Gabriella

Gabriella

Lo spettacolo teatrale “Finzione o realtà” andrà in scena il prossimo 9 marzo alle ore 19.30 presso la sede del Circolo La Scaletta, in Via Sette Dolori a Matera

La rassegna “Ai Monologhi del Giovedì”, organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta e dall’Associazione MetaTeatro, propone questa settimana un’opera di Lello Chiacchio, dal titolo “Finzione o realtà”. Il monologo racconta la storia di Antonio Morra, noto anche come “O Mollusco”, un attore che, dopo una carriera sulle scene, si ritrova a vivere con la madre e la sorella. Qui dirige un gruppo teatrale amatoriale chiamato “La Compagnia del Sorriso”.

Tuttavia, la sua vita prende una svolta inaspettata quando incontra la misteriosa zia Maggie, che lo recluta per la sua “Compagnia delle Illusioni”. Qui, Morra interpreta un’ampia gamma di personaggi che gli consentono di influire sulla vita degli altri fino a modificarne la realtà stessa. Ma solo quando l’illusione inizia a sovvertire anche la sua vita, Antonio si rende conto di ciò che sta accadendo e cerca di ritrovare sé stesso.

Il costo del biglietto per assistere allo spettacolo è di soli 4 euro, ma l’ingresso è garantito solo fino ad esaurimento posti entro le ore 19. Non perdete l’occasione di assistere a questa straordinaria performance teatrale e di lasciarvi trasportare in un mondo dove finzione e realtà si incontrano e si scontrano.

Per la rassegna “Ai Monologhi del Giovedì”, organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta e dall’Associazione MetaTeatro, questa sera nel Circolo La Scaletta a Matera è stato proposto al pubblico lo spettacolo teatrale “Finzione o realtà” di Lello Chiacchio

“Antonio Morra, con nome d’arte ‘O Mollusco – spiega Chiacchio – dopo una carriera d’attore, a quasi cinquant’anni vive con la madre e la sorella, dove si arrangia dirigendo un gruppo teatrale amatoriale “La Compagnia del Sorriso”. Il giovane allegro e spensierato di una volta a causa della perdita della sua amata diventa un uomo senza capo né coda: perfetto per la misteriosa zia Maggie, che lo arruola nella sua “Compagnia delle Illusioni”, dove interpreta un variegato numero di personaggi che gli permettono di influire sulle vite altrui fino a mutarne la realtà, perché prendendo a prestito un verso di Paul Claudel: ‘Il fiore dell’illusione produce il frutto della realtà le persone non vedono ciò che è vero, ma rendono vero quello che desiderano vedere’. E solo quando l’illusione avrà sovvertito anche la sua vita, Antonio potrà ritrovarsi. È una storia dove la finzione e la realtà si incontrano e si scontrano. È una storia nella storia una mise on habim”.

Il penultimo appuntamento con la rassegna teatrale “Ai Monologhi del Giovedì” si terrà il 16 marzo alle ore 19.30 presso la sede del Circolo Culturale La Scaletta in Via Sette Dolori a Matera

Questa volta il palcoscenico sarà riservato al testo teatrale di Monica Ambrosecchia dal titolo “Viva la vida”, che ripercorre la vita della celebre artista Frida Kahlo.

Il monologo, come descritto dall’autrice, rappresenta i patimenti della reclusione forzata di Frida Kahlo, la sua sete di colore, la sua relazione con Diego Rivera e la sua fragilità nell’affrontare se stessa e le sue battaglie quotidiane. Un’esistenza infuocata, la parabola di una grande pittrice.

La rappresentazione sarà un’occasione per conoscere meglio la vita e l’opera di Frida Kahlo, la cui figura è stata fonte di ispirazione per molti artisti del passato e del presente.

L’ingresso sarà consentito fino ad esaurimento posti entro le ore 19 e il sipario si aprirà alle 19.30. Il costo del biglietto è di soli 4 euro, un’occasione da non perdere per apprezzare la bellezza del teatro e della cultura.

Parole chiave: teatro, Frida Kahlo, monologo, cultura, arte.

“Viva la vida”. E’ lo spettacolo teatrale portato in scena questa sera da Monica Ambrosecchia al Circolo  La Scaletta di Matera per il penultimo appuntamento con “Ai Monologhi del Giovedì”, la rassegna organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta e dall’Associazione MetaTeatro.

 

“Il monologo – spiega l’autrice – ripercorre i patimenti della reclusione forzata di Frida Kahlo, i lucidi deliri artistici di pittrice affamata di colore, la relazione con Diego Rivera. Viene portata in scena la sintesi infuocata di un’esistenza, la parabola di una grande pittrice, di una donna che, se pur forte, tenace e combattiva come poche, mostra tutta la sua fragilità: nel rapporto con il suo grande amore (Diego), con la sua arte, con i suoi ideali ma soprattutto con sé stessa.

Sospesa a metà tra l’attaccamento alla vita e l’odio per la vita stessa che tanto le ha tolto, Frida combatte una guerra quotidiana uscendone ogni volta vincitrice ma allo stesso tempo abbattuta, in un continuo ciclo di battaglie che non le danno tregua”.

“La morte può essere ingiusta, crudele, traditrice… ma solo la vita riesce ad essere oscena, indegna, umiliante!” (Frida Kahlo)

Giovedì 23 marzo 2023 alle ore 19.30 nella sede del Circolo Culturale La Scaletta, in Via Sette Dolori a Matera è in programma lo spettacolo teatrale “Doppio Boom: Pasolini” di Ulderico Pesce per l’ultimo appuntamento con “Ai Monologhi del Giovedì”, la rassegna organizzata dal Circolo Culturale La Scaletta e dall’Associazione MetaTeatro.

Scritto e interpretato da Ulderico Pesce, “Doppio Boom: Pasolini” evidenzia l’importanza che la “civiltà contadina” e il “sottoproletariato urbano” hanno rivestito nell’opera e nel pensiero del regista, cineasta e poeta friulano negli anni in cui egli stesso denunciava il pericolo che il boom economico avrebbe rappresentato per le classi sociali più fragili che sarebbero state travolte e distrutte dal consumismo da esso generato.

“Lo spettacolo – spiega Pesce – inizia con la narrazione dell’arrivo in Val Basento di Enrico Mattei, nel 1961, fotografato da Notarangelo, che visita i pozzi di gas di Pisticci e mette la prima pietra dell’industrializzazione della valle, trasformando contadini in operai. L’anno successivo Mattei morirà per “disastro aereo”. Pasolini in Petrolio, il suo ultimo romanzo incompiuto, arriva a sostenere che Mattei non è morto per disastro aereo ma perché assassinato da Eugenio Cefis, che prenderà il suo posto a capo dell’ENI, e dai poteri forti. Questo omicidio, avvenuto nel 1962, è l’inizio, per Pasolini, delle grandi stragi organizzate dal “potere politico” che porteranno ai massacri di Milano, Brescia, Bologna e a un’infinità di misfatti che hanno avuto l’obiettivo di permettere ad alcuni di impossessarsi del potere politico e di tenerlo saldo nelle proprie mani usandolo per interessi personali. Lo spettacolo racconta allora il “boom economico” dell’Italia, che il poeta corsaro legge come una perdita di “memorie e identità”, e il “boom” delle bombe delle grandi stragi che hanno afflitto l’Italia. Ma racconta anche l’ultimo boom, che ha spezzato la vita di uno dei più grandi artisti italiani”.

“Con la performance di Ulderico Pesce – sottolinea il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi – si conclude la seconda edizione della rassegna ‘Ai Monologhi del Giovedì’ che anche quest’anno si è rivelata un successo. La speranza è che si possa presto dare continuità al lavoro svolto in questi anni da La Scaletta e da MetaTeatro per riportare il teatro ad esprimere tutta la sua carica artistica anche al di fuori dei luoghi tradizionalmente deputati allo svolgimento degli spettacoli, sebbene l’auspicio più forte sia quello che finalmente si possa tornare, in città, a fare spettacolo soprattutto nei contenitori adatti ad ospitare le diverse declinazioni dell’arte performativa”.

 

Ingresso sino ad esaurimento posti entro le ore 19

Sipario ore 19.30

Costo del biglietto 4 euro

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