Gabriella

Gabriella

Si è costituita nella città di Potenza alla presenza della SVIMAR, LA SCALETTA di Matera, ALTO CASERTANO di Riardo (CE), ANGILLA VECCHIA di Potenza, INSIEME PER AVELLINO E L'IRPINIA di Avellino, FICEI di Roma, ORIZZONTI di Termoli, CENTRO STUDI EDILIZIA REALE di Avellino la "Federazione delle Associazioni del Sud". 

In questi anni, queste associazioni, insieme a tantissime altre, hanno animato il dibattito pubblico nel Mezzogiorno d'Italia. Da Contursi, Potenza, passando per Avellino, poi Taranto, Pompei, Matera, Eboli ed infine Agnone, questi solo i più importanti dei luoghi, dove abbiamo condiviso momenti di confronto che hanno portato ad una scelta ben precisa, mettere a sistema i nostri territori, intercettando le infinite associazioni attive, che non si rassegnano a lottare per la crescita economica, sociale e culturale del nostro Sud. Mancano pochi giorni alla commemorazione degli 80 anni dalla liberazione dal nazi fascismo e dalla fine della seconda guerra mondiale e nessuno può negare che gli ordini globali sono in fase di grande evoluzione. Il mondo è in profonda trasformazione e, nonostante tutto, se sentiamo la necessità di costituirci in Federazione delle associazioni, è proprio per superare la "logica del campanile". 

Col nostro impegno non ci rassegniamo all'idea che il Sud, il Mezzogiorno d'Italia, possa essere estromesso dalla storia. Da mesi stiamo cercando di tenere alta l'attenzione, cercando di entrare nel merito del dibattito pubblico nazionale, facendo proposte concrete. La Federazione Civica del Sud è necessaria all'Italia intera, come all'area Mediterranea che guarda verso il continente africano. Di fatto, tutto questo, rappresenta una speranza per il Mezzogiorno, anche per tutti i nodi irrisolti della cosiddetta "questione Meridionale". Troppi giovani sono in fuga, per non parlare della denatalità, molte crisi aziendali sono aperte e alcune nemmeno affrontate, il lavoro è precario e i redditi sono bassi, infine le infrastrutture strategiche fanno fatica ad essere realizzate. Se cresce il Sud, crescono tutti ed è arrivato il tempo di farci sentire, pertanto è di fondamentale importanza, elaborare nei giorni a seguire un documento condiviso, coinvolgere le istituzioni comunali, i sindacati, i presidenti di Regione. Sollecitare un momento di ascolto per poi inviare richiesta di incontro al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Vogliamo far sentire la nostra voce, anche perché nelle agende politiche dei partiti nazionali, le esigenze del Sud sono inascoltate, diciamo poco considerate. Pensiamo che anche la corsa agli armamenti, rischia di frenare gli investimenti già previsti sia nei fondi del PNRR e sia nei Fondi di Coesione Sociale, su questo fronte dovremmo essere molto attenti e vigili. Infine riteniamo che siano di grande attualità politica, il riassetto istituzionale e le competenze amministrative, come prevede la nostra Costituzione. E' arrivato il tempo di parlare di macroregione del Mezzogiorno, o almeno di intese interregionali, le province devono ritornare ad avere una loro funzione politica, come previsto dalla Costituzione.

E' online sul portale www.quadernidelascaletta.it, e scaricabile in formato.pdf, il nuovo numero de I Quaderni, la rivista di arte, cultura e storia del Circolo La Scaletta, curato dallo storico dell'arte, Edoardo delle Donne.

Il tema conduttore attorno al quale si svilupperanno gli interventi delle prestigiose firme della pubblicazione sarà quello delle "favole".

Una favola è una breve narrazione in prosa o in versi di una vicenda i cui protagonisti sono di solito animali pensanti e parlanti (più raramente uomini o cose),che ha lo scopo di insegnare qualcosa attraverso l'esempio, e dunque di proporre una morale.
Di favole ne esistono infinite ma non tutte naturalmente a lieto fine, ed è proprio su questo tema che si sono cimentati gli autori de I Quaderni fornendone stimolanti interpretazioni.

"Il 2024 - spiega il presidente del Circolo La Scaletta Francesco Paolo Di Pede - ha chiuso una prima stagione di quattro anni di lavoro dedicata ai Quaderni, culminata a dicembre scorso con lo splendido volume in edizione cartacea (https://www.aracneeditrice.eu/it/rivista/quaderni-de-la-scaletta-.html) della rivista,
ad opera della casa editrice Aracne di Roma, che raccoglie i testi più interessanti e coinvolgenti. Una vera è propria favola con il classico lieto fine! E allora vogliamo inaugurare questa nuova stagione, che speriamo altrettanto ricca di soddisfazioni, proprio con un tema dedicato alle favole. Come sempre, accanto alle firme ormai storiche dei Quaderni si affiancheranno nuovi protagonisti: la storica dell'arte Silvia Urbini, la professoressa Maria Teresa Orsi, la giornalista e docente universitaria Antonella Giordano, l'artista Leonardo Avezzano ed altri che lascio scoprire a quanti avranno voglia di leggere la rivista".

"Questo 15° numero dei Quaderni, il primo del 2025 - sottolinea il curatore della rivista - Edoardo Delle Donne - è come sempre un piccolo scrigno che si apre regalandoci impressioni, suggestioni e preziose riflessioni sulla nostra contemporaneità (nelle sue diverse forme culturali e sociali) a firma di autori sempre più prestigiosi e autorevoli.

Il tema di questo numero sono le favole e noi tutti vogliamo dedicarlo a Margherita Mitarotonda, nel 1967 eletta presidente donna del Circolo (prima donna a ricoprire la carica), una delle più belle favole de La Scaletta".

Ai Monologhi del Giovedì

Quarta edizione 

Giovedì 20 marzo

"È ARRIVATO L'ARROTINO"
SCRITTO DA ANNA MARCHESINI
INTERPRETATO DA MONICA AMBROSECCHIA

 
La donna dalla comicità leggendaria ci racconta l'arrivo dell'arrotino
che infondendo ironia,
tra un sorriso ed una lacrima,
scatena l'inno alla gioia e alla libertà:
i doni più belli.
 
 

Ingresso 19.30 - Sipario 20.00

Sede Circolo La Scaletta

Costo del biglietto 5 euro, acquistabile in loco prima dell'evento

Lo spettacolo sarà replicato il 22 marzo alle 19.00 c/o la Sala del Capitolo di Montescaglioso (ingresso libero)

Ai Monologhi del Giovedì

Quarta edizione 

Giovedì 13 marzo

"... LAZZARO"
Scritto da Dario Fo
Interpretato da Emilio Andrisani
 
E' il più grande evento del tempo. in cui tutto può succedere.
Drammaticità intrecciata alla comicità delle situazioni e dei diversi personaggi.
L'attore dà vita a tutti questi spettatori curiosi
venuti ad assistere all'evento.
 
 

Ingresso 19.30 - Sipario 20.00

Sede Circolo La Scaletta

Costo del biglietto 5 euro, acquistabile in loco prima dell'evento

Lo spettacolo sarà replicato il 15 marzo alle 19.00 c/o la Sala del Capitolo di Montescaglioso (ingresso libero)

La reazione scomposta dell'ingegner Scarola ad una sollecitazione del Circolo relativa all'approvazione di una norma che obblighi gli uffici tecnici comunali alla istruttoria delle pratiche riguardanti l'applicazione del Piano Casa per evitare il rischio di un nuovo "sacco" urbanistico della città, dimostra che ancora una volta La Scaletta ha colto nel segno.

Avrei fatto volentieri a meno di replicare all'ingegnere, ex consigliere ed ex assessore comunale Scarola (cito i titoli solo per ricordare le pubbliche funzioni che ha svolto nelle vicende urbanistiche di questa città). In questo modo, però, con il mio silenzio potrebbe rimanere, nelle persone che hanno letto le sue affermazioni, la convinzione che alla fine lui abbia ragione. Le falsità non possono essere assolutamente tollerate.

Intanto, ricordo all'ingegnere che la sede in cui opera La Scaletta (Palazzo Bronzini), è stato acquistato, con una colletta, dai soci del Circolo sul finire degli anni '60 e donato, nel 1976, al Comune di Matera con la sola previsione dell'utilizzo del piano terra dell'edificio.

Sorvolo sul suo auspicio riguardo alla nomina delle cariche apicali delle associazioni da parte del consiglio comunale suggerendogli di consultare la Costituzione italiana.

L'ingegnere, poi, afferma che io sia "responsabile della soppressione dell'area a verde pubblico e dei parcheggi del Piano Piccinato '56 e '76 su via Mattei, dove ha progettato e diretto i lavori per la costruzione di circa 300 alloggi, cancellando un'area destinata a standard pubblico che l'amministrazione, al contrario, doveva espropriare e destinare a verde e parcheggi per i residenti".

In verità, quell'area è stata destinata a verde pubblico attrezzato dal 1975 al 2006. Dopo oltre vent'anni, anni novanta secolo scorso, i proprietari hanno chiesto al Comune di espropriare, ovvero di cambiare la destinazione all'area. C'è stato un ricorso al Tar che ha disposto che il Comune, in sede di revisione dei piani urbanistici, tenesse conto dell'istanza dei proprietari. Negli anni novanta proprio il Comune aveva concesso una variante, su una porzione di quel verde attrezzato, per la costruzione della chiesa della Santa Famiglia. Nel 2006, con l'approvazione della variante al PRG, l'area in questione diventava un ambito prevalentemente residenziale ad attuazione indiretta con indice di edificabilità, distanze, altezze e destinazioni. Era però un'area cosiddetta bianca. In pratica non si poteva attuare quanto previsto perché la variante al PRG approvata non era completa della perizia geologica (nonostante fosse documento imprescindibile) per cui nelle aree di nuova edificazione non si poteva costruire in assenza della perizia geologica generale.

I proprietari di fronte a quella nuova situazione veramente paradossale scelsero di alienare il terreno e la subentrante proprietà decise di presentare un piano integrato di edilizia residenziale pubblica proponendo una variante al PRG. Variante che ha comportato un iter approvativo sicuramente più rigoroso di quanto fosse stato quello per l'approvazione della variante al PRG e durato circa dieci anni. Per inciso, il piano integrato di contrada Granulari è stato approvato l'8 febbraio 2016 e l'ingegnere Scarola non soltanto era consigliere comunale ed ha votato a favore ma era addirittura il Presidente della Commissione  Governo del Territorio e come tale ha presentato al Consiglio le osservazioni e le controdeduzioni al piano integrato.

Ottantanove e non trecento (neanche il numero è veritiero) alloggi di diverso taglio e  destinati ai soci della cooperativa. Alloggi tutti autorizzati con permesso di costruire (potevano essere autorizzati con SCIA, ognuno sceglie come svolgere la propria professione). Alloggi venduti a prezzi fissati dalla Regione Basilicata  (ultimo particolare per chi vuole intendere). Tutto qui!

E' evidente che mi attendo delle pubbliche scuse dall'ingegner Scarola e comunque l'auspicio è che il dialogo fra i cittadini e le autorità prosegua nell'unico interesse per la Città e ben venga il confronto serio sul merito della questione.

Arch. Paolo Emilio Stasi

Vicepresidente Circolo La Scaletta

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