Gabriella

Gabriella

Settimana Santa, Settimana di Passione, di Riflessione in quel ”venerdì” di magro, che un tempo era vissuto dai credenti tra silenzi, digiuno e il percuotere il petto e l’anima di un ”mea culpa” purificatore in vista della Resurrezione del Signore. Tempi da via Crucis (peccato non riproporre le Croci lignee a Murgia Timone, come monito agli indolenti e ai mediocri che vivono nella costellazione della mediocrità) anche per gli attori di MetaTeatro Aps e dei soci del circolo culturale la Scaletta, che dal 25 al 29 marzo propongo il lavoro ” Occhi di Madre”. Un percorso teatrale…di fatto sulle ”pie donne” del Golgota, che sostengono e comprendono le sofferenze del Cristo e di tanti Poveri Cristi. E,oggi, a ben vedere questa ultima condizione è oggetto di valutazioni statistiche e di indagini socio eco e psicologiche sul ”Perchè?” e ” Per Come?” la faccia sociale degli ultimi abbia inglobato anche il ceto medio. Un dato che cozza con i voli pindarici di quanti da Roma, soprattutto, in giù, dai centri del potere all’ultimo podere (quello dei Poveri Cristi) si baloccano per quello 0,001 periodico di punto di P.I.L che ha perso anche il lordo. Ironia a parte ”Occhi di Madre” è da vedere, in un luogo identitario, gli ipogei di San Giorgio. Il santo difensore anche dei Poveri Cristi…

 

Una nuova produzione di MetaTeatro APS e del Circolo Culturale La Scaletta, in collaborazione degli Ipogei San Giorgio, nell’ambito del progetto PERCORSI TEATRALI, debutterà lunedì 25 marzo presso gli Ipogei San Giorgio, in via Sette Dolori a Matera.
“Occhi di madre”, scritto e diretto da Emilio Andrisani, riflette, come nel gioco dello specchio, i sentimenti di frustrazione, povertà, disperazione, violenza, umiliazione e negazione del genere umano fra le classi disagiate. Ambientato in un luogo dal forte richiamo storico, è caratterizzato da trame che puntano a determinare i cambiamenti nei sentimenti e nelle condizioni di vita: speranza, riscatto, desiderio di lasciarsi il negativo alle spalle e di cominciare una nuova vita.
Il personaggio-attore-persona rappresenta la vita degli indigenti, impoveriti dal luccichio dell’era moderna. Nello sviluppo delle scene è sempre enfatizzata l’immobilità e la ripetitività del quotidiano e gli schemi sono costruiti soprattutto su scene di gente prive di consapevolezza della disumanizzazione che realmente accade nel sistema sociale. I personaggi-attori-persone occupano ruoli di grande importanza che non è di sola partecipazione, perché essi riflettono tutto ciò che la moltitudine attua, quando diventa opinione pubblica, nei confronti di “Ecce Homo (ecco l’uomo)”, di “Ecce Viri (ecco gli uomini)”.
Alle donne (Pie), è assegnato il compito di evidenziare tutte le sofferenze del povero Cristo e dei poveri cristi per ricondurli nella realtà del presente, portando alla luce storie, temi e personaggi di un mondo su cui bisogna agire, caratterizzando, fin da subito, il necessario bisogno di impegno sociale.
Le parole della Madre, non sono un racconto, ne una storia, ma è un urlo disperato di richiamo all’Universo Umano, ella rifiuta gli incanti e le frasi rituali, ma ricerca le cause che sono dentro ognuno di noi. Il pianto della madre, non è un pianto programmato, non può essere un pianto precostituito, il pianto di una Madre nasce da sé, il pianto di una madre non ama il superfluo e lo spettacolare, ma va al contenuto. Non si ferma all’apparenza, ma ricerca nei capillari filamenti dell’anima. Una madre concreta, che si rivolge al genere umano, per salvare il proprio figlio, è in breve, una madre che pone e si pone dei quesiti, delle preoccupazioni. “Occhi di Madre” è un crocevia (via delle croci) che vuole far riflettere, sui temi del proprio povero Cristo, traslando, gli stessi temi, su tutti i poveri cristi dell’universo.

Ancora una volta ha prevalso la logica della polverizzazione delle risorse piuttosto che quella della loro finalizzazione alla realizzazione di due o tre opere prioritarie in grado di favorire lo sviluppo della Regione.

Il Circolo culturale La Scaletta ha sempre pensato che i Fondi di Sviluppo e Coesione potessero essere l'occasione giusta per avviare la costruzione del collegamento mediano Murgia-Pollino nei tratti in cui esiste già lo studio di fattibilità tecnico-economico. Dobbiamo invece prendere atto con delusione che l'adeguamento della Strada Statale 7 Matera-Basentana resta senza finanziamenti anche  a dispetto di una mozione di indirizzo votata all'unanimità dal Consiglio regionale che impegnava la Giunta a dare priorità agli interventi  per la realizzazione dell'infrastruttura. Opera in grado di assicurare non solo la sicurezza stradale ma anche di arginare il problema drammatico delle aree interne della Regione.

Si è consapevoli delle tantissime emergenze che si devono affrontare per dare risposte alle esigenze del territorio lucano ma la logica di accontentare tutti senza risolvere realmente i problemi di nessuno non può più continuare ad essere la soluzione.

Per questo motivo nei prossimi giorni chiederemo di incontrare i candidati alla presidenza della Regione per avere un confronto sulle priorità del loro eventuale futuro governo e per discutere di quelle che sono i loro intendimenti in materia di Sanità, Infrastrutture e Lavoro e soprattutto sul destino di questa Regione che registra fenomeni di spopolamento e di emigrazione giovanile devastanti.

E' nostra intenzione ribadire, anche,  la necessità di un'attenzione maggiore al territorio della città di Matera e della sua provincia partendo dai piccoli segnali. A questo proposito facciamo notare a quanti hanno salutato entusiasticamente l'istituzione di una  sede, praticamente distaccata ed in prova per un solo anno, della Lucana Film Commission nei locali della Casa delle Tecnologie Emergenti che la LFC dovrebbe essere insediata ed operare a Matera per Statuto, fin dalla sua fondazione,  e che invece continua a lavorare e ad impiegare personale in altri luoghi.

Crediamo, ultimata la complessa fase della definizione degli schieramenti e delle candidature, che sia necessario finalmente affrontare i temi veri della campagna elettorale per dare agli elettori le informazioni necessarie per consentire loro di effettuare una scelta basandosi sui programmi e sugli impegni (su cui La Scaletta ha intenzione di avere una costante attenzione) che si intendono prendere per il governo della Basilicata.

 

Arch. Paolo Emilio Stasi

Presidente Circolo La Scaletta

"LEONARDO SINISGALLI E IL DEMONE DELLA COMUNICAZIONE"

Inaugurazione sabato 23 marzo ore 10.30 c/o "La Scaletta"

Via Sette dolori, 10

Matera

La mostra dal titolo "Leonardo Sinisgalli e il demone della comunicazione" è organizzata in
collaborazione con la Fondazione Leonardo Sinisgalli e a cura di Edoardo Delle Donne.
Tema dell’esposizione sarà la comunicazione come forma d'arte nel genio poliedrico di Leonardo
Sinisgalli. All'interno una piccola finestra dedicata al rapporto tra il poeta-ingegnere e la città di Matera.
La mostra si inaugurerà c/o la sede del Circolo La Scaletta il 23 marzo 2024 ore 10.30 e sarà
possibile visitarla fino al 13 aprile (dal lunedi al sabato dalle ore 10.00 alle ore 13.00; martedi e giovedì dalle ore 16.30 alle ore 19.30).

La sede del Circolo con l’esposizione della mostra inoltre saràuno dei luoghi deputati alle visite nelle giornate FAI di questa primavera.

Ai Monologhi del Giovedì

"Scena Nuda"

Scritto e interpretato da Emilio Andrisani

Ultimo appuntamento con la rassegna "Ai monologhi del giovedì" giunto alla sua terza edizione ed organizzato dal Circolo culturale La Scaletta e dall'Associazione MetaTeatro.

Il 21 marzo con inizio alle ore 19.30 (sipario ore 20) nella sede del Circolo La Scaletta in Via Sette Dolori, nei Sassi di Matera, andrà in scena l'opera scritta ed interpretata da Emilio Andrisani dal titolo "Scena Nuda".

Nel monologo si assiste al buffo e triste stato d'animo del protagonista, interprete teatrale da lungo tempo e giunto, ormai, al suo ultimo spettacolo. Egli ha bisogno di trovare una strada, che dia senso al suo ultimo monologo. Desidera dare un peso, ad ogni parola e si lancia in un assolo variegato tra parole, gestualità, interpretazioni, e suoni, connesse tra loro da profonde riflessioni.

 

"Questa rassegna - sottolinea il Direttore artistico di 'Ai monologhi' Emilio Andrisani - è stata ideata insieme da coloro che reputano l'espressione teatrale una poderosa riproposizione dell'essenza della vita e definiscono questa rassegna un'occasione di richiamo reale di teatro a Matera. Un'iniziativa avvolta nell'ammaliante sfondo dei Sassi che dà, ai monologhi, una distintiva tiepida intimità e dona agli interpreti una evidente passione, dai più giovani ai pur giovanissimi di spirito ultra novantenni. Tutto questo, porta vigore e audacia per rendere ancora più attraente la prossima edizione. Lo dobbiamo a tutti coloro che, in tanti modi, ci hanno seguito e che, ogni anno e ad ogni edizione, tornano, perché quei monologhi, quelle rappresentazioni di vita, quei luoghi, li custodiscono nell'animo".

 

"La rassegna 'ai monologhi' - evidenzia il presidente del circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - ha rappresentato un momento di rinascita per il teatro materano. L'idea di dar vita all'associazione MetaTeatro portando a sintesi le esperienze di alcune delle più rappresentative compagnie della città e di utilizzare per la rassegna uno spazio non dedicato allo svolgimento di spettacoli di arti performative per dimostrare che si può fare teatro ovunque, è stata vincente. Ringrazio Emilio Andrisani per aver ideato e proposto 'ai monologhi' e MetaTeatro per aver promosso l'iniziativa insieme al Circolo La Scaletta. Quest'anno siamo riusciti inoltre a portare tre repliche dei monologhi a La Martella, Agna ed a Matera 2000, coinvolgendo borghi e rioni della città e ottenendo una risposta entusiasta da parte dei cittadini. E' una cosa che ci riempie di soddisfazione e di orgoglio e che ci spinge a far ancora meglio per la prossima edizione dell'iniziativa".

Per la rassegna "...ai monologhi del giovedì", vi aspettia "Chi è di scena! Tra luci e ombre”interpretato e scritto da Carla Latorre giovedì 14 marzo c/o la sede del Circolo la Scaletta, ore 19.30.
?Il teatro raccontato da una donna, sola, attraverso giochi di parole, fraintendimenti e ribaltamenti. Il sipario separa la realtà dall’illusione teatrale. Ma dove finisce una e comincia l’altra?
Ingresso 5 euro con posti fino ad esaurimento(non è possibile effettuare prenotazioni).
Per maggiori informazioni contattateci
? +39 0835 336726
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