
Gabriella
"...ai monologhi del giovedì" 4° appuntamento
Ai Monologhi del Giovedì
Quarta edizione
Giovedì6 febbraio
Ingresso 19.30 - Sipario 20.00
Sede Circolo La Scaletta
ANTIGONE CHE SPETTACOLO
SCRITTO e INTERPRETATO
DA CARLA LATORRE
"Ripercorrendo le tappe della storia di Tebe,
Antigone, con la sua disobbedienza civile, si erge a paladina della giustizia,
rimettendo in discussione il potere umano."
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Costo del biglietto 5 euro, acquistabile in loco prima dell'evento
Lo spettacolo sarà replicato l'8 febbraio alle 19.00 c/o il Castello del Malconsiglio di Miglionico (ingresso libero).
Presentato a Potenza il volume "Architettura rurale e Novecento" di Raffaele Pontrandolfi e Adriana Raguso
È stato presentato nei giorni scorsi nella sala conferenze del Polo Bibliotecario di Potenza il volume di Raffaele Pontrandolfi e Adriana Raguso: "Architettura rurale e Novecento. I borghi di Matera nel contesto italiano e internazionale" (Edizioni Magister, Matera 2022).
L'incontro è stato organizzato dal Polo Bibliotecario di Potenza, in collaborazione con il Circolo Culturale "La Scaletta" di Matera e con il Circolo Culturale "Silvio Spaventa Filippi" di Potenza, patrocinato dall'Ordine degli Architetti, dall'Ordine degli Ingegneri e dall'Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Potenza e Provincia.
Il testo illustra i risultati di un lavoro di ricerca che si è posto l'ambizioso obiettivo di inquadrare l'esperienza dei Borghi rurali di Matera, legati al processo di riforma fondiaria ed allo sfollamento dei Rioni Sassi, nel contesto nazionale ed internazionale del secondo dopoguerra.
Da un lato si è trattato di rileggere il processo storico che ha portato alle numerose esperienze di colonizzazione insediativa legate all'opera di riforma agraria nel contesto italiano ed europeo nel corso del Novecento; dall'altro di collegare il caso emblematico dei borghi rurali di Matera degli anni Cinquanta al problema di quale debba essere il futuro di questo rilevante patrimonio architettonico della modernità.
Il lavoro è stato indirizzato e revisionato da un Comitato Tecnico Scientifico, istituito sulla base di un Accordo di Collaborazione stipulato tra il Circolo La Scaletta ed il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo dell'Università della Basilicata.
"La dicotomia tra urbano e rurale - ha sottolineato Raffaele Pontrandolfi, che ha sviluppato in particolare la prima parte della ricerca - è stato il filo conduttore delle questioni affrontate, a partire dalle prime esperienze di stampo utopistico e comunitario di matrice socialista a cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Di particolare interesse le esperienze italiana, spagnola e portoghese rispetto alla rilettura della tradizione vernacolare promossa tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta".
"In Basilicata, l'esperienza materana - ha rimarcato Adriana Raguso, autrice della seconda parte del volume - rappresenta un caso di particolare rilievo ed interesse nel contesto italiano ed internazionale. Matera, piccolo centro urbano del Sud Italia, è stata al centro, nella seconda metà dello scorso secolo, di fermenti politici e culturali su tali temi, con implicazioni evidenti in una dimensione anche internazionale, rappresentando un caso emblematico ed unico nella storia urbanistica ed architettonica".
"Dare l'opportunità ai giovani ricercatori lucani di impegnarsi in attività di studio - ha spiegato il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - può essere un modo per rallentare la fuga delle migliori risorse intellettuali della nostra regione, insieme alla necessità di favorire uno sviluppo equilibrato del territorio facendo leva sulle sue differenti peculiarità. È quello che La Scaletta, nel suo piccolo, si propone di fare. Per questo il successo di questa ricerca rappresenta un orgoglio per tutti noi".
"Borghi e Quartieri - ha aggiunto Paolo Emilio Stasi, vicepresidente del Circolo e promotore della ricerca - devono essere, naturalmente, inseriti nel circuito di conoscenza dell'intera vicenda nota come 'risanamento Sassi'. E' d'obbligo la loro salvaguardia, il risanamento e la valorizzazione. Anch'essi devono diventare tappa obbligata per chi vuole conoscere, compiutamente, Matera e la sua storia".
"La Joint Venture Tempa Rossa - ha evidenziato Paola Ferretti, responsabile del dipartimento comunicazione TotelEnergies EP Italia - è presente da quasi due decenni in Basilicata ed è mossa dalla consapevolezza di essere parte del territorio. Siamo impegnati a favorire lo sviluppo economico e sociale della comunità, anche promuovendo iniziative che hanno l'obiettivo primario di contribuire alla sua valorizzazione, facendone conoscere la cultura, la storia e le eccellenze, come la ricerca sui borghi di Matera".
Alla manifestazione hanno dato il loro contributo con interessanti interventi, Luigi Catalani (Direttore Polo Bibliotecario di Potenza), Franco Di Pede (Presidente del Circolo Culturale "La Scaletta" di Matera), Santino Bonsera (Presidente del Circolo Culturale "Silvio Spaventa Filippi" di Potenza), Simonetta Montonato (Funzionario Architetto, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata), Donato Verrastro (Docente DiUSS Unibas / Centro Studi Internazionali "Emilio Colombo"), Antonio Bixio (Docente DiING Unibas), i due autori del volume (Raffaele Pontrandolfi e Adriana Raguso), Paolo Emilio Stasi (già Presidente del Circolo Culturale "La Scaletta" di Matera / promotore della ricerca) e Paola Ferretti della Total Energies che ha finanziato la ricerca promossa da La Scaletta.
Rilancio Unibas, La Scaletta audita in Commissione Regionale
Tra le proposte l'istituzione della sede di Agraria nel Metapontino e di un corso di laurea magistrale in Restauro e valorizzazione del patrimonio rupestre a Matera
Una delegazione del Circolo La Scaletta, composta dal Presidente Franco Di Pede, dal vicepresidente Paolo Emilio Stasi, da Piergiuseppe Pontrandolfi già docente Unibas e dall'ex consigliere regionale Enzo Acito, è stata ascoltata nei giorni scorsi dalla IV Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale della Basilicata.
Argomento dell'audizione lo sviluppo ed il rilancio del ruolo e delle funzioni dell'Università della Basilicata.
Nel corso dell'incontro la rappresentanza de La Scaletta, oltre a ringraziare il Presidente Morea ed i componenti delle Commissione per aver consentito la loro audizione, ha illustrato il documento in cui si elencano, per punti, alcune delle proposte elaborate dal Circolo per programmare il futuro dell'Unibas contenente anche delle possibili azioni per attuare il progetto di regionalizzazione dell'Ateneo.
In particolare, Di Pede, Stasi, Acito e Pontrandolfi hanno rilevato che occorre procedere ad una razionalizzazione del numero dei corsi di laurea attualmente attivi (circa 40) molti dei quali con un numero di studenti che non consentono la sostenibilità del loro mantenimento. L'obiettivo è di puntare su un'offerta didattica di qualità, congruente con le peculiarità del territorio, coinvolgendo i centri, le strutture di ricerca e i cluster produttivi (automotive, energia, bioeconomia, osservazione della Terra, digital humanities e sistema culturale e creativo) che vi sono già presenti ed attivando un circolo virtuoso in grado di rappresentare un elemento attrattivo per gli studenti.
L'obiettivo è quello di formare figure professionali in grado di rappresentare una risorsa reale per il sistema delle imprese.
I rappresentanti de La Scaletta hanno poi auspicato che in futuro vi sia un maggiore confronto sulle politiche di crescita dell'Ateneo con quei soggetti che possono offrire contributi qualificati utili ribadendo che sarebbe opportuno che il dibattito sia supportato da report relativi agli indicatori sull'efficienza e sull'incidenza del ruolo dell'Università nella formazione dei giovani professionisti.
Si è inoltre segnalato che la nuova riorganizzazione dell'Unibas ha previsto un Dipartimento a Matera che però non ha alcuna autonomia. Si sono evidenziati con chiarezza i motivi perché un dipartimento che divide con Potenza direzione e docenti non può svolgere compiutamente le sue funzioni a discapito della formazione.
Al termine dell'audizione, è stata lanciata la proposta di incrementare la connessione dell'Unibas con tutto il territorio regionale. L'idea è quella di allocare la sede della Facoltà di Agraria nel Metapontino riattivando quel percorso che in passato aveva portato alla creazione dell'Agrobios, un centro di sperimentazione e di ricerca in agricoltura supportato anche dal Cnr, la cui eredità è stata raccolta in parte e con grandi difficoltà gestionali dall'Alsia. La Facoltà di Agraria, nel luogo in cui si può sperimentare e ricercare direttamente sul campo rappresenterebbe un valore aggiunto fondamentale non solo per l'Unibas ma per tutto il territorio regionale.
Allo stesso modo, ed è la seconda proposta de La Scaletta, si dovrebbe istituire a Matera un corso di Laurea magistrale in "Restauro, risanamento e valorizzazione del patrimonio rupestre" per rendere specifico ed unico il corso di laurea in Architettura che è uno di quelli che presenta maggiori difficoltà in termini di iscritti. Si tratterebbe di una disciplina in grado di attrarre studenti da tutti i Paesi del Bacino del Mediterraneo che hanno la necessità di recuperare l'immenso patrimonio architettonico, storico, artistico e naturale che accomuna il Sud Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
"Il Circolo La Scaletta - spiega il Presidente Di Pede - ha manifestato la volontà di partecipare ai tavoli programmatici per la pianificazione dello sviluppo dell'Ateneo. Riteniamo che la Regione, che finanzia generosamente l'Unibas, dovrebbe dotarsi di un sistema di monitoraggio sulla effettiva utilità dei corsi di laurea per il territorio regionale e la loro attrattività, nonché sulla qualità della didattica, sull'impatto sociale dell'Ateneo nonché sulla ricaduta delle attività di ricerca, anche strutturando indici ulteriori rispetto all'ANVUR (agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca). Gli accordi di programma triennali sono ritenuti la sede più idonea per prendere atto delle risultanze del monitoraggio. Inoltre è necessario a nostro parere - conclude Di Pede - spingere per la formalizzazione di intese con le altre università del mezzogiorno, per istituire a Matera un corso di laurea che non banalizzi il titolo di Capitale mediterranea 2026 della cultura e del dialogo".
Nella foto
"...ai monologhi del giovedì" 3° appuntamento
Ai Monologhi del Giovedì
Quarta edizione
Giovedì 30 gennaio
Ingresso 19.30 - Sipario 20.00
Sede Circolo La Scaletta
MEIN KAMPF (LA MIA BATTAGLIA)
SCRITTO DA STEFANO MASSINI
INTERPRETATO DA NICOLA CARDINALE
E se provassimo a cercare la comicità nel Mein Kampf, scritto da un clown
(perché i clown hanno l'arte dell'incredibile).
ci spunterebbe il sorriso?
... Magari un sorriso che attanaglia lanima...
anziche aprirla?
Costo del biglietto 5 euro, acquistabile in loco prima dell'evento
La Casa dello Studente di Via Lazzazzera edificio da riqualificare e da intitolare al suo progettista Vincenzo Baldoni
"L'abbattimento dell'edificio progettato dall'architetto Vincenzo Baldoni per ospitare la casa dello studente dell'Unibas e successivamente utilizzato come sede dell'Università degli studi della Basilicata, è da scongiurare sia per il suo valore storico e architettonico sia per l'impatto ambientale e per i costi che quella operazione avrebbe".
È quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede, che aggiunge: "Quell'immobile è una delle eredità di un professionista che ha lasciato un segno importante nella città. La sua riqualificazione permetterebbe a quell'edificio di restare un simbolo e nel contempo di ospitare funzioni rilevanti come quella a cui era stata destinata di sede decentrata del centro sperimentale di cinematografia o in alternativa come presidio legato alle attività di alta formazione universitaria che Matera dovrebbe avere l'ambizione di ospitare. La necessità di dare giusta collocazione e dignità al Comando del Corpo di Polizia Locale non dovrebbe comportare la cancellazione di un'architettura significativa che si pone in continuità rispetto a quelle del Comune e del Tribunale che sorgono in Via Aldo Moro".
"La qualità professionali ed umane di Vincenzo Baldoni - sottolinea il vicepresidente del Circolo, architetto Paolo Emilio Stasi - sono state troppo a lungo dimenticate dalla città ed andrebbero riconosciute visto il contributo che Baldoni ha dato alla sua crescita culturale e sociale. L'edificio della Casa dello Studente di Via Lazzazzera potrebbe essere a lui intitolato per rendere indelebile il ricordo del suo legame con Matera che ha avuto il suo punto di massima espressione nel premio attribuito (1968) dall'Istituto nazionale di architettura (InArch) per il progetto dell'Istituto Agrario di contrada Rondinelle ma anche nel primo premio per la progettazione del Palazzo di città e del Tribunale. Altre tracce significative del suo lavoro sono i progetti della sede del Liceo Scientifico, dell'allestimento della Sala consiliare della Provincia e, sebbene rimasto inattuato, del completamento del Municipio di Matera".