
Gabriella
Conferenza stampa Piccolo Festival delle Arti
Conferenza stampa di presentazione delle iniziative
Sala Mandela Comune di Matera
Mercoledì 5 luglio 2023
Ore 10.30
Le arti e la comunicazione e il loro rapporto con le nuove generazioni. E' questo il tema della terza edizione delPiccolo Festival delle Artichesi svolgerà dall'11 luglio al 1 agostoe che sarà ospitato in suggestivi estorici scenari a Matera, Tricarico e Gorgoglione.
Il cortile della Prefettura, il convento delle Monacelle a Matera, il Museo Palazzo Ducale di Tricarico e Piazza Zanardelli a Gorgoglione sono i luoghi che ospiteranno le iniziative del festival curato da Edoardo Delle Donne ed organizzato dalCircolo Culturale La Scaletta,in collaborazione con laPrefettura di Matera, ilComune di Tricarico,ilComune di Gorgoglione, l'AssociazioneMetaTeatro,laFondazione Le Monacelledi Matera, con il fondamentale sostegno della Joint Venture Tempa Rossa, costituita daTotalEnergies EP Italia,Mitsui E&P Italia BeShell ItaliaE&P,ed il patrocinio diRegione Basilicata, Provincia di MateraeComune di Matera.
I dettagli delle iniziative saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà mercoledì 5 luglio alle ore 10.30 nella sala Mandela del Comune di Matera a cuiparteciperanno il Presidente del Circolo La Scaletta,Paolo Emilio Stasi, Il curatore del Piccolo festival delle Arti,Edoardo Delle Donne, iSindaci di Tricarico e Gorgoglione, Paolo ParadisoeCarmine Nigro, la responsabile comunicazione diTotalEnergies EP Italia,Paola Ferretti. Saranno inoltre presenti i rappresentanti dell'Associazione MetaTeatro e della Fondazione Le Monacelle.
Daranno il loro saluto il Presidente della Provincia di Matera,Piero Marrese, il Sindaco di Matera,Domenico Bennardi.
Elementi per un Piano Sanitario Regionale. Audizione Circolo «La Scaletta» di Matera 2023
“Raccontare Matera. Storia della città nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda”
“Raccontare Matera. Storia della città nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda” è il titolo della mostra che sarà curata dallo storico dell’arte Edoardo Delle Donne e che il Circolo culturale La Scaletta organizza a partire dal prossimo 18 marzo nel complesso rupestre di Madonna delle Virtù. Venti pannelli dipinti su ceramica composti da un mosaico di formelle di numero e dimensioni differenti e una serie di piatti maiolicati di diversa natura saranno disposti, all’interno del luogo in un percorso suggestivo alla scoperta della millenaria esistenza di una città che nasce dalla pietra e che si caratterizza per essere una straordinaria interpretazione urbana della natura. “Leggendola, sognandola, ascoltandola – spiega Delle Donne – (attraverso un percorso atto a rievocare l’antico) e infine dipingendola, il ceramista e decoratore materano Giuseppe Mitarotonda si confronta con la storia infinita della città di Matera. Dai primi insediamenti nella Murgia Timone, alla costruzione della cattedrale cittadina, dal periodo aragonese alle storie preunitarie, e ancora le affascinanti leggende legate al miracolo di S. Eustachio o alle origini della Festa della Madonna della Bruna, protettrice della città, sono solo alcune delle tappe di un viaggio nel tempo e nella storia che restituiscono la grandezza passata e presente di una città capace come poche di sostenere l’immane sfida con l’eternità. Un incredibile e affascinate percorso artistico che attraverso ritmi, luci e colori, evoca le stagioni antiche e un passato che reca nel fondo la verità più umana ed intima di Matera. Raccontare la storia affinché diventi memoria e la memoria corra infine alle più fantastiche imprese.”
“Il Circolo La Scaletta – sottolinea il presidente Paolo Emilio Stasi – ha voluto arricchire gli spazi del complesso rupestre di Madonna delle Virtù con una mostra di opere che raccontano Matera in una maniera del tutto originale come solo Giuseppe Mitarotonda è in grado di fare. Un omaggio alla città ma anche un modo per consentire ai visitatori di confrontarsi con le peculiarità di una forma d’arte che ha nel Maestro Mitarotonda uno degli esponenti più talentuosi. La mostra sarà visitabile a partire dal 18 marzo e fino al 21 maggio 2023. La bellezza dei luoghi e la straordinarietà delle opere di un artista materano tra i più apprezzati, costituiranno un binomio di grande impatto che contribuirà ad arricchire l’offerta culturale della città”
Dalla Lucania Film Commission alla Lucana Film and Game, il Circolo La Scaletta chiede chiarezza
Il Presidente Paolo Emilio Stasi: nuovo organismo o ampliamento delle funzioni dell'ente? Serve un piano di rilancio. E la sede torni a Matera
Da notizie di stampa si apprende che, recentemente, nella Quarta Commissione (Politica Sociale) della Regione Basilicata sono state presentate tre proposte di legge una delle quali riguarda la istituzione della Fondazione Lucana Film and Game.
In primo luogo sarebbe oltremodo gradito comprendere se siamo di fronte ad un nuovo ed autonomo organismo ovvero di una estensione delle competenze e funzioni della originaria Lucana Film Commission.
Si afferma tanto, in quanto si rilevano delle incongruenze, sulla scorta di quanto riportato sulla stampa.
Ad una prima lettura sembrerebbe che la proposta di legge proponga la modifica dell'art 64 della legge n°42 del 30.12.2009 che istituiva la Lucana Film Commission che diventerebbe, una volta approvato il disegno di legge, Lucana Film and Game Commission.
Se è così, pur con le dovute riserve che si espliciteranno di seguito, siamo di fronte ad un ampliamento delle competenze e funzioni dell'originario organismo ma c'è un passaggio nella relazione che accompagna la proposta di legge e che è riportata, virgolettata, nell'articolo che induce a pensare ad altro: ....è più che opportuno dotare la nostra regione di una struttura, la Game Commission da affiancare, estendendone le funzioni.
Delle due l'una: è un organismo con gestione e decisione autonome ovvero è un nuovo "ufficio" della originaria Lucana Film Commission?
Le riserve, come si diceva, sono tante per la situazione di stallo che vive, ormai da un bel po di anni, la Film Commission per cui già si fa fatica a comprendere l'estensione di ulteriori funzioni figurarsi poi se va a costituirsi una ulteriore "postazione" che andrà sicuramente in competizione con la sezione Cinema per dividersi le poche risorse da sempre a disposizione della Lucana Film Commission.
Si ritiene che umilmente bisognerebbe ripiegarsi e comprendere, in primo luogo, se la Film Commission ha ancora ragione di esistere e se la risposta è, convintamente, positiva predisporre un serio e credibile progetto di rilancio definendo ruoli, funzioni, obiettivi e soprattutto le risorse necessarie. Altre e ulteriori funzioni, si ritiene, andrebbero ragionevolmente rimandate.
Si coglie l'occasione, nell'auspicio che la Lucana Film Commission sia ancora considerato un organismo importante per la crescita e lo sviluppo della cultura cinematografica in questa Regione, per ricordare quanto già evidenziato in altre occasioni e cioè che la sede "naturale" (per intendere anche legale ed operativa) della Fondazione Lucana Film Commission è Matera. Ciò non è mero desiderio di una comunità bensì una decisione sancita in una legge della Regione Basilicata.
E' evidente che da molto tempo, della Lucana Film Commission, non vi è nessuna traccia nella città di Matera. Precisamente due anni fa, nel silenzio più assoluto, il consiglio generale della Fondazione Lucana Film Commission ha votato una modifica al proprio statuto. Modifica che sancisce il dato che la sede operativa non è solo a Matera ma anche a Potenza. Si ritiene che non occorra alcun commento.
LE RADICI DI UN’IDENTITÀ MULTIFORME. IL PAESAGGIO ARCHEOLOGICO TRA ANTICHITÀ E MEDIOEVO
Venerdì 10 febbraio presso Open Space Sala Conferenze, Palazzo dell’Annunziata, Matera dalle ore 18:00 si terrà la presentazione del libro “LE RADICI DI UN’IDENTITÀ MULTIFORME. IL PAESAGGIO ARCHEOLOGICO TRA ANTICHITÀ E MEDIOEVO”. Un lavoro corale rivolto alla riscoperta dei territori di Guardia Perticara e Corleto Perticara dalla preistoria al medioevo, presentato nell’ambito della Giornata di Studi svoltasi l’8 novembre 2022 a Guardia Perticara.
L’identità multiforme attraverso il quale si esplica e si anima il paesaggio storico è la tematica oggetto del libro; un modo per scoprire ed approfondire i principali momenti di trasformazione vissuti da una porzione della Basilicata interna.
Il libro vuole essere un invito alla scoperta di questi territori, solcati da fiumi, lavorati dalle acque, caratterizzati da un paesaggio mai monotono, luoghi d’elezione dell’uomo fin dal VI millennio a.C.
Un lungo filo cronologico lega gli attuali comuni di Guardia Perticara e di Corleto Perticara ai primi insediamenti umani che scelsero proprio le stesse alture, non lontano da acque sorgive, da fitti boschi e da pianure fertili, per impiantare piccoli villaggi di capanne.
In questi luoghi trovarono sostentamento e benessere gli Enotri, dal fondatore Enotro, il cui figlio Italo diede poi il nome ad una più vasta regione, l’Italìa.
Le genti denominate dalla tradizione letteraria greco-latina con questo appellativo erano dislocate in un’areale compreso tra Poseidonia sul Tirreno e Metaponto sullo Jonio, la cui provenienza originaria era però ubicata nel Peloponneso. Tra i ritrovamenti archeologici avvenuti nel comprensorio, di grande rilievo è certamente la scoperta della necropoli enotria di Guardia Perticara, caso esemplare, che si inserisce nel sistema di abitati italici dell’età del ferro dislocati tra Agri e Basento. La ricca documentazione archeologica da Corleto Perticara, Guardia Perticara ad Aliano ha consentito di delineare lo sviluppo di queste comunità tra IX e V secolo a.C. e fino al loro processo di ellenizzazione.
Il racconto di questo territorio verrà scandito dalla lettura di alcuni brani e fonti antiche estrapolate dal testo, a cura di Monica Ambrosecchia ed Emilia Fortunato; un suggestivo ed emozionante viaggio attraverso uno dei più importanti patrimoni storici ed archeologici della regione.
La seconda parte del testo è dedicata al Medioevo. Torri e mura di fortificazione si sostituiscono alle capanne più antiche e divengono la sede di importanti centri d’altura, alcuni ancora abitati.
Un articolato sistema viario, che metteva in collegamento le differenti realtà demiche disseminate nella valle del Sauro, ha garantito la sussistenza degli insediamenti e la capacità di immettere nel circuito commerciale regionale ed extraregionale beni e merci prodotti in loco, e allo stesso tempo ha reso partecipe questo territorio solo apparentemente isolato, dei principali eventi storici che hanno interessato il meridionale d’Italia: la guerra greco-gotica, la conquista longobarda, il fenomeno del monachesimo italo-greco, la conquista bizantina, la gestione feudale di età normanno sveva e le confische in seguito alla vittoria angioina.