La Scaletta

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Martedì 11 settembre 2019  presso La Scaletta Old, in via Lucana n.9, a partire dalle 18 si terrà la cerimonia di chiusura della mostra "Sulle sponde di questo mare" di Ferruccio Orioli. L'esposizione comprende acquerelli anche di grande formato e documenti che raccontano il dramma delle migrazioni.

 

Tutto il dramma dei migranti morti nel tentativo di raggiungere l’Europa racchiuso in una mostra dal titolo “Sulle sponde di questo mare” di  Ferruccio Orioli, inaugurata lo scorso 12 luglio  presso la storica sede del Circolo La Scaletta, in via Lucana n.9, ribattezzata “La Scaletta Old”. Un luogo simbolo, che ha fatto la storia della città di Matera, frequentato da importanti esponenti del mondo della politica e della cultura, protagonisti del fermento culturale del secondo dopoguerra. La sede, dopo quasi cinquant’ anni, torna a ospitare iniziative culturali, affiancando e arricchendo l’attività del Circolo La Scaletta di via Sette Dolori, 10. A dare il via è l’esposizione di acquerelli, realizzati tra il 2013 e il 2019, di Orioli, a cura di Giancarlo Ferulano, che denuncia con forza e garbo la tragedia delle guerre, dei muri, delle migrazioni e della “non accoglienza”. Temi antichi e sempre attuali che si coniugano con la dimensione mitica delle civiltà delle diverse aree dei mari Mediterraneo, Egeo, Tirreno e Adriatico. Dal 1993 fino al primo aprile di quest’anno sono stati 36.570 i migranti, richiedenti asilo e rifugiati morti nel tentativo di raggiungere l’Europa, secondo i dati pubblicati dalla Ong UNITED for Intercultural Action. Una cifra che inchioda descritta attraverso una lunghissima lista, esposta in un pannello della mostra, con nomi, genere, età, paese di provenienza e causa di morte delle vittime, non più solo numeri, ma persone. Accanto alla morte e alla disumanità di tale tragedia l’artista ha collocato la vita, un’umanità accogliente rappresentata da tre opere inedite, la madre araba, le madri cicladiche e la madre sarda. Tre figure che sembrano pronunciare il commento sonoro “Abbiamo partorito a milioni sulle sponde di questo mare per vivere in pace”, diffuso in sala in italiano, inglese, sardo, greco e arabo.  La mostra, che potrà essere visitata fino all’11 settembre 2019, costituisce il secondo capitolo dell’esposizione “Noi di qua, voi di là”, che si è conclusa a Napoli all’inizio del 2019.  

L’esposizione materana rappresenta un ritorno per Ferruccio Orioli, architetto e artista veneziano che dopo la laurea presso l’Università IUAV di Venezia, a metà degli anni ’60 entra a far parte del gruppo POLIS, laboratorio di ricerca e progettazione, guidato da Aldo Musacchio, tra i più importanti esponenti della cultura meridionalista. Con il gruppo POLIS ha lavorato per alcuni anni a Tricarico e poi a Matera con il gruppo di progettazione IL POLITECNICO, che nel 1971 ha realizzato il documento “Rapporto su Matera”, uno studio sulla realtà socioeconomica ed urbanistica della Città dei Sassi, richiesto dal Comune nell’ambito della redazione della Variante Generale al Piano Regolatore. Alla professione di architetto, svolta anche a Roma e Napoli, Orioli ha sempre affiancato la grande passione per l’arte che utilizza come strumento di condivisione e impegno civile.

Orari mostra

Lun-sab  Mattina su prenotazione; Pomeriggio 18-20

Per informazioni e prenotazioni

Circolo La Scaletta  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.;

Orari di apertura: dal 16 al 19 luglio e dal 23 al 26 luglio dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00). Dal 30 luglio aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00).

Per informazioni: www.daliamatera.it       

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 340 697 8471

 

 

 

Riapre, in sicurezza per visitatori e dipendenti, la mostra “Salvador Dalí- La persistenza degli Opposti”, giovedì 16 luglio alle ore 10, presso il complesso rupestre Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci nei Sassi di Matera. L’esposizione sarà aperta dal giovedì alla domenica fino alla fine di luglio e poi riaprirà al pubblico tutti i giorni dal mese di agosto.

La mostra è stata curata da Beniamino Levi presidente della Dalí Universe, società che gestisce una delle più grandi collezioni private di opere d’arte del maestro catalano al mondo, con il supporto di Marco Franchi general manager della società, la direzione artistica di Roberto Pantè e il coordinamento di Patrizia Minardi. L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con il Comune di Matera, impegnato nelle installazioni esterne sul territorio urbano e il Circolo La Scaletta, storica associazione culturale materana che, durante la presidenza di Francesco Vizziello, ha voluto l’esposizione delle opere in luoghi straordinari e unici come le chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. Una scelta confermata dall’attuale presidente Paolo Emilio Stasi.

Massima attenzione è stata rivolta alla sicurezza dei visitatori, applicando tutte le rigorose misure previste dalla normativa anticovid: percorsi obbligatori per evitare assembramenti, cartelli con le precauzioni da seguire, distanza fisica, uso obbligatorio di mascherina e pulizia delle mani con utilizzo dei dispenser per gel disinfettante .

Gli amanti del genio del Surrealismo saranno quindi felici di poter tornare ad ammirare le opere di Salvador Dalí in esposizione.

Il percorso espositivo costituisce un viaggio tematico che indaga all'interno della psicologia e dell'ispirazione artistica di Dalí, snodandosi attraverso quattro temi cari all'artista, quattro dicotomie, il tempo, millenario e fugace, l'involucro duro e il contenuto molle, la dialettica tra religione e scienza, la metamorfosi della realtà in surrealtà.

Incastonata nella cornice storico millenaria dei Sassi di Matera la mostra presenta circa 150 opere tra sculture grandi e piccole, illustrazioni, opere in vetro e arredi dell'artista, coniugate a una serie di exhibit multimediali, prodotti dalla società Phantasya srl, che rendono il percorso multisensoriale e arricchiscono la percezione emozionale dello storytelling espositivo, rendendo La Persistenza degli Opposti un evento unico nel suo genere e fortemente innovativo rispetto a tutte le precedenti esposizioni dedicate a Dalí.

La presenza di un'area cinema con la proiezione di un docufilm dedicato alla mostra e di un laboratorio multimediale a scopo didattico rendono, inoltre, la mostra fortemente interessante per un pubblico più ampio e anche più giovane.

Gli orari di riapertura sono i seguenti: dal 16 al 19 luglio e dal 23 al 26 luglio dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00).

Dal 30 luglio aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00).

Per informazioni: www.daliamatera.it       

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Martedì, 09 Luglio 2019 08:10

Matera ricorda Constantin Udroiu

 

Una mostra e un libro dedicati all’eclettico artista rumeno

S’inaugura venerdì 12 luglio alle 19 l’antologica “I colori del cuore. Omaggio a Matera e alla Basilicata” di Constantin Udroiu ospitata nella storica sede del Circolo La Scaletta, in via Sette Dolori 10, fino al prossimo 21 luglio.

L’esposizione, a cura di Ida Valicenti, comprende trenta opere dell’artista di origine rumena, scomparso a Roma nel 2014. Saranno esposte grafiche e pitture su tela, tavola e cristallo in cui vibrano i colori del Sud e si riconoscono quei luoghi del cuore della Basilicata, dove Udroiu ha lasciato un ricordo indelebile.

L’esperienza del carcere in Romania come dissidente politico arricchì la sua pittura di una forte spiritualità che promana dai bellissimi affreschi e le icone su legno che ancora oggi è possibile ammirare in varie località della regione, come Matera, Montescaglioso, Potenza, Satriano, Melfi, Genzano di Lucania, Bernalda, Metaponto, Montalbano Jonico e Ferrandina. Di Accettura (Mt) diventò cittadino onorario per l’affresco dedicato alla Festa del Maggio, realizzato nel 1976 sulla facciata del Municipio.  Anche Accettura il prossimo 11 luglio alle 17 ricorderà l’eclettico artista nell ‘ambito di un convegno dedicato alla sua arte durante la permanenza in Lucania, in cui sarà presentato il volume “Constantin Udroiu – I colori del cuore”, a cura di Luisa Valmarin, sua moglie, e Ida Valicenti.

Ha scritto di lui il poeta Dante Maffia “Ciò che più affascina ed attrae nella pittura di Udroiu è quello che è stato definito “l’entusiasmo dei colori”, impasti che sembrano vibrazioni cangianti di cielo, accostamenti dolci o violenti che riescono a esprimere al meglio la sostanza di un’anima alla perenne ricerca di un approdo assoluto…. in cui il sacro e profano sono indissolubili in una comunione che non trascura mai l’aspetto umano”.

 

Trasferitosi in Italia nel 1971 Constantin Udroiu è stato uno dei più fecondi artisti della diaspora rumena che ha riservato, nella sua produzione, un ruolo centrale all’icona bizantina e alle proprie radici, creando un ponte tra Oriente e Occidente.

Ha eseguito affreschi in chiese rumene bizantine ed italiane, oltre che in vari edifici italiani, pubblici e privati. Fra questi vanno ricordati soprattutto gli affreschi che rappresentano L’Ultima cena e la Cena in Emmaus eseguiti nel 1990 nel Seminario nuovo di Benevento, inaugurati e benedetti da S. Giovanni Paolo II.

Tra le oltre duecento mostre realizzate, di cui moltissime in Italia, le più significative all’estero sono state allestite a Parigi, Lutry, Avignon, Amsterdam, Bordeax, Carpentras, Atene, Barcellona, Lisbona e, dopo la caduta del regime comunista in Romania, a Târgoviște e Cluj Napoca. Le sue opere sono esposte nei musei di molte città in Romania, Francia, Portogallo e Italia e in numerosissime collezioni pubbliche e private in diversi Paesi del mondo. Insignito di numerosi premi nazionali e internazionali, il Maestro ha fatto parte del Senato dell’Accademia Internazionale di Arte Moderna di Roma.

 

All’inaugurazione dell’esposizione materana interverranno: Francesco Vizziello, presidente del Circolo La Scaletta, Luisa Valmarin, moglie dell’artista, la curatrice Ida Valicenti, Mons. Pierdomenico Di Candia, Vicario generale dell’Arcidiocesi di Matera-Irsina, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore, Luciano La Torre, presidente dell’Associazione “Arte per la Valle”.

L’antologica è organizzata dal Circolo La Scaletta con il patrocinio di: Ambasciata di Romania nella Repubblica italiana, Ambasciata di Romania presso la Santa Sede, Comune di Matera, Accademia Internazionale di Arte Moderna, Accademia di Romania in Roma, Associazione italiana di studi del Sud-Est europeo, Associazione italiana di Romenistica e Associazione “Nikopeia”.

La mostra potrà essere visitata dal lunedì al venerdì 10-13 e 17-20, il sabato e la domenica su prenotazione. Ingresso libero

 

Per informazioni e prenotazioni:

Circolo La Scaletta:

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; 0835.336726

 

Ufficio stampa Circolo La Scaletta

 

L’artista presenterà in anteprima un episodio del ciclo di opere dedicato a Matera

Lunedì 22 luglio alle 19 a Matera presso gli Ipogei Motta, via San Bartolomeo 46 (via Ridola), si terrà la presentazione delle maioliche istoriate di Giuseppe Mitarotonda, che illustrano la breve parabola materana del conte Giovan Carlo Tramontano, uno dei personaggi più controversi della storia della Città. Il conte fece il suo ingresso a Matera nel 1497 e fu ucciso il 29 dicembre 1514, vittima di una congiura ordita dall’intera comunità cittadina stanca di sopportare le vessazioni fiscali e tributarie imposte dal Tramontano. I nomi degli esecutori materiali del delitto non furono mai resi noti, conferendo al fatto di sangue un carattere politico. L’anno successivo la Città ottenne l’indulto per il reato, che fu archiviato con il pagamento di 10.000 ducati. La presenza del conte a Matera è evocata ancora oggi dal Castello Tramontano, una delle più significative testimonianze architettoniche della storia cittadina, che è possibile ammirare nel rione La Nera. Il maniero, costruito per volere del conte, dopo la sua morte non fu mai terminato e rimase a lungo abbandonato.

Al conte Tramontano potrebbe attribuirsi anche l’origine della cavalcata che accompagna il il carro della Madonna della Bruna, protettrice della Città, durante i festeggiamenti in suo onore del 2 luglio.

L’ iniziativa, organizzata dal Circolo La Scaletta, è un’anteprima della mostra permanente del ciclo di maioliche istoriate del Maestro Mitarotonda, che illustrano per episodi la storia di Matera dalle origini all’Unità d’Italia. L’esposizione sarà inaugurata nei prossimi mesi.

L’ incontro sarà introdotto dai saluti del presidente del sodalizio materano, Francesco Vizziello e dalla presentazione del giovane socio, Silvio Festa. Seguiranno gli interventi di Rosalba Demetrio, archeologa e autrice del libro “Retrospettiva di un delitto. Giovan Carlo Tramontano e il castello di Matera” (Giuseppe Barile Editore, 2014) e Mario Maragno, progettista e direttore dei lavori di consolidamento e restauro del Castello Tramontano. La presentazione delle maioliche istoriate sarà affidata allo storico dell’arte, Edoardo Delle Donne, che dialogherà con l’artista.

 

Le opere saranno esposte presso gli Ipogei Motta dal 23 al 28 luglio 2019 con i seguenti orari mar-dom 16-21 e sab e dom 10-13 e 16-21. Ingresso libero

 

Cenni biografici

 

Giuseppe Mitarotonda è nato a Matera il 7 aprile del 1939.

Dopo una breve esperienza nel campo del design industriale, ha frequentato l’Accademia di belle Arti di Brera a Milano. Ritornato a Matera, nel suo laboratorio ha sperimentato varie tecniche operative, privilegiando infine il mosaico, le vetrate e soprattutto la ceramica. Intensa è stata in questo campo la sua collaborazione con Josè Ortega durante il soggiorno dell’artista spagnolo a Matera. Mitarotonda può essere definito un cronista per immagini della storia della città e delle tradizioni popolari lucane che, attraverso il suo lavoro, cerca di recuperare e divulgare, donando una personale interpretazione a fatti storici e leggende.

Ufficio stampa Circolo ‘La Scaletta’

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