Giovedì, 28 Gennaio 2016 09:34

Matera inCarta Dante

Venerdì 29 gennaio alle ore 18,30 nell’ex Ospedale di San Rocco si terrà l'evento “Matera inCarta Dante”, ovvero la rappresentazione dell’ arte della cartapesta di Matera per la prima volta nella Divina Commedia, promosso dal Comitato Promotore Club UNESCO Matera con il Comitato di Matera della Società Dante Alighieri e con il Circolo La Scaletta.

Saranno presentate al pubblico le statue di Caronte, Dante e Beatrice realizzate dal Maestro Andrea Sansone e dai collaboratori della Fabbrica del Carro 2015, coinvolti nella lettura della Divina Commedia il 2, 3 e 4 ottobre scorsi e nell’ intero progetto di "Matera inCanta Dante" che, sostenuto dal Comune di Matera e dalla Regione Basilicata, ha cercato di valorizzare Dante Alighieri come veicolo di conoscenza di una delle eccellenze artigianali della città. Questa occasione ha l’ambizione di costituire un passo importante sulla strada percorsa dai maestri cartapestai della nostra città e creare una sinergia, a partire da questo evento e con la collaborazione della Camera di Commercio di Matera, tra le scuole e le botteghe della cartapesta di Matera per costruire una prospettiva comune che amplifichi il rumore di tale arte, come richiamo di interesse artistico e turistico sulla città ma soprattutto di sviluppo di questo settore. Sottolineando che anche lo sviluppo di attività artigianali costituisce un motivo – sostenuto dall’UNESCO- di costruzione di armonia e pace in una comunità cittadina.

Del resto Matera InCanta Dante ha suscitato a vari livelli l‘ attenzione nazionale e internazionale e , in questa occasione, verrà presentato il Parco letterario "Le Terre di Dante" di Ravenna come nuovo interlocutore di prospettive comuni . Sono attesi da Ravenna il prof. Giuseppe Chicchi, già sindaco di Rimini e Parlamentare, e Attilio Moroni, responsabile marketing del Parco letterario ; e già i Presidenti dei tre sodalizi , Stefania De Toma, Ivan Focaccia e Pino Suriano, si sono detti onorati e stimolati dal desiderio di condivisione proveniente dalla città dove riposano le spoglie del Sommo Poeta .
Nella serata verrà poi presentata una applicazione con la quale il Sommo Poeta incontra la didattica e l'innovazione: Francesco "Piersoft" Paolicelli illustrerà il suo bot per Telegram “DivinaCommediaBot”, validissimo strumento innovativo al servizio della cultura classica di cui proprio Pino Suriano, Presidente del Comitato di Matera della Società Dante Alighieri, illustrerà, in quanto docente di lettere coinvolto nel progetto, le potenziali implicazioni didattiche. Per l’occasione Franco Palmieri, regista di “Matera inCanta Dante” con Antonio Montemurro, tornerà a Matera per incontrare nuovamente , dopo le settimane di prove e l’“inCanto” di quei primi giorni di ottobre, quanti tra i Cantori avranno la possibilità di partecipare; e brindare insieme alla riuscita di un’impresa che ha creato nella città di Matera un legame di comunità prezioso e contagioso.
L‘aspettativa per la presentazione delle tre statue – cui verranno date le voci da Cantori grandi e piccoli di Matera InCanta Dante- è molto alta e il Maestro Sansone ha preannunciato effetti innovativi e altamente suggestivi utilizzati per la costruzione delle statue, sulla scia della esperienza maturata in tre anni di realizzazione del Carro della Madonna della Bruna. Oltre ai sostegni pubblici già citati,cui va aggiunta la collaborazione della Fondazione Matera 2019, una menzione speciale va data alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio che continua, attraverso la disponibilità straordinaria dell’architetto Biagio Lafratta, a far sentire la chiesa del Cristo Flagellato e gli ambienti dell’Ex Ospedale di San Rocco come il cuore di questa vicenda di comunità sia ai Cantori che a quanti vogliano costruire futuro e crescita autentica dal ventre di quel Capitale di Cultura che è Matera, con la sua storia, la sua gente, la sua bellezza unica al mondo.
Sarà offerto un aperitivo grazie a:
Panificio Cifarelli
Panificio Martino
Società agricola "I catasti di Azzano"
B&B "Matera città dei Sassi"

Venerdì, 29 Gennaio 2016 09:34

LA SCALETTA INCONTRA L’ADIRT PER MATERA 2019

Ieri pomeriggio Michele de Ruggieri, socio fondatore del Circolo La Scaletta, ha incontrato l’ Adirt, Associazione Difesa Insediamenti Rupestri e Territorio, presso la sede di via Abbrescia a Bari, per partecipare al dibattito”Matera, ovvero com’è dura essere capitale europea della cultura”.

All’incontro hanno partecipato Lucia Aprile, presidente Adirt, Michele Cecere, socio Adirt e Sergio Fadini, napoletano e materano d’adozione autore del libro “A Matera si va, si torna, si resta”, Altrimedia edizioni.

Un confronto sulla Città dei Sassi tra criticità e opportunità scaturite dalla designazione a Capitale europea della cultura 2019, attraverso gli occhi di chi ha imparato a conoscerla da pochi anni e chi ha speso tutta la sua vita per la città, vedendola cambiare profondamente nel tempo.

Con gli amici del Circolo, fin dalla sua costituzione nel 1959, - ha ricordato Michele de Ruggieri- abbiamo condotto una lunga battaglia per far comprendere che la vergogna di Matera non erano i Sassi, ma la miseria, miseria che si combatte solo con il lavoro”. Nel secondo dopoguerra le famiglie materane non vedevano l’ora che arrivasse l’estate - ha continuato de Ruggieri - perché d’estate si poteva camminare scalzi e risparmiare i soldi per le scarpe. Un giorno passeggiando per via del Corso con un mio amico espressi il desiderio di poter vedere tutti i giovani materani con le scarpe”.

Matera come protagonista di un’importante rivoluzione culturale, dal passato di “vergogna nazionale” all’attuale designazione di capitale europea della cultura 2019, una vittoria da governare, secondo il socio fondatore del Circolo, attraverso il potenziamento dell’amministrazione comunale e l’istituzione di corsi di lingue, a partire dai vigili urbani, per creare reali possibilità di dialogo tra chi arriva e chi gestisce il territorio.

A proposito del titolo di Matera 2019 de Ruggieri ha osservato : “ Non vorremmo che l’idea del ministro Franceschini delle capitali italiane della cultura portasse a una dispersione di risorse finanziarie, per il noto fenomeno dell’inflazione che può colpire il progetto delle capitali. Inoltre per il traguardo del 2019 un ruolo fondamentale spetta ai cittadini, ha spiegato il rappresentante della Scaletta, che attraverso l’attenzione per il territorio manifesteranno e proietteranno una classe dirigente in grado di governare la vittoria.

Infine sono emerse le criticità interne alla Fondazione Basilicata-Matera 2019, con l’augurio che possano essere superate in nome di una svolta epocale per la città.

Matera, 29 gennaio 2016
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone

MATERA - Il tema giubilare della Misericordia protagonista dell’evento “La preghiera bussa, il digiuno ottiene, la misericordia riceve”, che sarà inaugurato venerdì 12 febbraio alle 18.30, presso il complesso rupestre della Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci. Lo scenario arcaico delle chiese rupestri farà da cornice a un’installazione e ad una performance dal vivo, dove parole, colori, suoni e gesti si mescoleranno con sette spazi individuati nella Chiesa e nel Monastero della Madonna delle Virtù. Sette come il numero delle Opere di Misericordia, delle note della scala musicale e dei colori dell’arcobaleno. Riferimenti simbolici, proporzioni armoniche per rappresentare il tema di quest’anno giubilare, a partire da una riflessione sulle sue radici storiche nelle diverse religioni, e che andranno ad unirsi alla gestualità spirituale dei Mudra, una delle pratiche yogiche, sulla quale s’incentra la performance.

“Abbiamo cercato di individuare una declinazione del tema- ha spiegato Simona Spinella, tra gli ideatori dell’evento- andando a scavare in quel composito humus, che poi è stato anche il terreno di coltura dell’ortodossia cattolica. La Misericordia, dunque, prima della sua definizione nel contesto del cattolicesimo romano, prima che venisse declinata nella sua articolazione tra Opere di Misericordia Corporali e Opere di Misericordia Spirituali”.

L’evento, commissionato dal Mysterium Festival di Taranto, è organizzato dall’associazione MaterElettrica in collaborazione con la Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni” per la parte musicale, tecnologica e di sonorizzazione, EllellE per le immagini, l’Associazione Al Jalil per la parte performativa, il Circolo La Scaletta e la Cooperativa Cave Heritage, Arte, Cultura e Turismo.

“La preghiera bussa, il digiuno ottiene, la misericordia riceve” nasce da un progetto realizzato nell’ambito del bando regionale “Nuovi Fermenti”, è promosso e patrocinato dalla Regione Basilicata, Comune di Matera, Fondazione Matera Basilicata 2019 e Conservatorio “ Duni”.

L’installazione audio-visiva performativa, sarà aperta al pubblico, oltre che venerdì 12 dalle 18.30, sabato 13 e domenica 14 febbraio con i seguenti orari: 10-13 e 16-20, con live performance alle 19.

Matera, 10 febbraio 2016
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
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MATERA- Lunedì 15 febbraio ore 16.00 presso Casa Cava, via San Pietro Barisano, 47 si terrà il seminario: “Rigenerazione urbana e partecipazione al governo della città. Una proposta dal basso per il riuso di edifici e spazi pubblici dismessi”. L’iniziativa è organizzata nell’ambito del Progetto Cast- Cittadinanza attiva per lo sviluppo sostenibile del territorio, promosso dal Circolo La Scaletta di Matera e le associazioni Culture e Territori e Art Park di Potenza e Atelier Mob di Lisbona, cofinanziato dalla Regione Basilicata nell’ambito del Programma Visioni Urbane.

Il Seminario apre un ciclo d’incontri su “Recupero, riuso e gestione di spazi ed edifici pubblici dismessi”, che coinvolgeranno gli studenti del V anno del Corso di Studi di Architettura dell’Università della Basilicata, sulla base di un accordo di collaborazione stipulato con il DICEM, Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo.

L’obiettivo del primo appuntamento è avviare un percorso di partecipazione, che verrà condotto utilizzando la piattaforma web sul sito http://www.castlab.it/index.php/partecipamt. In questa fase sarà prezioso il contributo di cittadini e associazioni che con un click potranno arricchire la mappatura avviata dei contenitori pubblici dismessi presenti sul territorio comunale, fornire indicazioni per il loro recupero e riuso per attività d’interesse collettivo, sociale e culturale. In questo modo alla fine del percorso si potrà fornire all’Amministrazione comunale uno strumento di base per la programmazione d’interventi futuri di recupero e affidamento in gestione per fini d’interesse pubblico.
Nel corso dell’iniziativa sarà presentato l’archivio storico digitale del Circolo La Scaletta.
Dopo i saluti di Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta, Raffaello de Ruggieri, sindaco di Matera e Ferdinando Mirizzi, direttore del DICEM dell’Università degli studi di Basilicata, interverranno Piergiuseppe Pontrandolfi, presidente dell’associazione Culture e Territori di Potenza e coordinatore del Progetto Cast, Antonella Guida, coordinatrice del Corso di Studi di Architettura (DICEM), Annibale D’Elia, esperto d’innovazione sociale e rigenerazione urbana, Francesca Velani, direttore LuBeC e vicepresidente Promo P.A Fondazione, Laura Grassini, Milena Manicone e Gabriella Sarra del Circolo La Scaletta e Francesco Scorza, Redo s.r.l. Seguirà un dibattito con cittadini e rappresentanti delle associazioni.

Matera, 12 febbraio 2016
Ufficio Stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
Mob.329.7144199

BROCHURE PROGETTO CAST 15 FEBBRAIO ico pdf

Mercoledì 2 marzo,a partire dalle 15.30, presso la sede di via Lazazzera dell’Università degli studi della Basilicata, si terràil workshop “Recupero e riuso di edifici e spazi pubblici dismessi per iniziative di rigenerazione urbana a Matera”.

L’iniziativa si inquadra nelle attività del Progetto Cast- Cittadinanza attiva per lo sviluppo sostenibile del territorio, promosso dal Circolo La Scaletta di Matera e le associazioni Culture e Territori e Art Park di Potenza e Atelier Mob di Lisbona, cofinanziato dalla Regione Basilicata nell’ ambito del Programma Visioni Urbane.
Il workshop è il secondo appuntamento dedicato alla riqualificazione di edifici e spazi pubblici abbandonati, dopo il seminario dello scorso 15 febbraio in cui è stato chiesto a cittadini e associazioni di partecipare attivamente, attraverso la piattaforma web del progetto, http://www.castlab.it/index.php/partecipamt.Compilando un breve questionario online è possibile arricchire la mappatura avviata dei contenitori pubblici dismessi presenti sul territorio comunale, fornire indicazioni per il loro recupero e riuso per attività d’interesse collettivo, sociale e culturale.
A supporto del dibattito sul riuso dei numerosi edifici pubblici dismessi presenti a Matera, nell’ incontro verranno presentate alcune buone pratiche di urbanistica partecipata, realizzate a livello locale e internazionale.
Il workshop, organizzato in collaborazione con il DICEM, Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo, coinvolgerà gli studenti del V anno del corso di studi di architettura dell’Università della Basilicata, che approfondiranno i temi della rigenerazione urbana anche attraverso le attività di laboratorio, che si svolgeranno nel mese di marzo.
Interverranno: Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta, Giovanni Schiuma, vicesindaco di Matera, Antonella Guida, coordinatrice del corso di studi di Architettura (DICEM), Antonio Nicoletti, Comune di Matera, Ina Macaione , DICEM, Gerardo Sassano, studio di architettura “Volume Zero” di Potenza , Antonio Graziadei, Paesaggi Meridiani, laboratorio di ricerca sui Paesaggi del Mediterraneo di Potenza, Tiago Mota Saraiva, AtelierMob di Lisbona, Piergiuseppe Pontrandolfi, DICEM, con le conclusioni di Patrizia Minardi, dirigente dell’ Ufficio Sistemi culturali e turistici della Regione Basilicata.

Matera, 29 febbraio 2016
Ufficio Stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone 329.7144199

Gli studenti di architettura presenteranno delle proposte progettuali per dare nuova vita a sette contenitori abbandonati, presenti nel centro e nella periferia della città

Martedì 12 aprile 2016, ore 10, presso l’Aula Magna dell’Università degli studi di Basilicata, in via Lazazzera, si terrà l’incontro conclusivo dei workshop su “Recupero e riuso di edifici pubblici dismessi per iniziative di rigenerazione urbana a Matera”. L’iniziativa si inquadra nell’ambito del progetto CAST, Cittadinanza attiva per lo sviluppo dei territori, e conclude un ciclo d’incontri sul tema della rigenerazione urbana, organizzati dal Circolo La Scaletta di Matera e le associazioni Culture e Territori e Art Park di Potenza e Atelier Mob di Lisbona, in collaborazione con il DiCEM Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo dell’Ateneo lucano.

Nel corso della mattinata gli studenti del quinto anno del corso di studi di architettura presenteranno le proposte progettuali per il recupero, riuso e gestione di sette edifici pubblici dismessi presenti a Matera.
Un centro per l’educazione ambientale per Casino Dragone (San Giacomo), uno spazio espositivo in rete con altri centri culturali nei rioni Sassi per l’ex Monastero di S. Lucia e Agata ,un centro socio sanitario dedicato alle fasce più deboli della popolazione nell’ex Biblioteca San Giacomo e un polo cinematografico nell’ edificio ex formazione della zona PAIP, sono queste alcune delle proposte sviluppate dai futuri architetti, a partire dalle esigenze espresse dai cittadini e dalle associazioni, attraverso i questionari compilati sul sito www.castlab.it e i canali social. Inoltre nella realizzazione dei progetti è stato considerato anche il programma pluriennale degli investimenti 2016-2019 presentato dal Comune di Matera, in cui rientrano alcuni edifici analizzati.

Nell’ambito del progetto CAST è stato realizzato un esperimento di partecipazione dal basso, che ha saputo coniugare i fabbisogni della cittadinanza con la creatività giovanile, in grado fornire idee e informazioni utili ai rappresentanti istituzionali.

All’incontro interverranno: Antonella Guida, coordinatrice del corso di studi di Architettura (DiCEM), Piergiuseppe Pontrandolfi, coordinatore del progetto CAST, Giovanni Schiuma, vicesindaco di Matera e assessore alla Pianificazione strategica e Innovazione, Antonio Conte, coordinatore del laboratorio progettuale del Corso di studi di Architettura, Ivan Focaccia, presidente del Circolo culturale La Scaletta.

Matera, 8 Aprile 2016
Ufficio Stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
Mob.329.7144199

Venerdì, 10 Giugno 2016 09:34

LE GRANDI MOSTRE NEI SASSI 2016 Anteprima

È dedicata a Pietro Guida la 29^ edizione della rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi Mostre nei Sassi”, che sarà inaugurata mercoledì 29 giugno 2016, presso il complesso rupestre Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci.

“Racconti di un popolo di statue” è il titolo dell’ esposizione personale, organizzata dal Circolo La Scaletta, composta da quaranta opere dell’ artista, campano di nascita e tarantino d’adozione, che ha attraversato l’intero Novecento.

Il lungo percorso artistico dello scultore, che ha toccato momenti espressivi differenti, dall’astrattismo all’arte figurativa, può essere rivissuto visitando la sua antica abitazione, situata nelle campagne di Manduria (Taranto). Mito e quotidianità si fondono nella moltitudine di statue che popolano questo luogo, laboratorio di storie e silenzi di un’umanità palpitante.

Brevi note biografiche sull’Autore

Pietro Guida è nato a Santa Maria Capua Vetere nel 1921
Ha iniziato la sua attività artistica aderendo al Gruppo Sud di Napoli.
Vive e lavora a Manduria ( TARANTO)
Ha tenuto numerose mostre personali e partecipato a importanti mostre collettive, riscuotendo consensi di critica e riconoscimenti; sue opere figurano collezioni pubbliche e private.
Ha insegnato scultura all’Accademia di Belle Arti di Lecce.
Nel 2008, il Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia dell’Università del Salento, Lecce, ha promosso e ospitato nella sua prestigiosa sede una mostra antologica del lavoro di Guida dal 1945 al 2008.
Nel 2015 è stato pubblicato il volume “Guida 100 disegni” ( Barbieri editore) a cura di Francesco Abbate e Letizia Gaeta.

Fotografie di Francesco Giase

Mercoledì, 22 Giugno 2016 09:34

LE GRANDI MOSTRE NEI SASSI XXIX EDIZIONE

MATERA- Lunedì 27 giugno 2016, ore 16, presso le Chiese rupestri “Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci” verrà presentata alla stampa la xxix edizione della rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi mostre nei Sassi”.

I suggestivi ambienti rupestri del Sasso Barisano, quest’anno, ospiteranno quarantuno opere dello scultore, campano di nascita e tarantino d’adozione, Pietro GUIDA.

La mostra intitolata “Racconto di un popolo di statue” potrà essere visitata in anteprima dai giornalisti.

Dal 1978 il Circolo La Scaletta organizza la prestigiosa Esposizione che, negli anni scorsi, ha ospitato artisti come: Consagra, Melotti, Martini, Cambellotti, Fazzini, Matta, Milani, Andreotti, Kolìbal, Negri, Raphael, Mascherini, Hare, Viani, Mirko, Lassaw, Azuma e altri ancora.

Interverranno:
Ivan Franco Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta
Raffaello de Ruggieri, sindaco di Matera
Pietro Guida, artista
Tommaso Strinati, curatore
Raffaele Nigro, scrittore e giornalista
Francesca Sogliani, docente Università degli studi della Basilicata

L’inaugurazione della mostra è in programma mercoledì 29 giugno, ore 19

Matera, 22 giugno 2016
Ufficio stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
329.7144199

CHIESE RUPESTRI MADONNA DELLE VIRTÙ E SAN NICOLA DEI GRECI
Matera, 29 Giugno-6 novembre 2016

COMUNICATO STAMPA

LE SCULTURE DI PIETRO GUIDA A MATERA

Mercoledì 29 giugno, ore 19.00, si inaugura a Matera, nelle chiese rupestri Madonna delle Virtù e San Nicola dei Greci, la XXIX edizione della rassegna di scultura contemporanea “Le Grandi Mostre nei Sassi”, organizzata dal Circolo La Scaletta, in collaborazione con la Soc. Coop. Cave Heritage - Arte, Cultura e Turismo.

L’iniziativa culturale, tra i consolidati appuntamenti della città, quest’annoospita la mostra personale di Pietro Guida.

“Racconto di un popolo di statue” è il titolo dell’esposizione composta da quarantuno sculture in cemento e gesso, realizzate tra il 1947 e il 2016. L’opera più recente, ispirata al mito di Pigmalione, viene esposta per la prima volta nella rassegna materana.

Pietro Guida, nato a S. Maria Capua Vetere ( Caserta), vive e lavora a Manduria (Taranto) dal 1949. Consegue il diploma di scultura nel 1947, in quegli anni aderisce al “Gruppo Sud”,diventando uno dei protagonisti di quella “primavera” napoletana, che si snoda attraverso eventi artisticie manifestazioni culturali. Alla fine degli anni Cinquanta si afferma nel panorama artistico del dopoguerra. La sua produzione figurativa è esposta in importanti mostre personali e collettive, tra cui ricordiamo la partecipazione alla VII e VIII edizione della Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma e la personale nella prestigiosa “Galleria del Cavallino” di Venezia”.

Il lungo percorso artistico dello scultore, che ha attraversato l’intero Novecento, è caratterizzato da differenti momenti espressivi: dall’arte figurativa degli esordi(1950-1960) al periodo astratto- costruttivista (1960-1975), fino al ritorno ad una plastica figurativa, con una prima fase che indulge alla piacevolezza, andata perlopiù distrutta, fino alla produzione degli ultimi anni.

Lamostra, curata dal prof. Tommaso Strinati, comprende opere a tema mitologico come, “Apollo e Dafne”1996,“Il Minotauro e la fanciulla” 2005,“Leda e il cigno” 1997, “Il mito di Endimione”1999e “Orfeo e Euridice” 2007in abiti moderni. Nei suggestivi ambienti rupestri del Sasso Barisano il mito si fonde alla realtà, narrata, ad esempio, dalle opere “Al balcone”, “Borghesi” 2003,“Tenerezza”1994, “Amanti”1991, “Tango”2007 e “Rock’n’roll” 1995.

Il racconto di un’umanità immobile e palpitante, che esalta la bellezza e la sensualità femminile, con sculture come: “Donna in rosso”2015, “Frammento 2” 1984, “Tenda e figura 2”2011 e“Estasi”1990.

“Sono contrario alla piacevolezza nell’arte- afferma Guida- nella scultura l’artista deve sapere quando fermarsi, per non rischiare di cadere nel piacevole, nell’eccessiva rifinitura”.

Dal 1978 il Circolo La Scaletta organizza la rassegna espositiva che, negli anni scorsi, ha ospitato artisti come: Consagra, Melotti, Martini, Cambellotti, Fazzini, Matta, Milani, Andreotti, Kolìbal, Negri, Raphael, Mascherini, Hare, Viani, Mirko, Lassaw, Azuma e altri ancora, oltre alle edizioni delle Biennali di Scultura Contemporanea dedicate all’Italia, all’America e alla Francia.

Una storia quasi trentennale della mostra, che ogni anno richiama nella città dei Sassi un turismo culturale e di qualità, confermandosi tra i più importanti eventi italiani di arte contemporanea.

La XXIX edizione de “Le Grandi Mostre nei Sassi” apre un importante triennio per la manifestazione, che culminerà nel 2019, anno in cui Matera sarà Capitale Europea della Cultura, con l’arrivo di esponenti del mondo dell’arte di rilievo internazionale.

La rassegna ha il patrocinio del MiBACT, della Regione Basilicata, della Fondazione Matera- Basilicata 2019, dell’ APT Basilicata, della Provincia, del Comune, della Camera di Commercio e della Fondazione Zétema di Matera. È resa possibile grazie al sostegno del main sponsor: Total E&P Italia, degli sponsor: Attilio Caruso, agente generale Unipol Sai, Bawer, Cementeria Matera- Italcementi Group e i contributi delle aziende materane Frascella Emanuele s.r.l. e Stella All in one s.r.l.e della Soc.Coop. Cave Heritage.

Il catalogo con le foto delle opere esposte, come di consueto, è curato da Giuseppe Barile Editore.

La mostra resterà aperta fino al 6 novembre 2016, con i seguenti orari:
dal 29 giugno al 30 settembre, tutti i giorni, con orario continuato 10-20;
dal 1 ottobre 10-13.30 e 15.00-18.00.

Ingresso: intero 5,00 euro- ridotto 3.50
Ridotto per studenti fino a 24 anni, over 70 e soci FAI.

La gestione della mostra è garantita dalla Soc. Coop. Cave Heritage- Arte Cultura e Turismo
Per informazioni: 377.4448885; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Matera, 27 giugno 2016
Ufficio Stampa Circolo La Scaletta
Milena Manicone
329.7144199

Si ringrazia i fotografi Antonello Di Gennaro, Francesca Macina; Francesco Giase.

Biografia

Pietro Guida è nato a Santa Maria Capua Vetere nel 1921. Vive e lavora a Manduria. Consegue il diploma di scultura all’Accademia di Belle Arti di Napoli nel 1947. In quegli anni, assieme a Renato Barisani, Gennaro Borrelli, Raffaello Causa, Renato De Fusco, Anna Maria Ortese, Armando De Stefano, Guido Tatafiore, aderisce al “Gruppo Sud”, divenendo uno dei protagonisti del rinnovamento culturale del capoluogo campano. Comincia nel frattempo la sua attività espositiva: Mostra delle arti figurative, Galleria “Forti”; Collettiva di chiusura “Gruppo Sud Pittura” e Galleria “Blu di Prussia”, entrambe a Napoli nel 1948; “Premio Diomira” 1949; “Galleria del Naviglio”, Milano 1949; II Mostra nazionale del disegno e dell’incisione moderna, Reggio Emilia 1949.

Dal 1960 al 1971 è titolare della cattedra di scultura all’Accademia di Belle Arti di Lecce.

La sua produzione figurativa è esposta in importanti mostre personali, come nella “Galleria Selecta” di Roma, nel 1958, e in mostre collettive quali il “Premio Internazionale della Scultura di Carrara”, Carrara 1957; Concorso per un’opera plastica ispirata allo sport, Palazzo Strozzi, Firenze 1958; Artisti pugliesi, Galleria “Taras” dell’EPT, Taranto 1959; VII e VIII edizione della “Quadriennale Nazionale d’Arte” di Roma.

Dal 1960 al 1975 la produzione di Guida è caratterizzata dall’abbandono del dato naturalistico e dei mezzi tradizionali del fare scultura, per adoperare materiali industriali grezzi, come mattoni, galpomice, tubi eternit, ferro e acciaio.

Le prove di questo periodo sono definite dall’artista stesso Opere costruite, proprio per sottolineare l’importanza della fase ‘costruttiva’ nel suo lavoro.

Crescono nel frattempo la notorietà dello scultore, i premi, le commesse prestigiose: ad esempio la scultura di dimensioni monumentali realizzata nel 1972 per l’Italsider di Taranto, l’attenzione della critica più qualificata per il suo lavoro (Franco Sossi, Vittorio Fiore, Oreste Ferrari, Filiberto Menna, Vito Apuleo, Nerio Tebano, Nello Ponente, Enrico Crispolti) e gli inviti a progetti espositivi rilevanti, quali le mostre personali alle gallerie d’arte “Taras” di Taranto (1961); al “Cavallino” di Venezia (1962); a “La Metopa” di Bari (1964); a “Il Sedile” di Lecce (1965) prima mostra di scultura non figurativa in Puglia; a “Il Bilico” di Roma (1967 e anno successivo); a “La Cornice” di Bari (1969) e al “Ciak” di Roma (1971).

Partecipa, inoltre, a mostre collettive: Giovani artisti italiani, Villa Comunale, Padiglione Pompeiano, Napoli 1961; “Premio Termoli”, Termoli (edizioni del 1963 e del 1964); Il Maggio di Bari, biennale d’arte, Castello Svevo, Bari (nelle edizioni dal 1964 al 1966); Mostra internazionale di scultura all’aperto, Fondazione Pagani, Museo d’arte moderna, Legnano (edizioni del 1965, del 1971 e del 1973); Triennale dell’Adriatico, Palazzo delle Esposizioni, Civitanova Marche (1965); XVII Mostra internazionale d’arte “Premio del Fiorino”, Palazzo Strozzi, Firenze 1966; III Rassegna d’arte del Mezzogiorno, Palazzo Reale, Napoli 1967; Forme, spazio, strutture, Massafra 1967; 20+5 Nuove esperienze dell’arte in Puglia, Taranto, Bari, Grottaglie, Massafra 1969; Co/incidenze, XX Rassegna d’arte contemporanea Città di Massafra, Massafra 1969; Arte e critica ’70, Modena 1970; Uno spazio per l’arte, Circolo Italsider di Taranto, Taranto 1974-1975; II Quadriennale d’arte contemporanea, Acquasanta Terme 1975; VIII Biennale d’arte del metallo, Gubbio 1975.

Dalla seconda metà degli anni Settanta e per circa tre lustri Guida sceglie di rinunciare all’attività espositiva; ritorna nel frattempo alla figura, realizzando grandi statue in scabro cemento. Recupera la carnalità delle formose figure femminili di Marini e gli squarci poetici sul vissuto quotidiano di Martini, maestri mai smessi di amare. Interpreta, con insistenza, soprattutto negli ultimi anni, il tema del mito.

Nel 1993 interrompe il silenzio espositivo con la mostra personale allestita presso il Castello Carlo V di Lecce. I suoi nuovi lavori sono presentati in catalogo dagli amici scrittori: Tano Citeroni, Gino Montesanto e Michele Prisco. Seguono le mostre personali al Castello Malatestiano di Longiano, al Castello Carlo V di Lecce, all’ex Convento di San Michele di Taranto e al Palazzo De Felice di Grottaglie. Su tutte, l’importante mostra antologica allestita nel 2008 presso il Monastero degli Olivetani di Lecce, promossa dal Dipartimento dei Beni delle Arti e della Storia dell’Università degli Studi del Salento, associata alla pubblicazione di un importante catalogo, che ripercorre filologicamente l’intero percorso artistico di Guida e la corposa quanto autorevole analisi critica. Nel mese di ottobre del 2012 espone nelle sale di Castel dell’Ovo a Napoli, una personale curata da Francesco Abbate.

Nel 2011 ha partecipato alla 54a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia nella sede regionale di Lecce - Padiglione Italia. Nel 2014, su invito dell’Università del Salento, ha tenuto una mostra personale nella sede del Rettorato di Lecce.

Nel 2015 viene pubblicato da Barbieri Editore, il volume Guida. 100 Disegni a cura di Francesco Abbate e Letizia Gaeta, Tra i riconoscimenti ricevuti si ricordano: “Premio Diomira”, Milano 1949; Primo premio alla Mostra Nazionale del Disegno, Reggio Emilia 1949; premio della Presidenza del CONI alla mostra di scultura ispirata allo sport, Firenze 1958; premio per la scultura al “Premio Termoli”, Termoli 1963; premio-acquisto alla “Biennale d’Arte Contemporanea”, Bari 1966.

Sue opere figurano presso la raccolta delle stampe Bertarelli del Museo Sforzesco, Milano; Galleria del Cavallino, Venezia; Collezione Deana, Venezia; Presidenza del CONI, Roma; Collezione Finkelstein, New York; Collezione Civica d’Arte Moderna, Bari; Fondazione “Tommaso Balestra”, Longiano; Collezione Schulte, Dusseldorf; Museo della Scultura Contemporanea, MUSMA di Matera; Museo Pagani di scultura all’aperto di Legnano; Novecento a Napoli - Castel Sant’Elmo Napoli; Rettorato dell’Università del Salento - Lecce.

Del lavoro di Pietro Guida si sono occupati, tra gli altri, Francesco Abbate, Giuseppe Appella, Carlo Barbieri, Vittorio Basile, Raffaele Carrieri, Silvia Cazzato, Manlio Chieppa, Tano Citeroni, Enrico Crispolti, Mario De Micheli, Oreste Ferrari, Sergio Ferrero, Lucio Galante, Letizia Gaeta, Massimo Guastella, Gianni Jacovelli, Angelo Lippo, Pietro Marino, Filiberto Menna, Gino Montesanto, Raffaele Nigro, Sandra Orienti, Marina Pizzarelli, Nello Ponente, Michele Prisco, Paolo Ricci, Franco Sossi, Walter Tommasino, Silvano Trevisani, Lorenza Trucchi, Marco Valsecchi, Marcello Venturoli.

Questa mostra è consigliata da The Art post Blog

Domenica 18 settembre, ore 18, si terrà l'evento "L'anima dei Luoghi- Racconto (in motion) di un popolo di statue". Una performance artistica che utilizza il linguaggio del movimento, della voce e del testo poetico animerà le sculture di Pietro Guida, in mostra fino al 6 novembre 2016, nell’ambito della XXIX edizione de “Le Grandi Mostre nei Sassi”. L'iniziativa, promossa da FAI, Fondo Ambiente Italiano, delegazione di Matera, Circolo La Scaletta e cooperativa Cave Heritage, costituirà l'occasione per raccogliere le firme a favore della chiesa rupestre Santa Maria della Valle. La cripta è tra i siti più votati nell'ambito del progetto nazionale "I Luoghi del Cuore", promosso dal FAI, che ha come obiettivo la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico d'Italia. Ingresso gratuito

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