COMUNICATO STAMPA 
INAUGURAZIONE MOSTRA
Storia di una città. 
Matera nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda

A cura di Edoardo Delle Donne



Mercoledì 8 settembre, ore 18, presso il cortile della Prefettura di Matera (Via XX Settembre, 2)
sarà inaugurata la mostra, organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta in collaborazione con la Prefettura di Matera e con il Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo dell’Università della Basilicata, Storia di una città. Matera nelle maioliche di Giuseppe Mitarotonda
a cura di Edoardo Delle Donne.
La mostra sarà visitabile dal lunedi al venerdi dalle 10 alle 13, e dalle 17 alle 20. La domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19.30

Il filo conduttore della mostra è il tema del ricordo tramite l’arte, che ignora la dimensione temporale poiché in essa tutto è universale e include tutti i tempi.
Ogni pannello (circa 20 opere in totale) del ceramista materano Giuseppe Mitarotonda, composto da formelle di vario numero e dimensione,
in ceramica maiolicata, evoca ritmi, luci, colori, stagioni antiche e un passato che reca nel fondo la verità più umana ed intima della storia di Matera.
La pittura è liquida, limpida, svelta, e per tale ragione, forma e spazio diventano puro colore, quel colore che è un mezzo capace di esercitare un influsso diretto sull’anima.Il fine è quello di rievocare l’antico, benché perduto, affinchè diventi storia. Raccontare una storia affinchè diventi memoria e la memoria corra alle più fantastiche imprese.
Dai primi insediamenti nella Murgia Timone, alla costruzione della cattedrale cittadina, dal periodo aragonese alle storie preunitarie, e ancora le affascinanti leggende legate al miracolo di S. Eustachio o alle origini della Festa della Madonna della Bruna, protettrice della città, sono solo alcune delle tappe di un viaggio nel tempo e nella storia che restituiscono la grandezza passata e presente di una città capace come poche di sostenere l’immane sfida con l’eternità.

Come in un incontro tra due piani narrativi diversi per spazio e tempo, ma uniti dalla medesima idea di riconoscersi nella propria storia, durante il periodo espositivo, per quattro serate, professori dell'Università della Basilicata, del Dipartimento delle culture europee e del Mediterraneo, si confronteranno sul passato (e dunque il suo lascito per il futuro) della città di Matera e le sue più interessanti vicende, partendo proprio da alcuni dei temi proposti nelle opere di Giuseppe Mitarotonda.

Il ciclo di incontri, dal titolo Il mito e la storia. Dialoghi intorno alla Città di Matera, a cura del Prof. Aldo Corcella e con la partecipazione di Giuseppe Mitarotonda, si articolerà nelle seguenti serate:
-    10 settembre, ore 18.30, Le immagini di Matera tra archeologia e iconografia, Prof.ssa Francesca Sogliani;
-    17 settembre, ore 18.30, Il concetto di Antropocene tra consapevolezza e criticità, Prof. Marcello Schiattarella;
-    24 settembre, ore 18, La ceramica e lo spazio dell’architettura, Prof. Antonio Conte;
-    30 settembre, ore 18, La costruzione della Cattedrale di Matera, Prof. Antonello Pagliuca.

Per i quattro incontri l’ingresso è su prenotazione per il rispetto delle normative anti-Covid, all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., o al num. 0835 336726.


Giuseppe Mitarotonda.
Nasce a Matera il 7 aprile 1939. Dopo una breve esperienza nel campo del design industriale frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera. Rientrato a Matera, apre un suo laboratorio nel quale sperimenta varie tecniche operative privilegiando il percorso della ceramica come naturale necessità di una particolare espressione artistica. Negli anni Mitarotonda, giunge ad una concezione dell’arte quale unione di due elementi sostanziali: lo sguardo, come motore primo, come visione scatenante e l’immaginazione, elemento intimamente formale. Alla formazione di tale pensiero contribuiscono gli incontri e le collaborazioni con grandi artisti, che giunti a Matera, frequentano come naturale luogo di incontro il suo laboratorio, da Pietro Consagra a Francesco Alvarez, da Mino Maccari a Dadamaino (Edoarda Emilia Maino), fino a Kengiro Azuma e H. B. Assadour. Ma più intensa tra tutte sarà la collaborazione ed il rapporto di vera amicizia, con il pittore José Ortega, durante il soggiorno dell’artista spagnolo nella città dei Sassi. Così nasce in Mitarotonda, un senso più profondo per il colore inteso come principio visivo, trasceso nel concetto che il cielo è metafora dell’azzurro e non viceversa.

Il Circolo Culturale La Scaletta in collaborazione con la Prefettura di Matera presenta la 2^ edizione delle serate ‹‹…E quindi uscimmo a riveder le stelle››, dialoghi intorno a Dante e all’arte del ritratto, a cura di Edoardo Delle Donne.

L’iniziativa, che si svolgerà nel cortile della Prefettura di Matera in Via XX Settembre 2 a Matera si articolerà in tre serate: 27 luglio, 3 e 10 agosto alle ore 20.

Nell’anno in cui ricorrono i 700 anni dalla morte del sommo poeta, padre della letteratura e della lingua italiana, il Circolo Culturale La Scaletta ha scelto di rendere un doveroso omaggio a Dante.
Di seguito il programma delle serate.

27 luglio ‒ Il ritratto di Dante da Giotto a Dalì
Racconto della vita e delle opere di Dante Alighieri, attraverso i capolavori dei grandi artisti che nel corso dei secoli lo hanno ritratto.
Ospiti: Prof.ssa Luana Tritto, Società Dante Alighieri – Comitato di Matera
Adattamento coreografico: Palma Domenichiello “A.S.D. La Fenice”
Interpreti: Annalisa Laterza, Marta Marchetti

3 agosto – L’arte del ritratto. Parte I: Dal Rinascimento all’Ottocento
‹‹Lo specchio, sopra ogni cosa… Lo specchio è il nostro maestro››, Leonardo da Vinci. Niente come un autoritratto ci permettere di cogliere l’essenza di un’artista, il suo io più profondo, l’immagine che ha di sé e lo stile che lo contraddistingue. Breve storia di uno dei generi più importanti dell’arte.
Voce Narrante: Cosimo Frascella
Musiche: Anna Maria Losignore (violino), Marianna Di Ruvo (sassofono)
Associazione: “Mate’ & Solisti Lucani”

10 agosto ‒ L’arte del ritratto. Parte II: Dal Ritratto di Dorian Gray al contemporaneo
Voce Narrante: Cosimo Frascella
Musiche: Anna Maria Losignore (violino), Marianna Di Ruvo (sassofono)
Associazione: “Mate’ & Solisti Lucani”

Ingresso libero su prenotazione (entro e non oltre le ore 12 della mattina dei giorni 27 luglio, 3 e 10 agosto) per il rispetto delle normative anti-Covid, all’email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Sarà possibile donare una libera offerta da devolvere in beneficienza alla Mensa dei bisognosi “Don G. Mele”.

Giovedì, 01 Luglio 2021 11:08

Conferenza Stampa "Democrazia e Futuro"

 

foto Sem Democrazia e Futuro 2

CONFERENZA STAMPA

SEMINARI DEMOCRAZIA E FUTURO

Progetto promosso dal Circolo Culturale La Scaletta

 

Lunedì 5 luglio 2021, alle ore 10.30, presso il Palazzo Ducale Malvinni-Malvezzi, il Presidente del Circolo Culturale La Scaletta di Matera Paolo Emilio Stasi ed i soci responsabili del progetto Brunella Carriero e Nicola Savino illustreranno l’iniziativa Democrazia e Futuro. Gli incontri, programmati per il biennio 2021-2022, con la direzione scientifica del professore Luciano Fasano, vogliono proporre un dialogo attraverso generazioni diverse, oltre che la formazione di buoni cittadini, manager pubblici e privati, capaci di sostenere le politiche pubbliche che verranno attivate dal PNRR.

Il corso prevede il coinvolgimento di importanti esponenti nazionali e locali del mondo della cultura, della politica, dell’economia e della comunicazione, tra i quali Nicolò Addario, Massimo Cacciari, Silvia Costa, Veronica De Romanis, Sergio Fabbrini, Ernesto Galli della Loggia, Angelo Panebianco, Gianfranco Pasquino, Francesco Rutelli e Gianfranco Viesti.

La Scaletta ha deciso di rivolgere il proprio impegno civile per i prossimi due anni a tutti coloro che, per professione o per impegno, riconoscono alla politica un ruolo essenziale nel dare forma e regia alla nostra società. L’iniziativa è rivolta alle persone che sono da poco entrate a far parte (o intendono farlo) delle organizzazioni e delle istituzioni che a vario titolo sono impegnate nei progetti di rilancio sostenuti dall’Unione Europea. Un’attenzione specifica è rivolta agli studenti che si stanno avvicinando alla politica in modo consapevole e attivo.

Le stelle polari dell’intero percorso formativo saranno tre. In primo luogo, gli scenari che, sul piano nazionale e internazionale, si imporrano negli anni a venire, una volta che l’emergenza pandemica sarà superata; in secondo luogo, il consolidamento del processo di integrazione nell’Unione Europea, come orizzonte privilegiato per la collocazione del nostro Paese nello scenario globale. Infine, l’avvio di una nuova stagione per il Mezzogiorno, per Matera e la Basilicata in particolare, a partire da un’adeguata ed efficace messa a frutto delle risorse che saranno disponibili grazie al Recovery Plan, fra i cui assi strategici fondamentali vi è proprio il riequilibrio territoriale e la neutralizzazione del divario fra Nord e Sud del Paese.

Il primo appuntamento, che si terrà nei giorni 9-10 luglio 2021, con la presenza del prof. Gianfranco Pasquino (Professore Emerito di Scienza politica e Politica comparata dell’Università degli Studi di Bologna e della John Hopkins University) darà il via alla prima parte di incontri che si concluderà nel mese di dicembre 2021. La seconda parte, invece, si svolgerà interamente nel 2022.

 

LUCIANO FASANO

Professore associato di Scienza politica presso l’Università degli studi di Milano. Si occupa di rappresentanza politica e degli interessi, partiti e sistemi di partito, elezioni primarie, Pubblica amministrazione e teoria sociale. È autore di diversi contributi sul metodo delle scienze sociali, sulle elezioni primarie in Italia, sulla trasformazione dei partiti politici italiani e sulla disintermediazione. Fa parte del Comitato scientifico di OpenLab, piattaforma sull’Innovazione politica della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli. Il suo libro più recente è Il sistema politico italiano. Origine, evoluzione e struttura (Laterza, 2019), con Nicolò Addario.

 

GIANFRANCO PASQUINO

Allievo di Norberto Bobbio e Giovanni Sartori, è Professore Emerito di Scienza politica nell’Università di Bologna e Senior Adjunct Professor di European and Eurasian Studies presso la Johns Hopkins University SAIS Europe. È stato Senatore della Repubblica dal 1983 al 1992 e dal 1994 al 1996 per la Sinistra Indipendente e per i Progressisti. È socio dell’Accademia Nazionale dei Lincei e fa parte del Consiglio scientifico dell’Enciclopedia Italiana. Ha ricevuto diverse lauree ad honorem, dall’Università di Buenos Aires, dall’Università de La Plata, dall’Università Cattolica di Cordoba e dall’Universidad Autonoma dello Stato di Hidalgo (Messico). Il suo libro più recente è Libertà inutile. Profilo ideologico dell’Italia repubblicana (UTET, 2020).

Contatti:

Annalisa Persia

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

3294356539

Circolo La Scaletta, Via Sette Dolori, 10. Matera

Dal 14 giugno al 4 luglio 2021

Lun/Ven  10.00/13.00 - 17.00/19.30

Sabato e Domenica su prenotazione

INGRESSO LIBERO

 

Inaugurata la mostra “Storyboarding story, disegnare il cinema” del regista materano Giuseppe Stasi al Circolo culturale La Scaletta di Matera: report e foto (Sassi Live.it)

Inaugurata nel pomeriggio al Circolo culturale “La Scaletta” di Matera la mostra “Storyboarding story, disegnare il cinema” del regista materano Giuseppe Stasi, a cura di Edoardo Delle Donne.

La personale rappresenta un viaggio nella previsualizzazione cinematografica, alla scoperta di come vengono realizzate su carta le idee del regista. Dopo i saluti del Presidente del Circolo Paolo Emilio Stasi, sono intervenuti il curatore della mostra, il regista ed il Presidente della Lucana Film Commission, Roberto Stabile. In sala tra gli altri anche il sindaco di Matera, Domenico Bennardi e l’ex sindaco Raffaello De Ruggieri, tra i fondatori del Circolo culturale La Scaletta.
La mostra si potrà visitare fino al 4 luglio con i seguenti orari: lun/ven 10/13 – 17/19.30, sabato e domenica su prenotazione.

Attraverso una raccolta di circa quaranta disegni ad inchiostro di china (tra cui anche i bozzetti per costumi di scena o figurini) realizzati con il talento di un vero e proprio artista figurativo, dal giovane regista e sceneggiatore materano Giuseppe Stasi per i suoi film, la mostra ripercorre quella fase creativa e realizzativa, dal bozzetto allo sviluppo della sequenza cinematografica, immaginando di gestire una piccola troupe di carta. Lo storyboard è la versione disegnata delle scene che poi andranno a comporre un’opera audiovisiva. Questi disegni illustrano, inquadratura dopo inquadratura, quello che verrà poi girato sul set. Per tale motivo esso appare come un vero e proprio sentiero di regia, sul quale vengono già resi noti i movimenti della macchina da presa, la cui direzione è sovente indicata attraverso frecce disegnate.
L’esposizione consente dunque di comprendere il processo di realizzazione del set-up di una sequenza cinematografica e di conoscere anche nel dettaglio quello che avviene prima e durante le riprese.
Un percorso a ritroso nell’immagine cinematografica che lascia intuire quanto lungo e complesso sia il lavoro dietro la creazione di ogni pellicola e che mette in mostra la forza espressiva di un disegnatore d’eccellenza.
Nella mostra è possibile ammirare tra le altre, le sequenze di storyboard disegnate da Stasi, per i film Metti la nonna in Freezer e Bentornato Presidente. Durante tutta la durata della mostra, saranno proiettate le sequenze (realizzate da Giancarlo Fontana) di alcune scene dei film che fanno riferimento agli storyboards in esposizione.

 

 

 

Lunedì, 24 Maggio 2021 10:47

COLLEGAMENTO MEDIANO MURGIA-POLLINO

Martedì, 06 Aprile 2021 10:28

SANITA' si....VA' CERCANDO

SANITA’ si……..VA’ CERCANDO

Negli ultimi giorni sono apparsi numerosi articoli ed appelli, sia sulla stampa che sui social, con i quali si denunciano, con preoccupazione, azioni mirate alla riorganizzazione della assistenza sanitaria cui dovrebbe andare incontro l’Azienda Sanitaria Locale di Matera ed il suo presidio ospedaliero Madonna delle Grazie.

Si tenta di portare all’attenzione dei cittadini come l’ospedale di Matera venga sottoposto ad un continuo ridimensionamento delle sue potenzialità operative, con lo smantellamento di unità operative complesse, e delle rispettive dirigenze apicali, al fine di accorpare il tutto nell’ospedale San Carlo di Potenza.

Questi processi così detti di “razionalizzazione” delle risorse investite in sanità hanno un solo fine non dichiarato, ma subliminale, che è quello volto a concentrare in un’unica Azienda il governo della Sanità Regionale.

Anche la recente nomina di un Commissario per l’ASM è stata letta in funzione a tale disegno!

Tutto ciò viene messo in atto in un contesto drammatico per la sanità e per la salute dei cittadini e certamente in netta contraddizione con quanto si auspica che debba diventare la sanità pubblica nell’immediato futuro, alla luce delle grandi criticità che la pandemia ha evidenziato.

In realtà i cittadini vengono sommersi da dati, analisi, letti sempre in maniera diversa che generano solo confusione e sconcerto e che portano a letture sempre diverse.

Il problema non è Potenza o Matera: il problema riguarda tutti i cittadini lucani e una corretta impostazione della politica sanitaria regionale svincolata una volta per tutte da sterili campanilismi e da politiche miopi.

Il Circolo “La Scaletta”, nel solco del suo impegno civile che lo ha contraddistinto in questi anni, nei mesi scorsi ha deciso di redigere un Report, impostato su dati scientifici e legislativi con il supporto di qualificati tecnici del settore, sulla rete ospedaliera della Regione Basilicata che vuol essere un contributo per una lettura corretta dei dati sulla sanità regionale che portano, se letti in maniera fredda ed oggettiva, a visioni sorprendentemente diverse da quelle fino ad oggi “raccontate”.

Sfugge probabilmente a molti che quello che spesso viene rappresentato come una rivendicazione localistica e campanilistica, è invece un grido di allarme per tutto il sistema sanitario regionale!

Il recente Report dell’AGENAS sul Piano Nazionale Esiti, elaborato dal Ministero della Salute ed appena edito nel marzo 2020, documenta in maniera oggettiva ma implacabile come le perfomance sanitarie in Regione collocano la Basilicata negli ultimi posti della graduatoria nazionale per quanto concerne tutta una serie di indicatori, che portano ad una “fuga” dei lucani verso presidi ospedalieri di altre regioni.

Questa deficitaria qualità delle cure erogate in Regione caratterizza tutta l’assistenza sanitaria lucana, a prescindere dalla localizzazione geografica dei presidi ospedalieri.

Il Report sulla Sanità, predisposto dal Circolo La Scaletta che a breve verrà pubblicato, è solo un contributo per provare ad avere un approccio diverso nell’analisi dei dati ed a seguire le riflessioni che emergono dalla loro corretta lettura per provare ad impostare una diversa strategia politica sulla sanità Regionale che abbandoni i facili e miopi “tagli” che non portano ad alcuna vera efficienza del sistema sanitario regionale né a reali vantaggi.

Occorre provare a misurarsi con la sfida di costruire un Piano Sanitario volto alla reale riorganizzazione per provare a migliorare la qualità delle cure erogate ed a coniugare, se possibile, efficacia ed efficienza nella gestione e funzione della Sanità Pubblica della Regione Basilicata.

I cittadini di Basilicata ne hanno diritto.

 

7 Gennaio 2021 -

Fratelli d’Italia-Gioventù Nazionale, Forza Italia Giovani, PD – Giovani Democratici, Italia Viva Giovani Matera, si uniscono per una lotta comune sul versante delle scorie nucleari. Di seguito la nota integrale.

 

Dopo un secco NO nel 2003, da parte dei Lucani, al sito unico di smaltimento e stoccaggio delle scorie nucleari presso il Comune di Scanzano Jonico, che portò a riversare sulle strade locali oltre 100.000 cittadini, e un referendum popolare nel 2011 che ha visto la netta opposizione degli Italiani all’introduzione del nucleare – 92% votò per il NO – , oggi ci ritroviamo a combattere affinché si escluda nuovamente la designazione di uno dei territori situati all’interno della nostra regione o nell’immediata vicina Puglia. In un paesaggio come quello lucano e materano, in cui il turismo è un fattore importante, da non trascurare, non è pensabile intraprendere la via del nucleare, che avrebbe molte ripercussioni negative ed un danno elevato d’immagine per l’intera regione e la città di Matera. Vedremmo passare il prestigioso titolo da Capitale Europea della Cultura 2019 a Capitale Nazionale delle Scorie Nucleari. Non possiamo permettere che accada. Per scongiurare ciò è necessaria un’azione comune, proveniente da tutti e per l’interesse di tutti i cittadini lucani. Il fatto, pur sussistendo nella sola Carta Nazionale, merita la giusta attenzione, è necessario essere lungimiranti e non temporeggiatori. Pensare alle possibili ed eventuali conseguenze di questa manovra, amica del danno ambientale, non è frutto del sogno popolare, bensì di indagini peritali. La sanità lucana non è incentivata anni orsono, pertanto, su di essa, non deve gravare l’onere di deposito per le attività compiute da sistemi sanitari extra moenia, quindi fuori dalla Regione Basilicata. Abbiamo, come territorio, da tempo scelto di proiettare il futuro su una diversa direttrice di sviluppo, legata alle nostre naturali vocazioni (ambiente, agroalimentare di qualità e turismo), in una prospettiva di sostenibilità legata al Green New Deal, sostenendo ricerca e innovazione, puntando su giovani ed imprese. Non si può tornare indietro.
Per le suddette ragioni, i coordinamenti politici giovanili, unitariamente, hanno assunto l’impegno di combattere insieme e pressare il governo nazionale affinché allontani la designazione del sito unico.

23 Dicembre 2020 -

In una lunga  lettera indirizzata dal presidente del Circolo Culturale “La Scaletta” di Matera, Paolo Emilio Stasi al governatore, Vito Bardi, viene affrontato il tema della programmazione strategica delle risorse finanziarie destinate al territorio lucano e al Mezzogiorno nell’ambito del Recovery Plan.

Il testo integrale della missiva

Egregio Presidente,
la pandemia da Covid metterà alla prova i sistemi nazionali in termini di capacità ed efficacia di azione governativa in direzione della ripresa socio economica, rivedendo o addirittua invertendo i modelli di sviluppo perseguiti fino ad ora.
Molti commentatori e studiosi avanzano come credibile la prospettiva di un graduale e progressivo ridimensionamento dei trend di inurbamento della popolazione nei grandi centri metropolitani ed urbani, cosa assolutamente impensabile solo un anno addietro all’inizio della pandemia.
Molte persone in questo frangente hanno scelto di allontanarsi, anche grazie al fatto che sia stato consentito lo smart working, dai grandi agglomerati urbani trasferendosi in medi e piccoli centri.
Una declinazione alla scala territoriale del “distanziamento fisico” che preconizza la limitazione della concentrazione di popolazione nelle grandi aree metropolitane/urbane a favore del ritorno/permanenza stabile di quote significative di popolazione nei centri di media dimensione o addirittura nei borghi più interni del territorio. Per assicurare tale trend si dovranno strutturare e consolidare nuovi sistemi urbani in grado di garantire un “effetto città”, pure in un’ottica di complessivo riequilibrio territoriale di funzioni e servizi ed opportunità di vita e di lavoro.
Con riferimento alla dimensione dei piccoli borghi e delle cosiddette “aree interne” del Paese, va ricordato che la maggior parte di queste realtà oggi è caratterizzata da fenomeni di spopolamento e progressivo degrado fisico e sociale. Il loro recupero/riuso è fondamentale per far rinascere e dare un futuro a realtà economiche e sociali capaci di legare le nuove generazioni ai territori e di attrarre nuovi residenti. In questo senso la proposta di riabitare i piccoli borghi, decongestionando le realtà urbane più grandi e favorendo al contempo un oggettivo distanziamento fisico della popolazione sul territorio, è certamente condivisibile ed auspicabile.
Allo stesso tempo, una tale prospettiva, come evidenziato nella Strategia Nazionale Aree Interne del nostro Paese, non può prescindere dall’affrontare e risolvere, anche immaginando soluzioni innovative e più efficienti, il tema ad esempio della inadeguata dotazione di servizi e qualità/opportunità di vita e di lavoro nei territori interessati, o ancora la spesso scarsa e precaria accessibilità ai centri abitati presenti in queste realtà territoriali svantaggiate.
Isolamento delle aree interne, difficoltà nei collegamenti, chiusura di servizi primari, accorpamenti e/o soppressione di scuole dell’obbligo e di servizi nel settore terziario, soppressione e accorpamento di servizi ed uffici di valenza territoriale nel capoluogo di regione hanno contribuito al fenomeno della denatalità e degli esodi. Matera 2019 ha prodotto benefici, anche territoriali, in alcuni settori produttivi e professionali ma non ha impedito l’ulteriore esodo di giovani laureati o specialisti con professionalità che non fosse legata ai settori turismo, ricettività e ristorazione.
I piccoli borghi dovrebbero integrarsi fra loro in “sistemi di città” al fine di raggiungere, insieme, il così detto effetto-città, ribaltando la esistente e tradizionale condizione di dipendenza e di gravitazione rispetto a centri di rango superiore spesso distanti.
Urgente sarebbe una riforma delle geografie istituzionali e degli Enti Locali (in termini di funzioni e competenze) che guardi soprattutto ad una nuova dimensione pluricomunale/sovracomunale come Ente intermedio (dalle aree metropolitane alle aree interne) e che completi il processo interrotto di soppressione delle “attuali” amministrazioni provinciali, ormai svuotate di poteri, risorse ed anche di funzioni reali di rappresentanza politica. Un nuovo e più equilibrato assetto istituzionale potrà creare le condizioni per un rinnovato e più costruttivo rapporto tra Stato centrale e Regioni e si potranno affrontare, seriamente, nodi irrisolti quali il federalismo fiscale o il tema delle autonomie differenziate, come anche la gestione efficace di una pandemia.
Ad un radicale processo di riforma istituzionale, che guardi a nuovi assetti e futuri possibili per le realtà territoriali più interne, la nostra regione è particolarmente interessata. In primo luogo perché consentirebbe la rivitalizzazione delle nostre aree interne, fortemente penalizzate anche dalla difficoltosa accessibilità ma anche per la possibilità che la Basilicata instauri un maggior coordinamento con le regioni limitrofe di Puglia, Campania, Calabria e Molise. Iniziative, come quelle avviate nei giorni scorsi di coordinamento delle regioni meridionali per definire un quadro strategico di riferimento e rivendicare la giusta quota di risorse da ottenere dallo Stato per il rilancio del Sistema economico, sono primi segnali della consapevolezza di definire modalità e procedure di programmazione ormai impraticabili. Oggi ancor di più per affrontare i problemi post-covid.
In questo quadro è necessario che la Regione avvii un indispensabile processo di pianificazione e programmazione strategica che consenta di gestire al meglio le rilevanti risorse finanziare che verranno attribuite anche alla Basilicata e non solo nell’ambito del cosiddetto Recovery Plan. Come pure vanno considerate positivamente le iniziative, promosse dalla Regione, di studi e ricerche in grado di delineare una prima visione di futuro per la regione ed i principali asset su cui puntare. La Regione Basilicata oltre a possedere un patrimomio di beni ambientali, paesaggistici e demo-etno-antropologici ha anche risorse inestimabili come l’acqua ed ancora, ingenti risorse energetiche.
Il Recovery Plan proposto dal Governo prevede che il 35% dell’importo totale (il più cospicuo) sia impegnato nella misura della “rivoluzione verde e transizione ecologica”. La presenza nella nostra regione di una “azienda globale di energia” (ENI) vocata al processo di transizione energetica e partecipata dallo Stato dovrebbe indurre a rivendicare la costituzione, nel nostro territorio, di un laboratorio di ricerca e sperimentazione, di rilevanza europea, che indichi come attuare la rivoluzione verde e quali dovranno essere le nuove fonti energetiche sostenibili.
È del tutto evidente, quindi, che la Regione debba, per gli scenari che si prospettano e che si sono esposti in precedenza, attivarsi quanto prima nel redigere gli strumenti di programmazione e pianificazione di competenza ovvero a provvedere a redigere un piano che, prendendo atto degli scenari che si stanno disegnando dopo che la pandemia sarà sconfitta, programmi interventi infrastrutturali e servizi territoriali. Miglioramento delle condizioni di accessibilità alle aree interne e migliori collegamenti con le altre regioni limitrofe, riorganizzazione di servizi e strutture produttive che favoriscano il riequilibrio territoriale e la diffusione di adeguate opportunità e qualità di vità, in cui coesione ed inclusione sociale siano i principali riferimenti. Un piano che, se così concepito, non potrà che essere il frutto di una ampia consultazione e del contributo di tutti i soggetti interessati e le comunità presenti sul territorio, nonchè della partecipazione di ordini, associazioni e cittadini.
In tutto ciò l’Università e gli Enti di ricerca presenti sul territorio dovranno dare un contributo notevole alla definizione di linee strategiche e programmi che abbiano la concreta possibilità di attuarsi e che siano fortemente relazionate alle caratteristiche e risorse del contesto territoriale ed alle domande espresse dalle comunità. Una Università, in particolare, che contribuisca a creare le condizioni perché le professionalità formate da essa, ma anche quelle abilitate dai centri di formazione di eccellenza, possano diventare una offerta concreta per imprese pubbliche e private del territorio.
In tale complesso ed articolato processo di riflessione sul futuro della Basilicata, l’Associazione Culturale de La Scaletta di Matera, che lo scorso anno ha compiuto 60 anni dalla fondazione, rivendica una lunga tradizione di iniziative e di impegno civile ed auspica che anche le Associazioni attente a queste problematiche possano essere coinvolte e partecipare ai processi consultivi, organizzativi e decisionali che dovranno essere avviati perché si attivi una nuova fase di sviluppo della regione.
Sono quasi trenta anni dalla ultima definizione di un programma e di una visione complessiva per la Regione (l’ultimo documento di programmazione organico risale, infatti, alla fine degli anni ’90). È arrivato il momento di riprendere una iniziativa di proposta, anche a partire dalla nostra regione, che si proietti in una rinnovata dimensione di protagonismo e di sviluppo per la realtà intera del Mezzogiorno.

Certi del suo cortese riscontro si inviano cordiali saluti.

Il Presidente
Paolo Emilio Stasi

Documento elaborato dal Gruppo di Lavoro sui problemi socio-economici-ambientali e pianificatori del Circolo La Scaletta

A partire dall’12 dicembre 2020 e con cadenza settimanale, la Proloco di Matera organizza degli incontri in diretta su Facebook con persone che vivono e lavorano nella nostra città.

Il progetto “Materani in movimento -dialoghi ai tempi della pandemia“ nasce a Novembre 2020 dal desiderio di Fabiola Masciandaro, cittadina materana e operatrice turistica, di ricreare a tutti gli effetti un “vicinato virtuale”, al fine di coltivare il valore della condivisione con la comunità di progetti innovativi e idee di successo portati avanti da cittadini materani con competenza e caparbietà tra ostacoli e difficoltà di ogni tipo; il progetto nasce quindi per conoscere e conoscersi, gettando le basi di proficue relazioni e nuove progettualità.

Il coinvolgimento di tutti i concittadini che potranno interagire con domande e commenti in diretta, rappresenta l'elemento fondamentale dell’evento che ha l’ambizione di trasformare la percezione della comunità materana: non più spettatori ma attori nella rivelazione della città e di tutto il territorio.

Siamo ormai alla dodicesima di queste "interviste informali", che si terrà Sabato 30 gennaio alle ore 11 in diretta Facebook con Valentina Zattoni e Michele De Ruggeri soci del Circolo La Scaletta di Matera.

Il Circolo culturale La Scaletta è un’associazione culturale impegnata da sessant'anni nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale di Matera e del territorio lucano.

Valentina ci accompagnerà  nella visita delle sale di Palazzo Bronzini, edificio storico adornato di affreschi e attuale sede del circolo, raccontandocene la storia.

Successivamente Michele De Ruggeri, socio fondatore del circolo nel 1959, ci racconterà di quanto sia stato emozionante all'epoca, con i suoi amici poco più che ventenni e animati dal motto “Noi non siamo i figli della miseria, noi siamo i figli della Storia", scoprire e censire le prime cripte nel Parco della Murgia Materana.

Un’infaticabile e appassionata attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione culturale del territorio, che ha innescato una “rivoluzione culturale” incominciata proprio negli anni in cui un'antichissima organizzazione civile si sgretolava e la vita dei Sassi di Matera, con i suoi valori, stava per essere cancellata.

 Invitiamo, come sempre, chi vorrà rivolgere domande a Valentina e a Michele a scriverle durante l'intervento in diretta.

Fabiola le rivolgerà ai due soci della più longeva associazione culturale materana.

Diversi gli ospiti già intervistati, tra cui l'artista Paola Di Serio, il dott. Rocco Toscani di Biolabor, Don Angelo Tataranni, la psicologa clinica Rosalia Paradiso, Martina Ripoli proprietaria dell'affittacamere Myricae, Ilenia Melodia autrice del blog Ile's cafè, l'artista Pino Oliva, Paolo Barbaro dell’azienda metalmeccanica Metalbi Srl e Antonio Cappiello graphic designer autore della locandina di Materani in Movimento, Antonella D'Ercole project manager di Lucana Sistemi e ARSchooInnovation, Francesco Linzalone di Slow Food Matera e Emanuele Loperfido dell’azienda agricola Ciciddo, l'astronomo con forte senso civico Francesco Vespe e numerosi quelli da ascoltare tra cui: Claudia Pentasuglia, Leo Montemurro, Antonio Andrisani, Silvia Peragine & Greg, Paola Paolicelli, Anna Maria Cammisa, Paola Cefaliello, Francesco Berardone, Angelo Cannarile e Anna Maria Losignire, Renato Favilli, Francesco Gallipoli, Rossana Cardinale, Eustachio Muscaridola, Paolo e Andrea Santeramo, Nino Scarcella, Luca Petruzzellis, Donato Addesso e Vitantonio Lombardo                               

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