Sanità, infrastrutture, istituzione dell'Academy innovazione, apertura delle sedi ufficiali della Lucania  Film  Commission, dell'Apt, ricollocazione  dell'Ufficio regionale cultura, certezze  finanziarie per la prosecuzione dell'attività  della Biblioteca provinciale e della Fondazione 2019.

Questi alcuni dei temi oggetto  del confronto che si è svolto il 25 settembre scorso tra il direttivo del Circolo La Scaletta e i rappresentanti del Materano della Regione Basilicata: l'assessore regionale Michele Casino (FI) e i consiglieri regionali Luca Braia (IV), Roberto Cifarelli (PD), Gianni Perrino (M5S), Piergiorgio Quarto (FDI) e Gian Michele Vizziello (BasilicataOltre).

Un dibattito che aveva portato all'approvazione all'unanimità, in Consiglio Regionale, di una mozione con cui si sollecitava la Giunta regionale a prendere impegni concreti sul finanziamento ed il successivo appalto dei tratti stradali Gioia del Colle – Matera e bypass di Matera di cui si dispone dei progetti di fattibilità tecnico -economica già approvati.

"Avevamo proposto un impegno di fine legislatura -sottolinea il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi- per dare risposta ad alcune delle criticità che sono legate al riconoscimento del ruolo della città all'interno del sistema Basilicata. Ad oggi, non sembra esserci traccia di un'inversione di tendenza e questo, oltre a rammaricarci, ci preoccupa perché per alcune richieste si è davvero di fronte a semplicissime dimostrazioni di attenzione nei confronti del territorio.

Se, sull'adeguamento della Statale 7 sembrerebbero, ufficiosamente, esserci spiragli sull'individuazione di un possibile finanziamento, resta un rebus la modalità di istituzione della Academy innovazione, mentre la Biblioteca provinciale resta ancora senza fondi per il suo funzionamento. Non ascoltato neanche l'invito alla riapertura delle sedi della Lfc e dell'Apt e sulla Sanità, si resta in attesa di novità dopo l'avvicendamento alla guida dell'Asm. Il Circolo La Scaletta auspica che si possano in tempi brevi commentare positivamente i primi provvedimenti concreti e che la mozione approvata dal consiglio regionale non resti lettera morta".

Ministro Calderoli in Basilicata, Stasi (Circolo La Scaletta di Matera) evidenzia i rischi per il Sud dell’Autonomia differenziata. Di seguito la nota integrale.

 

Sui disastri per il Mezzogiorno, ma anche per intera Italia e la sua unità, che può produrre l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, il Circolo La Scaletta si è ripetutamente espresso sin dal 2019. In quell’anno si organizzarono più incontri pubblici con noti politologi ed esperti in materia per far comprendere cosa produrrebbe l’approvazione della legge. Dopo le altalenanti accelerazioni e frenate sembra che si sia arrivati a redde rationem. I segnali sono tanti. Non solo la condivisione della legge da parte di tutta la maggioranza governativa ma anche il varo della legge che istituisce la Zes unica per il Mezzogiorno che tanto richiama il mito del cavallo di Troia. Una trovata di qualche novello Ulisse per espugnare la resistenza di qualche meridionalista ostinato, promettendo agevolazioni e prebende che nella realtà dei fatti non ci sono e non ci saranno, almeno per quelle realtà che avrebbero bisogno più di altre di attrarre investimenti per avviare lo sviluppo e creare lavoro.
Non si capisce bene per quale motivo, se la Zes comprende tutto il Sud, qualcuno dovrebbe scegliere di insediare la sua azienda a Potenza o a Matera invece che a Pescara o a Bari o a Napoli in cui esistono almeno le infrastrutture di base (ferrovie, porti e autostrade) per poter insediare in maniera profittevole un’impresa.

Venerdì 17 novembre sarà nella nostra Regione il ministro Calderoli che da sempre si è battuto con tenacia e con tanta capacità politica e legislativa perché si approvasse la “sua” legge.
E per comprendere la grande sagacia del provvedimento basterebbe che ognuno leggesse con attenzione, come ha suggerito in un convegno di pochi giorni fa il Presidente dello Svimez Adriano Giannola, gli articoli 4 ed 8 del DDL 615 Calderoli.
Qualcuno artatamente afferma che la legge non possa essere approvata senza la definizione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni). Poiché occorrono risorse finanziarie enormi, si tranquillizzano gli animi degli “scalmanati meridionalisti” affermando che la legge non potrà approvarsi. Purtroppo non è assolutamente vero, e qui emerge la grande capacità del legislatore. Se si leggono, come si diceva, attentamente gli articoli 4 ed 8 si potrà comprendere che la legge potrà ugualmente essere approvata anche senza la definizione dei LEP. In pratica non potrà attuarsi il trasferimento delle deleghe relative ma di fatto si conserva e si sancisce, in maniera definitiva, la spesa storica per quelle materie perché siano mantenute le prestazioni attuali, regione per regione.
Per intendersi qualcuno ha stimato che da anni il Meridione è penalizzato di 60 miliardi di euro annui di trasferimenti finanziari dallo Stato perché i servizi erogati nel resto di Italia sono più numerosi ed onerosi. Ciò è assolutamente anticostituzionale ma con l’approvazione dell’autonomia differenziata di fatto questo enorme ed inaccettabile divario viene definitivamente legittimato. Ancora, con l’approvazione della legge ogni Regione potrà autonomamente decidere di quale altre materie assumere la delega. Si va verso una teoria di staterelli di antica memoria, come qualcuno afferma ovvero un altro pericolo si staglia all’orizzonte, e questo si può realmente minacciare l’unità. E’ consentito alle Regioni di consorziarsi nella gestione delle materie delegate. Ciò le porterebbe a diventare interlocutrici autonome nei rapporti internazionali. A questo punto non si riescono a comprendere le contraddittorie azioni del governo che sembra voglia, per un verso, esercitare il centralismo (vedi la gestione delle risorse idriche della nostra Regione) e dall’altro condividere una disarticolazione dell’unità della nostra Italia delegando al governo delle Regioni anche materie strategiche.
Occorre una grande attenzione su quello che si sta consumando e che riguarda interamente il nostro paese. Ma è mai possibile che si invochi una maggiore integrazione ed unità dei paesi europei e nel nostro si vada a grandi passi, a voler essere ottimisti, verso un Nord, un Centro e un Sud Italia?
La teoria di Giovan Battista Vico è sempre, drammaticamente, attuale.

Il Presidente Paolo Emilio Stasi esprime la soddisfazione del Circolo La Scaletta per l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Regionale della Basilicata, della mozione presentata dal consigliere Perrino e condivisa  dai consiglieri Quarto, Cifarelli, Braia e Vizziello con i quali, proprio nei giorni scorsi, si era tenuto un incontro presso il Circolo ed ai quali erano state evidenziate alcune criticità a cui dare soluzione prioritariamente e tra queste sicuramente quella oggetto della mozione, oltre quella della sanità.

 

La mozione impegna la Giunta "ad inserire  in sede di sottoscrizione dell'Accordo per la coesione Governo - Regione per la programmazione FSC 2021-27 la realizzazione dell'Asse viario Murgia - Pollino ed in particolare i tratti Gioia del Colle - bypass Matera ed il bypass Matera - Svincolo SS 175 per Metaponto in quanto immediatamente cantierabili e ammissibili al finanziamento".

 

"Si tratta - sottolinea Stasi - di un primo passo significativo verso il raggiungimento di un obiettivo infrastrutturale che deve essere prioritario per la Basilicata anche in virtù dell'intenso volume di traffico, e di conseguenza della sicurezza, che si sviluppa lungo l'asse viario Matera-Basentana. E' importante che su questo punto ci sia stata la convergenza di tutto il Consiglio Regionale, a cui va il ringraziamento de La Scaletta, senza alcuna divisione legata all'appartenenza politica od altro.

E' evidente che il Circolo porrà attenzione ai passi amministrativi successivi perché non ci siano "distrazioni". Queste opere viarie sono strategiche e devono essere realizzate per il bene e la tenuta, come si è più volte ribadito, dell'intero territorio regionale.

E' necessario, a questo punto, che si accendano, anche, i riflettori sul terzo lotto della strada (Svincolo ex ss 175 - Basentana) su cui nei giorni scorsi, in risposta ad un'interrogazione del parlamentare lucano, Aldo Mattia, il Governo ha reso noto di avere in programma la realizzazione di interventi urgenti di messa in sicurezza. Sarebbe indispensabile, in proposito, fare in modo che i lavori non precludano in futuro il possibile allargamento del tronco a 4 corsie e per questo motivo sarebbe opportuno avviare la progettazione per l'adeguamento del tratto esistente o, in alternativa, per individuare un nuovo percorso che consenta di superare i problemi idrogeologici che caratterizzano quella parte del territorio".

Un coordinamento per studiare ed organizzare iniziative efficaci per sollecitare le Istituzioni ad affrontare ed a risolvere la crisi organizzativa e gestionale del sistema sanitario regionale.

E' stato istituito nei giorni scorsi a Matera su iniziativa del Circolo Culturale La Scaletta nel corso di un incontro organizzato nella sede del sodalizio.

Vi hanno partecipato: Ordine dei Medici della Provincia di Matera, Ordine degli Architetti della Provincia di Matera, Avis, Altroconsumo, CSV, APD, Legambiente, Lions Host, Lions Città dei Sassi, Fondazione Zetema e Casa di Ortega oltre ad alcuni medici e cittadini attenti ai problemi della sanità.

 

Durante la riunione è stato avviato un confronto sulle criticità della sanità lucana ed in particolare di quelle del territorio materano a partire dal grande malato, l'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, che non riesce più a svolgere le funzioni che le sono assegnate dalla legge in qualità di Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) di primo livello.

 

Nel corso dell'incontro è stato ribadito che la gravità della situazione richiede una mobilitazione straordinaria del territorio e che le associazioni valuteranno l'organizzazione di iniziative di protesta accompagnate da proposte concrete per ripristinare le condizioni minime per l'esercizio del diritto alla salute di tutti i cittadini lucani.

 

"Crediamo sia arrivato il momento - spiega il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - di chiedere chiarezza alle Istituzioni preposte per comprendere quale sia l'idea sul futuro della sanità della Basilicata. Da tempo il riferimento dei pazienti del Materano, anche per cure che non richiedono particolari specializzazioni, sono gli ospedali pugliesi, il Miulli di Acquaviva delle Fonti in particolare. Non è pensabile che questa situazione perduri. Nonostante le sollecitazioni degli ultimi anni non si intravede un disegno strategico né sono state prese misure realmente efficaci per arginare il problema. La Scaletta, unitamente a professionisti della sanità di grande esperienza, ha prodotto una serie di documenti in cui si indicavano soluzioni possibili nel breve periodo che sebbene apprezzate dai decisori politici regionali, non hanno generato azioni, anche diverse da quanto da noi auspicato, per invertire la tendenza. Per questo abbiamo voluto chiamare a raccolta le associazioni e gli ordini professionali del territorio, e che ringraziamo per aver accolto il nostro invito, per ragionare insieme sulle azioni da mettere in campo".

 

Nei prossimi giorni le associazioni indicheranno i loro rappresentanti nel gruppo di lavoro e sarà insediato ufficialmente il coordinamento che adotterà le iniziative che riterrà opportune per tenere alta l'attenzione sullo stato di salute della sanità lucana coinvolgendo, quindi, altri Ordini ed Associazioni dell'intero territorio regionale.

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