
Gabriella
Il Circolo La Scaletta aderisce al patto per il Sud: restituire protagonismo al Mezzogiorno
Il Circolo Culturale La Scaletta ha aderito alla Federazione delle Associazioni del Sud, un sodalizio che ha lo scopo di risvegliare il protagonismo del Mezzogiorno e di renderlo centrale nel percorso di sviluppo e nelle dinamiche politiche, economiche e sociali del Paese.
Circa 50 tra enti locali, associazioni e pro loco si sono dati appuntamento a Eboli dove hanno sottoscritto nel pomeriggio di venerdì 25 ottobre un documento che sancisce il patto di collaborazione e di reciproco sostegno.
Per il Circolo La Scaletta erano presenti il vice presidente Paolo Emilio Stasi ed il componente del direttivo, Nicola Savino.
"Dopo l'incontro che si è tenuto a Matera il primo marzo scorso - spiega Stasi - con la sottoscrizione di un documento denominato "Carta di Matera" nel quale sono stati in pratica fissati i principi e gli scopi del movimento oggi federazione, ci siamo incontrati nuovamente, su invito del Sindaco, a Eboli per rilanciare la nostra azione. In quella città che evoca i ricordi di un passato che il Mezzogiorno si è messo definitivamente alle spalle, abbiamo voluto riaffermare la volontà di creare uno strumento permanente di confronto su tutte le tematiche che riguardano il Sud, a partire dal contrasto al disegno di legge Calderoli. Il nostro intento è quello di sollecitare una riforma organica del Titolo V della Costituzione attraverso i meccanismi previsti per le leggi di revisione della Carta e di ribadire la vocazione euromediterranea del Mezzogiorno, avamposto del Paese verso i territori del Nord Africa, dei Balcani, della Grecia, della Turchia e del Medio Oriente.
L'idea di fondo è quella di spingere le regioni del Sud Italia a sforzarsi di elaborare politiche di sviluppo comuni, a rafforzare le proprie relazioni per integrare e rendere competitivi i propri sistemi economici valorizzando quella coesione territoriale che sul piano sociale è già molto forte e identitaria".
Nelle prossime settimane sono previsti altri appuntamenti per allargare la rete delle associazioni aderenti alla federazione e per stabilire un percorso comune di iniziative per coinvolgere i cittadini sugli obiettivi che il sodalizio si prefigge.
In bilico di.segni allarmanti Di Aldo Presta
18 ottobre ore 18
Biblioteca Provinciale-Sala Laura Battista
Matera
In bilico di.segni allarmanti
Di Aldo Presta
Testi di Silvia Vizzardelli
Dialogano con gli autori
Brunella Carriero e Mariadelaide Cuozzo
Sarà presentato il venerdì 18 ottobre a Matera nella sala Laura Battista della Biblioteca provinciale T. Stigliani, il libro "In Bilico. Di.segni allarmanti" di Aldo Presta (ed. Lettera Ventidue) con testi di Silvia Vizzardelli. Dopo i saluti del presidente de La Scaletta, Franco Di Pede, a dialogare con gli autori saranno: Brunella Carriero e Mariadelaide Cuozzo.
Il libro, spiega l'autore, contiene: "Pensieri in forma di disegno. Schizzi, scarabocchi, che stentano a fermarsi, in bianco e nero o a volte con un pallido colore che appare appena, o con qualche accennata geometria - e in forma di parole, si aggregano e raccontano di chi vive con infinito disagio il proprio presente. Un glorioso esercito di disertori, obiettori, viaggiatori da fermo, ostinati nullafacenti, irriducibili poeti della rinuncia. O visionari e ottimisti del possibile mondo nuovo. Ma tutti in continuo disaccordo con il proprio presente. Perennemente in bilico, tra darsi e sottrarsi, esserci e non esserci, vivere e nascondersi".
*****
Aldo Presta (Cosenza 1962). Designer e progettista della comunicazione. Socio aiap. Da anni insegna design della comunicazione e grafica all'Accademia Abadir e dal 2023 come docente a contratto al Politecnico di Bari. Per Letteraventidue ha pubblicato Appunti in attesa di discorsi compiuti
Silvia Vizzardelli (Torino 1967). Insegna Estetica presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell'Unical. Da tempo si occupa del rapporto tra filosofia dell'arte e psicoanalisi. Trai suoi lavori più recenti: Teleplastia. Saggio sulla psiche interrotta (Orthotes, 2021). Collabora col Manifesto e Doppiozero.
*****
Adeguamento della Statale 7, prolungamento della linea Fs fino a Gioia del Colle e condotta idrica Valbasento le priorità illustrate al Vicepresidente della Giunta Pasquale Pepe
Una delegazione dei soci del Circolo La Scaletta ha incontrato nei giorni scorsi, nella sede del sodalizio in Via Sette Dolori a Matera, l'assessore regionale alle Infrastrutture Pasquale Pepe. Al centro del confronto, durato poco più di un'ora, alcune delle priorità che La Scaletta ritiene che debbano essere affrontate con celerità per ridare slancio allo sviluppo del territorio lucano e per arginare il fenomeno dello spopolamento delle aree interne.
Dopo i saluti del Presidente de La Scaletta, Franco Di Pede, gli ex presidenti Paolo Emilio Stasi e Franco Vizziello, ed il socio fondatore Raffaello de Ruggieri hanno illustrato all'Assessore le posizioni del Circolo sull'adeguamento della Strada Statale 7 Gioia del Colle-Matera-Basentana (primo tronco della trasversale Murgia-Pollino), sulla realizzazione della condotta adduttrice Marconia-Pisticci-Ferrandina che consentirebbe di rendere stabili gli approvvigionamenti idrici nelle aree industriali della Valbasento e sul prolungamento dei binari della ferrovia nazionale fino alla stazione di Gioia del Colle che si trova sulla tratta Taranto-Bari interessata da lavori di potenziamento e velocizzazione.
Nel corso del confronto, è stato ribadito che l'unico modo per fare realmente della Basilicata uno snodo logistico per l'intero Mezzogiorno è quello di realizzare trasversali infrastrutturali che colleghino i tre mari (Tirreno, Ionio e Adriatico) sia su ferro che su gomma. Per il collegamento stradale Gioia del Colle-Matera-Basentana, il Circolo ha chiesto che la Regione acceleri gli iter di realizzazione considerando che, per i primi due lotti (Gioia del Colle-Matera e bypass Matera-svincolo Sp3 Metaponto), esistono già gli studi di fattibilità tecnico economica che consentirebbero l'immediata appaltabilità delle opere. Le risorse necessarie potrebbero rivenire dalla rimodulazione dei fondi Fsc o attingendo ad altri canali di finanziamento. La Statale 7, è stato ribadito, è di gran lunga la strada a più alta intensità di traffico dell'intera regione, ha indici di incidentalità elevatissimi ed è un'arteria di collegamento su cui si snoda, dopo l'ammodernamento delle SS96-99, il traffico pesante proveniente da Bari e diretto verso la Jonica e la Basentana. Per questo motivo merita un'attenzione particolare rispetto a qualsiasi altra infrastruttura regionale.
L'Assessore Pepe ha ribadito che anche il Governo Bardi ritiene prioritari questi interventi, insieme all'adeguamento della strada Salerno-Potenza-Bari (collegamento attraverso il valico di Pazzano Sp123-SS96bis) che costituisce un'altra infrastruttura considerata strategica per lo sviluppo dell'area Nord della Basilicata. Pepe ha assicurato che non esiste alcun dualismo né conflitto tra i progetti che riguardano la Statale 7 e la 96bis, che la Regione intende portare avanti parallelamente e senza gerarchie di alcun tipo. L'Assessore ha reso noto che entrambe le opere hanno costi simili (circa 503milioni di euro per il bypass Matera e 536 per il tunnel di Pazzano) e che potrebbero essere finanziate nell'ambito dell'accordo di programma Anas utilizzando le risorse dedicate del Fondo di sviluppo e coesione (Fsc). Pepe ha sottolineato che al momento gli iter di realizzazione delle due infrastrutture sono al vaglio della commissione di valutazione di impatto ambientale del Mase (Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica) e che entrambe hanno ricevuto il via libera del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici, la Salerno-Potenza-Bari con qualche mese di anticipo (circa otto) rispetto alla Statale 7. Quanto al progetto della condotta Valbasento, l'Assessore la ritiene oltremodo interessante e la considera "indispensabile per mettere in sicurezza l'approvvigionamento idrico dell'area industriale e per renderla attrattiva per gli investitori".
"È stato un momento di confronto molto proficuo - ha sottolineato Pepe, a margine dell'incontro - durante il quale, grazie all'apporto di idee offerto da persone competenti e a conoscenza delle questioni, si è potuto entrare nel merito delle stesse. La logica che ha accomunato tutti gli interlocutori è quella di fare subito e fare bene su questioni infrastrutturali di rilievo, viarie, ferroviarie e idriche. Insomma, un ottimo modo di lavorare che segna l'inizio di un percorso partecipato ma proficuo".
"Siamo molto soddisfatti - ha concluso il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - per il clima cordiale e collaborativo in cui si è svolto questo incontro. Abbiamo illustrato all'Assessore i progetti che riteniamo indispensabili per dare un futuro al nostro territorio e abbiamo constatato la sua volontà di lavorare alla loro realizzazione. Contiamo di poter replicare questo confronto per dare il nostro contributo, se sarà richiesto, alla soluzione dei problemi della Basilicata senza lasciarsi condizionare da inutili e dannosi steccati".
I Quaderni de La Scaletta, uscito il nuovo numero in versione scaricabile in formato .pdf
E' online sul portale www.quadernidelascaletta.it, e scaricabile in formato.pdf, il numero 14 de I Quaderni, la rivista trimestrale di arte, cultura e storia del Circolo La Scaletta, curato dallo storico dell'arte, Edoardo delle Donne.
Il tema conduttore attorno al quale si svilupperanno gli interventi delle prestigiose firme della pubblicazione sarà quello delle "affinità".
La parola affinità ha radici antiche e significati sfaccettati che hanno attraversato la storia, modellandosi a seconda del contesto sociale, filosofico e culturale. Derivata dal latino affinitas, indicava in origine il legame tra due entità non necessariamente legate da sangue, ma piuttosto da un qualche tipo di vicinanza o somiglianza. Da qui si sviluppa un ventaglio di interpretazioni che si dipanano a partire dalla chimica (l'attrazione tra due elementi che reagiscono e si uniscono) e sfociano nel concetto di affinità elettive sublimato da Goethe nel suo omonimo romanzo, fino a toccare la sociologia e le relazioni umane.
"Le affinità - spiega il Presidente del Circolo La Scaletta, Franco Di Pede - non riguardano solo la sfera degli affetti, bensì le più diverse espressioni del nostro vivere ed interagire nel mondo, che saranno evidenziati nei testi dei nostri autorevolissimi autori. In questo numero, si aggiungono alla nostra famiglia con le loro riflessioni stimolanti: la sceneggiatrice e giornalista Antonella Gaeta, il progettista culturale Fabio Gusella, la Presidente della "Fondazione Sassi" di Matera, Maria Giovanna Salerno. Ci sono poi i contributi straordinari dell'attore regista e sceneggiatore Luigi Lo Cascio che impreziosisce il numero con una sua lettura della città di Matera, e del politologo e docente emerito di Scienza Politica all'Università di Bologna, Gianfranco Pasquino, che racconta il percorso ancora attuale della Costituzione Italiana e dei valori in essa contenuti. Da non perdere tra i tanti e tutti eccellenti articoli, le osservazioni di Donato Masciandaro, docente di Economia alla Bocconi di Milano, sull'Intelligenza Artificiale, le traiettorie tracciate da Raffaello de Ruggieri tra Adriano Olivetti e Matera e quelle sottolineate da Tito Lucrezio Rizzo, già Consigliere capo servizio presso la Presidenza della Repubblica, tra Carducci e De Sanctis per una 'rinascita morale dell'Italia".
"Basterebbe - conclude il responsabile editoriale dei Quaderni, Edoardo Delle Donne - scorrere le firme di questo 14° numero per comprendere la dimensione culturale e artistica raggiunta dai Quaderni in questi 4 anni anni di lavoro appassionato e scrupoloso, e che hanno fatto della rivista on line del Circolo la Scaletta un vero e proprio laboratorio innovativo di critica e idee".
Parco eolico incompatibile con la tutela di un sito Unesco, La Scaletta: impatto visivo inaccettabile, si valuti azione legale
"È difficile comprendere come possano essere compatibili le pale eoliche con un territorio tutelato dall'Unesco ed è per questo che crediamo che ci siano tutte le condizioni per chiedere che un tribunale si esprima sulla questione".
È il commento del presidente del Circolo La Scaletta, Francesco Paolo Di Pede, alla notizia della possibile installazione di due parchi eolici nel territorio di Matera, uno dei quali addirittura a soli 2 chilometri dall'area paletnologica e dai confini del Parco regionale della Murgia e delle Chiese Rupestri del Materano.
"È utile ricordare che la tutela dell'Unesco comprende i Sassi e si estende al 'prospiciente altipiano murgico' che indubbiamente sarebbe deturpato dalla presenza di impianti eolici visibili dai luoghi che rappresentano un patrimonio mondiale dell'umanità. L'impatto visivo, al pari di quello ambientale e naturalistico, è un elemento che non può non essere considerato quando si parla di territori sotto tutela. Per questo motivo - conclude Di Pede - chiediamo alla Regione di valutare attentamente questo aspetto nella concessione dell'autorizzazione all'installazione del parco eolico nelle vicinanze delle aree tutelate. Nel contempo, sarebbe opportuno che il Comune valutasse ogni tipo di battaglia, anche quella legale, per evitare che si possa fare scempio del territorio e per fare in modo che si sancisca una volta per tutte l'impossibilità di modificare, anche solo visivamente, un paesaggio che costituisce un enorme patrimonio storico, naturalistico e culturale universalmente riconosciuto. Un'ultima considerazione sull'etica di un'attività economica e d'impresa che non dovrebbe svilupparsi contro il territorio e che non pot rebbe neanche, come sancisce l'articolo 41 della Costituzione, 'svolgersi in contrasto con l'utilità sociale'. È più utile socialmente la produzione di poche centinaia di watt che sicuramente non cambieranno le sorti del Pianeta, o la conservazione di un patrimonio che appartiene all'umanità? Crediamo che non siano dubbi sulla risposta".