La Nostra Storia

 

"Noi non siamo i figli della miseria, noi siamo i figli della Storia"

 

 

 

L'ESPERIENZA TEATRALE

 

 

 gruppo teatrale Dieci poveri negretti 1956

                  La filodrammatica che ha dato vita al Circolo La Scaletta

 

 

Il Circolo la Scaletta nasce il 7 aprile 1959 dall’entusiasmo di un gruppo di giovani che condividevano l’amore per Matera e la passione per il teatro. In città si erano già fatti notare per aver messo in scena nei rioni Sassi e nei teatri alcuni spettacoli, tra i quali ricordiamo nel 1957 “Dieci poveri negretti”, una pièce tratta dal celebre libro di Agatha Christie “Dieci piccoli indiani”, e nel 1959 “Miracolo” di Nicola Manzari. La filodrammatica si rivelò un’importante palestra, in quanto permise ai ragazzi di consolidare lo spirito di gruppo e comprenderne a fondo il significato, in quanto ognuno, dal servo di scena al primo attore, in base alle proprie competenze, svolgeva un compito fondamentale per la buona riuscita dello spettacolo. Un percorso formativo che permise, inoltre, di acquisire un metodo nella ricerca e nella documentazione, che dal teatro fu trasposto al patrimonio storico artistico della città, dando vita alla più longeva associazione culturale materana, una straordinaria avventura che dura da sessant’anni.  Fondamentale fu il ruolo di Teresa De Ruggieri nel consolidare il gruppo che, successivamente, avrebbe dato vita al Circolo La Scaletta. La sua ospitalità, il suo amore per la cultura, accompagnati da un forte spirito d'iniziativa furono un importante stimolo per i giovani soci. 

 

 

gruppo teatrale Miracolo 1959

  La filodrammatica,  che ha messo in scena  lo spettacolo teatrale "Miracolo" di Nicola Manzari 1959

 

 

 

IL CONTESTO STORICO

 

Il Circolo La Scaletta iniziò la sua attività in un periodo di crisi della comunità locale, in un momento in cui la vita dei Sassi, con i suoi valori, stava per essere cancellata. Mentre un'antichissima organizzazione civile si sgretolava con i suoi miti e le sue tradizioni, per reazione sorgeva il bisogno di unirsi per ritemprare le coscienze, per educare i giovani all'indagine, al lavoro di gruppo, al colloquio democratico e a superare il limite della tradizionale attività culturale operata da singoli individui.

 

La Scaletta sede via Lucana

       La prima sede del Circolo La Scaletta, in via Lucana n.9

 

Una scaletta, che ispirò il nome, permetteva l’accesso alla prima sede del Circolo, in via Lucana n.9. Una scaletta calcata da importanti personalità che, nel secondo dopoguerra, erano presenti a Matera. Artisti, antropologi, architetti, politici, giornalisti e intellettuali protagonisti del fermento culturale di quegli anni, tra i quali ricordiamo: Carlo Levi, Adriano Olivetti, Henri Cartier Bresson, Ernesto De Martino, Rocco Scotellaro, Rocco Mazzarone, Cid Corman, Luigi Guerricchio, Eleonora Bracco, Lucio Del Pezzo, Leonardo Sacco, e molti altri.

 

 franco palumbo presidente del Circolo ginetto guerricchio artistalucio delpezzo artista e michele de ruggieri socio

  Da sinistra Franco Palumbo, presidente del Circolo La Scaletta, gli artisti Ginetto Guerricchio e Lucio Del Pezzo e Michele de Ruggieri, socio fondatore Circolo La Scaletta

 

 

I GRUPPI DI STUDIO

 

Le attività dei gruppi di studio che si costituirono al Circolo riguardarono, e ancora oggi riguardano, i problemi socio-economici, storico-artistici, ambientali ed etnografici, in modo da fornire contributi concreti e innovativi per il più razionale progresso della città di Matera, della provincia e della regione. Sessant’anni di attività hanno creato un patrimonio di idee, di studi, di progetti, di incentivi di amore per l'arte e di realizzazioni, la cui validità trascende la contingenza del tempo e del luogo per diventare modello di azione e di vita democratica.

I primi passi furono mossi attraverso un ampio lavoro di ricognizione su testi, ricerche e scoperte che erano state fatte sulla città. Il lavoro di ricerca e documentazione iniziò a partire dalla preistoria, ripercorrendo il cammino di Domenico Ridola, che fu arricchito dall’utilizzo dei più moderni metodi e strumenti come, ad esempio, la fotografia e il disegno tecnico.

 

 

L’IDEA DEL MUSEO ETNOGRAFICO E IL TESTO “ARTE DI PASTORI” DI ELEONORA BRACCO

 

Nei primi anni lo studio delle testimonianze preistoriche permise di porre l'attenzione sul villaggio di Murgia Timone, di cui si realizzò una pubblicazione nel 1960.Tra le prime ricerche realizzate dai gruppi di studio vi è la raccolta e classificazione di oggetti e utensili che, in seguito allo spopolamento, erano stati abbandonati nei Sassi. Manufatti in seguito donati al Museo archeologico nazionale “D. Ridola” per dar vita a un museo etnografico, mai realizzato. Nell’ambito della ricerca etnografica nel 1961 il Circolo pubblicò il testo “Arte di pastori” di Eleonora Bracco, allora direttrice del Museo “D. Ridola”, con i disegni del pittore Ugo Annona.

Tutte le pubblicazioni a cura del Circolo possono essere consultate presso la sede del Circolo, in via Sette Dolori, 10.

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Leonardo sacco michele de ruggieri e ugo annona

Presentazione del testo  "Arte di pastori" di Eleonora Bracco presso il Circolo La Scaletta. Da sinistra il giornalista Leonardo Sacco, il socio fondatore, Michele de Ruggieri e il pittore Ugo Annona

 

  

RICERCA, DOCUMENTAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO RUPESTRE

 

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Raffaello de Ruggieri, socio fondatore del Circolo La Scaletta, con il senatore Emilio Colombo all'inaugurazione della mostra di pannelli fotografici sulle chiese rupestri del Materano, presso il Circolo Unione 1966

 

Grande attenzione è stata rivolta dal Circolo al patrimonio rupestre. Dopo anni di ricerche in città e nell'agro, che condussero al censimento di 118 cripte, nell’aprile del 1966 presso il Circolo Unione, attuale Palazzo dell’Annunziata, fu inaugurata dall’allora ministro del Tesoro Emilio Colombo una mostra di pannelli fotografici sulle chiese rupestri del Materano, che in parte è ancora possibile ammirare presso l’attuale sede associativa. Un’importante documentazione che confluì nel noto volume Le Chiese rupestri di Matera, (Roma, De Luca 1966) del quale successivamente, sempre per i tipi di De Luca, è stata data alle stampe una nuova edizione riveduta e aggiornata alle più recenti scoperte. Un testo che costituisce il primo studio sul patrimonio rupestre del Materano, punto di riferimento per tutte le successive ricerche.

Per tale importante lavoro al Circolo “La Scaletta”  nel 1966 fu assegnato il  premio IN/ARCH con la seguente motivazione: “quale esempio unico nel Mezzogiorno di iniziativa culturale spontanea, che miri a portare un contributo aggiornato per la valorizzazione di un determinato patrimonio culturale. Si fa particolare riferimento all’azione diretta al riconoscimento ed al rilievo delle chiese rupestri di Matera, intesa a segnalare all’attenzione dell’opinione pubblica e dell’Amministrazione statale e a porre il problema della loro tutela”. 

 

 

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  La presidente Margherita Mitarotonda ritira il premio In/Arch con il socio fondatore Michele de Ruggieri - Roma, 1966

 

 

Inoltre per il  lavoro di ricerca sulle chiese rupestri  il 2 giugno 1967 al Circolo La Scaletta fu conferita la medaglia d’oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte dalla Presidenza della Repubblica. 

La mostra dei pannelli fotografici ed i risultati della ricerca pubblicati nel volume divennero un prestigioso veicolo di informazione che il Circolo portò in giro, toccando tappe significative della vita culturale della nazione: dall’Accademia di Brera all' Università Cattolica di Milano, dalla Fondazione Besso  all' Accademia di San Luca di Roma fino ai tanti centri culturali del Sud e del Nord Italia.

Iniziò così la lunga marcia avviata con le ricerche storiche della città per costruire la nuova immagine di Matera che nell’immediato dopoguerra, per una sfavorevole congiuntura economica, si era rivestita solo dei panni della miseria.

Nell'intento di valorizzare il patrimonio rupestre dal Circolo venne realizzata la progettazione esecutiva della strada panoramica di Murgia Timone che, attraverso uno straordinario itinerario paesaggistico, conduce fino alla vista mozzafiato del Belvedere,  dove è possibile ammirare il fascino ancestrale dei Sassi in tutto il suo splendore.

Il primo restauro di una chiesa rupestre fu realizzato nella primavera – estate del 1967 a cura e spese del Circolo La Scaletta e, in gran parte, materialmente eseguito con il lavoro di molti soci. Nel cuore dei Sassi fu recuperata la basilica di Madonna delle Virtù  e contemporaneamente si procedette alla protezione del sovrastante ambiente rupestre di San Nicola dei Greci.

Due chiese trasformate da stalle a straordinari luoghi espositivi che, dal 1987, ospitano la prestigiosa rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi Mostre nei Sassi”. Nello stesso periodo iniziò l’opera di restauro e valorizzazione della Cripta del Peccato Originale, scoperta il 1 maggio 1963 dal socio fondatore Raffaello de Ruggieri, nota per i suoi affreschi come la Cappella Sistina del rupestre.

Questi siti, oggi visitati da migliaia di visitatori , sono considerati tra i più importanti a livello mondiale.

 

 Cripta del Peccato Originale recupero e documentazione

 I soci del Circolo La Scaletta impegnati nell'opera di documentazione della Cripta del Peccato Originale

 

 

SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEI RIONI SASSI

 

Per i Sassi il Circolo si è impegnato in maniera continua e determinante, tenendo conto del loro valore storico-artistico, sociale e urbanistico. Allo scopo di dare un concreto contributo per la loro salvezza e rivitalizzazione, dapprima ha redatto un progetto di restauro di un classico 'vicinato', successivamente ha stilato uno schema di proposta di legge per il restauro urbanistico ambientale dei Sassi, che in Parlamento è stata la base della Legge 29 novembre 1971 n.1043. Tale proposta di legge è contenuta nella pubblicazione una “Legge per Matera” a cura del Circolo e della sezione lucana “Italia Nostra”, che per un determinato periodo fu ospitata nella sede associativa. Oltre a “Italia Nostra” nel corso degli anni il Circolo ha stretto numerose collaborazioni con altre associazioni, tra queste ricordiamo il WWF, Legambiente e Onyx Jazz Club

 

 

 

sede Scaletta

   Ingresso di Palazzo Bronzini attuale sede del Circolo La Scaletta, in via Sette Dolori 10

 

PALAZZO BRONZINI: LA SEDE DEL CIRCOLO LA SCALETTA

 

Per affermare la politica del Circolo sul risanamento e il riuso degli antichi rioni materani, che dovevano tornare a vivere, un gruppo di soci acquistò Palazzo Bronzini nel Sasso Barisano, in via Sette Dolori n.10, che diventò la nuova sede sociale. Per far fronte alle spese di restauro e gestione e garantire la sopravvivenza del sodalizio il palazzotto fu donato al Comune di Matera con atto pubblico. La nuova sede fu inaugurata il 30 aprile 1974 e ancora oggi il pianterreno ospita le attività culturali, le pubblicazioni, la biblioteca e l’ampio archivio della Scaletta.

 

LE ATTIVITÀ SOCIO ECONOMICHE

II gruppo di studio dei problemi socio-economici, nel 1965, ha partecipato a una serie di incontri di approfondimento finalizzati alla stesura del Piano Regionale di Sviluppo della Basilicata, incontri che, per una verifica, sono stati ripetuti nel 1973. Il resoconto di tali attività è contenuto in dodici pubblicazioni a cura di personalità come Rocco Mazzarone e Manlio Rossi Doria che parteciparono attivamente.

 In sessant’anni di attività l’azione di pressione del Circolo è stata determinante per:

 -l'istituzione in Basilicata delle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali

- l’istituzione del Conservatorio di musica nella città di Matera

- la realizzazione del nuovo ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera

Inoltre con la Soprintendenza ai Monumenti ha collaborato per la schedatura, catasto e vincolo dei monumenti rupestri e ha promosso lo studio di Piazza San Francesco dal punto di vista geo-archeologico, antropologico, storico artistico, architettonico e archivistico.

Un contributo significativo è rappresentato dallo schema di progettazione per la salvaguardia e la conservazione del patrimonio rupestre, schema che ha dato origine prima alla Legge Regionale n. 3/78 e poi alla Legge Regionale n.11/90 per l'istituzione del Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese rupestri del Materano.

Con il bagaglio di esperienze acquisite, il Circolo si è reso disponibile all'organizzazione di prestigiosi congressi e convegni, tra i più significativi si ricorda il II Congresso Nazionale di Archeologia Cristiana realizzato a maggio 1969 e la pubblicazione degli atti.

 

SALVAGUARDIA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO AMBIENTALE

 

Nell'ambito dei beni naturali e paesaggistici il Circolo, attraverso incontri, dibattiti e pubblicazioni di diversi fascicoli divulgativi, si è impegnato per:

- la conoscenza delle straordinarie bellezze incontaminate della regione;

- la salvezza del massiccio del Pollino;

- la creazione del Parco Nazionale del Pollino;

- la nascita di una coscienza sensibile alla conservazione del patrimonio boschivo.


Nel 1975 fondamentale è stato l’intervento del Circolo per sventare l'installazione di un impianto per la produzione delle bioproteine (ex Liquichimica) che, occupando una parte privilegiata della costa metapontina, bonificata ed irrigata, avrebbe creato notevoli danni alla fiorente agricoltura e al turismo della zona.

I soci del Circolo La Scaletta hanno promosso e supportato la costituzione di:

La Scuola di Grafica di Via Sette Dolori

La Fondazione Zétema: Centro per la valorizzazione e gestione delle risorse storico-ambientali

Il Musma: Museo della Scultura contemporanea

Casa Ortega

 

       

         

 

           RICONOSCIMENTI

 

  • 1966 premio IN/ARCH per il lavoro svolto nel campo del patrimonio rupestre
  • 1967 diploma di Medaglia d'Oro per Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte, con decreto del Presidente della Repubblica, in data 2.6.1967 n. 9
  • 1967 conferimento del titolo di Istituto Culturale dal Ministero per i Beni Culturali eAmbientali a norma della legge 2.4.1980 n. 12
  • 1988 premio "Una vita per la Lucania" (terza edizione - Castronuovo S. Andrea);
  • 1993 conferimento del titolo "Paul Harris Fellow" Rotary Foundation
  • 2001 premio "Lucana gens" conferito dalla Regione Basilicata., su proposta dell'Azienda di Promozione Turistica
  • 2005: premio "Roero: vino e territorio
  • 2017: premio Custode del Pollino

 

Ad aprile 2019, in occasione dei sessant'anni del Circolo La Scaletta, è stato pubblicato il volume "Il cammino verso Matera Capitale europea della cultura 2019. La storia de La Scaletta" di Nicola D'Imperio, Edizioni Magister. Un racconto dettagliato e appassionante della straordinaria avventura del Circolo La Scaletta, corredato da numerose foto dell'archivio storico del sodalizio.

 

La Scaletta copertina per stampa senza prezzo 21 03 2019 page 0001

 

 

 

        

Mercoledì, 28 Febbraio 2018 11:39

Il 29 settembre 2011 Franco Palumbo ci ha lasciato

Il 29 settembre 2011 Franco Palumbo ci ha lasciato.

Non dimenticheremo mai il suo sorriso ed il suo immenso amore per la nostra terra.

Mercoledì, 28 Febbraio 2018 11:36

In ricordo di Micol Fontana

"E' morta Micol Fontana che con le sue sorelle ha testimoniato come la creatività possa divenire motore dello sviluppo. Il Circolo ricorda con grande simpatia la giornata del 2002 trascorsa con lei nei Sassi e nella sede dell'associazione."

La scomparsa improvvisa di Kengiro Azuma rappresenta una perdita umana e culturale per la città di Matera. Il Circolo La Scaletta, che ha avuto fecondi rapporti di collaborazione e di arricchimento culturale con l’artista giapponese, sente profondamente il vuoto che si è creato con la sua morte. Nel 2010 Azuma ha vivificato con le sue sculture la straordinarietà del complesso rupestre “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci”. Ma accanto alla forza dirompente delle sue Opere, Azuma ha donato i valori sinceri della sua amicizia e del suo profondo amore per Matera. La nostra città, infatti, ha rappresentato per lui il luogo preferito per tonificare e rafforzare le sue lievitazioni creative. In particolare Azuma era stato colpito dalla sacralità dei luoghi, tanto da trasferirla nella sua aggiornata tessitura scultorea. Vi è stato un incredibile matrimonio tra la densità ispiratrice di Matera e il nuovo percorso creativo del Maestro. L’interruzione improvvisa di tale percorso, ci addolora ma non ci sconforta perché la rassegnazione non faceva parte della storia di Azuma e anche in questo la sua posizione culturale era analoga a quella di una Città, mai rassegnata e che per millenni ha prodotto nuova storia.
Per questo Azuma vive ancora nei nostri progetti e continuerà a colloquiare con noi e con la nostra città.

Ai familiari giunga l’affetto del nostro umano e profondo cordoglio.

Domenica 18 dicembre una folta rappresentanza del Circolo La Scaletta, diretta dal presidente Ivan Focaccia, si è recata all’ inaugurazione delle nuove sale espositive del Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro, dedicate alle civiltà italiche degli Enotri e dei Lucani. Il nuovo allestimento è stato curato dal dottor Salvatore Bianco, già direttore del Museo che, come è noto, ha avuto come maestro il grande archeologo Dinu Adamesteanu, che si è spento in Policoro il 21 gennaio 2004. Prima della cerimonia i soci del Circolo hanno reso omaggio al compianto Soprintendente della Basilicata, ponendo ai piedi della tomba un mazzo di fiori.

Matera, 19 dicembre 2016
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
Mob.329.7144199

In crescita il numero di visitatori delle Grandi Mostre nei Sassi

Continua fino a domenica 26 novembre la mostra “Dalle profondità del tempo” dell’artista veronese Novello Finotti, organizzata dal Circolo La Scaletta nell’ambito della XXX edizione delle Grandi Mostre nei Sassi. L’esposizione, inaugurata lo scorso 30 giugno presso il complesso rupestre “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci”, ha superato i 38.000 visitatori. Un successo di pubblico e di critica per la storica rassegna di scultura contemporanea, che ha registrato un incremento del 20% di visite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un pubblico composto dal 35% di stranieri e 65% di italiani. Ancora per tre settimane sarà possibile ammirare le trentotto opere in marmo e bronzo allestite nello straordinario scenario dei rioni Sassi. Il percorso espositivo comprende anche sette acqueforti e sette bronzetti del Maestro scaligero, collocate presso la saletta della Grafica del Musma, Museo della Scultura Contemporanea di Matera.

Novello Finotti vive e lavora a Sommacampagna(VR) e Pietrasanta (LU), si è formato all’Accademia dei Cignaroli di Verona, vanta una carriera internazionale, ricca di esposizioni italiane ed estere, tre partecipazioni alla Biennale di Venezia. Tra le sue opere più importanti ricordiamo il decoro in bronzo dorato per l’altare del Beato Giovanni XXXIII e la scultura in marmo bianco di Carrara di S. Maria Soledad, realizzate per la Basilica di San Pietro a Roma, e “Il cammino dell’ Uomo”, opera in mostra nella Capitale europea della cultura 2019, che rievoca la storia millenaria della Città, invitando a riflettere sui concetti di Morte e Rinascita.

L’esposizione, a cura di Beatrice Buscaroli, resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 13.30. Su prenotazione sono previste visite guidate. Ingresso intero 5,00 euro- ridotto 3.50. Ridotto per studenti fino a 24 anni, over 70, soci FAI e Touring Club.

Sono previste riduzioni per i possessori del biglietto della mostra di Novello Finotti che visiteranno anche il Musma e la Casa di Ortega e viceversa.

Per informazioni:
Chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci:
Soc. Coop. Cave Heritage- Arte Cultura e Turismo 377.4448885; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Musma:
Soc. Coop. Synchronos 366.9357768; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Matera, 2/11/2017
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
329.7144199

MATERA-Venerdì 24 novembre ore 18.30 al Circolo La Scaletta, in via Sette Dolori 10, si terrà l’incontro con Angelo Chico, il falegname del Carro della Bruna. Chico, o Janglùcch come tutti lo chiamano, novantenne dalla memoria formidabile, per quasi cinquant’anni ha costruito la struttura in legno che sorregge il manufatto in cartapesta realizzato per la festa del 2 luglio, dedicata a Maria S. S. della Bruna, protettrice di Matera. Un sostegno costituito da una rete di telai e listelli successivamente rivestiti dalla cartapesta, il materiale che dà vita a colonne, capitelli, cupole e statue del carro trionfale. Uno scheletro invisibile come il lavoro del falegname, che non gode della stessa fama dei maestri cartapestai, pur svolgendo un ruolo fondamentale.

L’incontro con Angelo Chico dà il via al ciclo d’incontri “Le stagioni del mandorlo”, un titolo evocativo ispirato all’ albero simbolo del paesaggio mediterraneo, in grado di resistere alle intemperie e fiorire in anticipo per annunciare l’arrivo della bella stagione. Gli appuntamenti, organizzati dal Circolo La Scaletta e La Scaletta Giovani in collaborazione con l’associazione Matera Inside, hanno l’obiettivo di raccogliere le testimonianze orali di uomini e donne che sono i custodi della memoria collettiva della città. Personaggi in grado di restituire, attraverso le loro storie di vita, gli aspetti più autentici di valori, tradizioni e senso di appartenenza della comunità materana.

Dopo i saluti del presidente del Circolo La Scaletta, Ivan Franco Focaccia, con Angelo Chico dialogherà Giuseppe Mitarotonda, ceramista. A moderare l’incontro Rosanna Festa, Circolo La Scaletta. Nel corso dell’iniziativa saranno proiettati alcuni contributi video tratti dai documentari “Lo scheletro massiccio” di Rvm broadcast e “Festa della Bruna tra Tradizione e Innovazione” di Matera Inside e alcune fotografie del volume di Michele Morelli “La Festa della Bruna”.

Matera 22 novembre 2017
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
mob.329.7144199

A Matera 40.000 visitatori per lo scultore Finotti

Cala il sipario sulla mostra “Dalle profondità del tempo” di Novello Finotti, raffinato artista veronese, protagonista della rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi Mostre nei Sassi”, giunta alla XXX edizione. L’esposizione, allestita come di consueto nelle chiese rupestri “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, è stata aperta al pubblico dal 30 giugno al 26 novembre 2017, facendo registrare 40.000 visitatori. Un trend in crescita negli ultimi anni, con un netto aumento delle presenze straniere, che conferma l’appeal della Capitale europea della cultura 2019 a livello internazionale e l’affermarsi di un turismo di qualità, colto e informato.

Un successo per il Circolo La Scaletta, da sempre promotore dell’iniziativa, che negli ultimi quattro anni ha organizzato nel complesso rupestre “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci” le mostre “Scultura lucana contemporanea” (2014) dedicata alle opere di tredici artisti lucani, “Materia & Luce” (2015) di Marco De Luca, “Racconto di un popolo di statue” (2016) di Pietro Guida e infine Novello Finotti, con la guida del presidente Ivan Franco Focaccia. “Con la chiusura della XXX edizione de “Le Grandi Mostre nei Sassi”- ha commentato Focaccia- volge al termine anche il mio incarico di presidente, un’esperienza esaltante e molto gratificante per i risultati ottenuti. Nonostante la scarsità di risorse investite dalle istituzioni siamo riusciti a portare avanti con grande tenacia e passione l’appuntamento con la storica rassegna di scultura, con artisti di grande valore umano e artistico. Ogni anno le opere proposte si fondono con l’unicità del percorso rupestre, con esiti poetici di grande suggestione, che emozionano migliaia di turisti da tutto il mondo. Un luogo magico in grado di accogliere al meglio importanti personalità che visitano Matera, come è accaduto in questi anni con Vittorio Sgarbi, Oliviero Toscani e Nicoletta Mantovani, solo per citare alcuni nomi. Un ringraziamento speciale- ha concluso il presidente- va ai soci del Circolo, agli sponsor e a tutti i collaboratori che hanno reso possibile tutto questo”.

Tornano a Verona le opere in marmo e bronzo di Finotti, tutte meno una che sarà donata alla città.

“Esporre le mie sculture a Matera è sempre stato il mio sogno- ha spiegato Novello Finotti-un sogno che si è potuto realizzare grazie all’impegno del presidente Focaccia, dei componenti del Circolo La Scaletta e tutti coloro che hanno reso possibile questa esposizione, che desidero ringraziare con immensa gratitudine. Vedere le mie opere ambientate negli antichi spazi ipogei dei Rioni Sassi, che portano ancora tracce di vissuto, è stata una grande emozione”.

Matera 30 novembre 2017
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
mob.329.7144199

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