi a partire da 10 persone paganti, studenti sotto i 25 e over 65 Ideata da: World Press Photo Foundation di Amsterdam

Organizzata da: Photolux, Biennale internazionale di fotografia di Lucca, dal Circolo La Scaletta, 10b Photography e CIME

Info su: www.photoluxfestival.it

 

Ufficio stampa Photolux

Chiara Ruberti

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Supporto ufficio stampa Photolux Festival 

Marella Brunetto

 

Ufficio stampa  Circolo La Scaletta Matera

Milena Manicone 

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Sindaco De Ruggieri “Da Matera, Capitale europea della cultura un manifesto per dire no all’autonomia regionale  

Si è concluso ieri sera con successo a Matera, presso la Camera di Commercio, il quarto e ultimo appuntamento del ciclo di conferenze sul futuro del Mezzogiorno “Autonomia regionale e unità del Paese” che ha avuto come relatore il Guido Pescosolido, ordinario di Storia Moderna nell’Università di Roma “La Sapienza”. Dopo i saluti di Francesco Vizziello, presidente del Circolo La Scaletta, che ha promosso il ciclo d’incontri con il patrocinio del Comune, lo storico, prendendo spunto dal suo ultimo libro “La questione meridionale in breve. Centocinquant’anni di storia” Donzelli editore, 2017, ha analizzato le origini e lo sviluppo di una questione antica e irrisolta, fino a giungere alla situazione attuale, contraddistinta dalle intese tra Governo e alcune regioni del Nord per ottenere maggiori forme di autonomia. "Un pericolo mortale per tutti - ha sottolineato Pescosolido- per il Sud e per il Nord". Una riforma che aumenterebbe il divario tra le due Italie, a scapito di tutti, come ha dimostrato ripercorrendo la storia del nostro Paese. “La classe dirigente nazionale post bellica, che aveva una visione larga, - ha spiegato Pescosolido- comprese che il rapporto squilibrato tra Nord e Sud, persistendo e aggravandosi avrebbe messo in discussione lo sviluppo nazionale e lo stesso sviluppo economico del Nord. Il problema del Mezzogiorno entrò nella Costituzione che, prima della riforma del titolo V che ha cancellato quel paragrafo, recava tra i suoi obiettivi fondamentali quello della risoluzione della questione meridionale. Finché il Mezzogiorno è stato al centro degli obiettivi di sviluppo nazionale - ha continuato il professore- abbiamo avuto anche il miracolo economico. Dagli anni ’70 quando il Sud è iniziato a uscire dall’agenda politica nazionale, si è inceppato lo sviluppo di tutto il Paese. Oggi l’Italia continua a non fare nulla per il Sud e nel contempo perde terreno”.  Di stretta correlazione tra il divario interno al Paese e divario con gli atri Paesi europei ha parlato Giampaolo D’Andrea, assessore alla cultura del Comune di Matera. “Se guardate gli ultimi dati – ha messo in evidenza D’Andrea-  e confrontate i ritmi di crescita degli altri Paesi europei rispetto all’Italia, vi renderete conto che è ripreso il divario esterno, in quanto Spagna, Francia e Germania recuperano a differenza del nostro Paese, nonostante la crisi dello stesso tipo ci sia stata per tutti e negli stessi anni. Tale situazione- ha proseguito l’assessore- è da attribuire a condizioni di produttività nazionale di sistema, collegate all’ ampliamento del divario tra Nord e Sud, alla sospensione dell’attività di modernizzazione e- ha aggiunto l’assessore-  dalla mancanza di quell’energia civile che negli anni ’60 consentì di supportare lo sforzo del miracolo economico”.

“I diritti di cittadinanza legati al gettito fiscale rappresentano un dato d’immoralità politica e istituzionale – ha ribadito il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri-  noi faremo delle battaglie costituzionali contro questa follia e arroganza, per difendere l’art. 117 della Costituzione. Dalla nostra città- ha continuato il Primo cittadino-  deve partire un manifesto, un grido di scandalo per dire alla comunità nazionale che Matera, capitale europea della cultura, meridionale, non può tollerare questa aggressione istituzionale”.

Ufficio stampa Circolo ‘La Scaletta’

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