
Gabriella
MetaTeatro e Circolo La Scaletta a sostegno della Biblioteca Provinciale T. Stigliani
MetaTeatro e Circolo La Scaletta a sostegno della Biblioteca Provinciale T. Stigliani
L’associazione MetaTeatro APS e il Circolo Culturale La Scaletta sostengono la Biblioteca Provinciale T. Stigliani con la messa in scena del monologo “La Fiera”, scritto e diretto da Emilio Andrisani, interpretato da Emilia Fortunato. Lo spettacolo andrà in scena lunedì 5 febbraio alle ore 19.30, presso la Sala Battista sita all’interno della Biblioteca.
Come operatori culturali, spiega Carla Latorre, Presidente di MetaTeatro, non possiamo esimerci dal mostrare il nostro pieno supporto alla Biblioteca Provinciale, una delle più grandi ricchezze culturali della nostra Città. È inammissibile che la Cultura, che dovrebbe essere un bene comune e uno strumento di crescita e sviluppo della comunità, subisca continui tagli di questa portata.
Abbiamo scelto un monologo che parla del dolore di una madre e della forza ancestrale che si genera nella difesa del proprio figlio. È questo che immaginiamo di fare, urlare in difesa della nostra Città.
"...ai monologhi del giovedì" quarto appuntamento
Giovedì 1 febbraio, vi aspettiamo presso il nostro Circolo La Scaletta, in via Sette Dolori,
con “Utero in affido”, monologo interpretato da Mariella Braia, su testo di Michela Murgia (apertura porte ore 19.30, inizio spettacolo ore 20.00).
In una società fortemente contraddittoria, tutti noi rischiamo di diventare personaggi tragicomici come la protagonista dell’opera che porta in grembo il figlio del suo migliore amico, pur odiando i bambini. Una riflessione sull’ipocrisia e il finto perbenismo che ancora ci circondano.
Costo del biglietto 5 euro. Non si accettano prenotazioni.Per maggiori informazioni contattare il Circolo La Scaletta al numero 0835 336726 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Proponimenti per il nuovo anno? Già disatteso quello per la Biblioteca Provinciale di Matera
Tristezza! Profonda tristezza. Ormai non non c'è più, neanche, rabbia. Come commentare altrimenti il problema che vive la Biblioteca Provinciale di Matera? Solo tristezza, appunto, per la disattenzione che si ha non solo nei confronti di un presidio culturale importante, non solo a livello regionale, ma anche per una città e per un territorio che da giorni invoca, sistematicamente, il rispetto degli impegni annunciati e pubblicizzati per il funzionamento della struttura. Impegni, appunto, annunciati e pubblicizzati ma mai concretizzatisi. Non più tardi di venti giorni fa questo Circolo, con un comunicato stampa, aveva ricordato ai consiglieri di maggioranza e minoranza ed all'assessore di questo territorio l'impegno di fine legislatura che avevano assunto nell'incontro tenutosi nel settembre 2023. Tra gli impegni si ricordava quello di attivare provvedimenti che assicurassero il costante funzionamento della Biblioteca Provinciale di Matera evitando lo stillicidio annuale della ricerca di risorse finanziarie. Si dava per scontato che i problemi immediati fossero già risolti. Così non è tant'è che, ormai, si parla di imminente chiusura. E' veramente superfluo sottolineare il valore del patrimonio librario che custodisce la Biblioteca come anche il suo ruolo nella città, che solo cinque anni fa è stata capitale europea della cultura. Se non bastasse questo si abbia almeno rispetto, appunto, per una comunità mobilitata da giorni per salvare questo suo importante ed indispensabile presidio culturale.
Coordinamento Sanità incontra il commissario Asm Maurizio Friolo
Riportare l'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera a svolgere pienamente le funzioni che gli sono attribuite dalla legge e che da anni non riesce più a svolgere. E' questa la richiesta principale che è stata rivolta, nel corso di un incontro, al Commissario straordinario dell'Asm, Maurizio Friolo, dal Coordinamento Sanità, composto da dodici tra associazioni e ordini professionali della provincia di Matera.
Alla riunione che si è svolta nella sede del Circolo La Scaletta, hanno partecipato i rappresentanti di Ordine degli Architetti, CNA, Avis, AIPD, Altroconsumo, Centro Servizi Volontariato, Associazione provinciale diabetici, Lions Horst, Lions Città dei Sassi, Fondazione Zetema e Casa di Ortega oltre ad alcuni medici e cittadini attenti ai problemi della sanità.
Al Commissario Friolo è stato consegnato un documento in cui sono elencate le principali criticità del sistema sanitario regionale ma anche delle possibili soluzioni per affrontare l'emergenza che si è determinata in virtù della carenza di medici e di personale sanitario oltre che per la riduzione dei trasferimenti statali.
Friolo ha illustrato il suo piano di interventi prioritari per rispondere alle esigenze della comunità e per ripristinare le condizioni organizzative necessarie al funzionamento del sistema sanitario in provincia di Matera, a partire dai tentativi di colmare la carenza di organici con iniziative che hanno lo scopo di attrarre professionalità per costruire la rinascita della sanità del Materano. Friolo ha inoltre assicurato la sua disponibilità ad un nuovo confronto, nel mese di marzo, per commentare, insieme ai rappresentanti del Coordinamento, i dati Agenas sulle performance sanitarie delle strutture lucane.
"Riuscire finalmente ad avere un confronto con il responsabile dell'Asm dopo anni di chiusura a qualsiasi tipo di dialogo - ha sottolineato il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - è già un elemento significativo del cambiamento di rotta rispetto agli atteggiamenti incomprensibili del recente passato. Le gocce di speranza che le parole di Friolo sono riuscite ad instillare rappresentano un buon viatico per il futuro, fermo restando che il Coordinamento continuerà a vigilare sul percorso intrapreso per il rilancio della sanità del Materano".
Nel giudicare positivamente l'iniziativa di emanare un bando per richiamare in servizio gli specialisti in quiescenza che potrebbero costituire una risorsa importante per l'erogazione delle prestazioni sanitarie dell'ospedale di Matera, una misura che era stata caldeggiata anche dal Circolo La Scaletta in uno dei report sulla sanità presentato nei mesi scorsi, il presidente, Paolo Emilio Stasi ha ribadito: "La necessità che si portino avanti azioni incisive per garantire i servizi sanitari del Madonna delle Grazie come Dipartimento di emergenza e accettazione (Dea) di primo livello che negli ultimi anni è riuscito ad operare solo grazie al sacrificio di medici ed infermieri sottoposti a turni di lavoro massacranti. E' fondamentale, in questa fase così delicata, che tutti diano un contributo alla rinascita dell'ospedale di Matera. L'auspicio è che anche i medici e gli operatori sanitari che sentono un legame di appartenenza con il territorio e che attualmente operano in altre strutture possano valutare la possibilità di impegnarsi in questa opera di ricostruzione di un presidio che può tornare a svolgere una funzione importante e rappresentare un'opportunità di crescita umana e professionale".
Nella foto in basso un precedente incontro del tavolo di Coordinamento sulla Sanità.
"...Ai Monologhi del giovedì" secondo appuntamento con M. De Ruggieri
Ai Monologhi del Giovedì
Terza edizione
Giovedì 18 gennaio - ore 19.30
“La Guerra continua”
di Michele De Ruggieri
Sede Circolo La Scaletta
Via Sette Dolori Matera
_L’ingresso è previsto dalle ore 19.30. _
_Sipario alle ore 20.00_
_Costo del biglietto 5 euro, acquistabile in loco prima dell’evento _
Al via la terza edizione de "Ai monologhi del giovedì", organizzata
dall’associazione MetaTeatro in collaborazione con il Circolo
culturale La Scaletta.Undici gli appuntamenti, che vedranno protagonisti gli attori di
MetaTeatro con testi editi e inediti di autori vari, da Emilio
Andrisani, Ulderico Pesce, Lello Chiacchio, Michele De Ruggeri, Michela
Murgia, Stefano Benni e Antonio Nicolaj.
Per il secondo appuntamento, con Michele De Ruggieri, le storie di una vita vissuta,
“Su idea di Emilio Andrisani, direttore artistico della rassegna –
afferma la presidente di MetaTeatro, Carla Latorre - abbiamo creato un
percorso che accompagni il pubblico in una costellazione di storie e
vissuti, di personaggi che si interrogano e si raccontano. Abbiamo
scelto uno spazio, la sede del Circolo La Scaletta, che da sempre
sentiamo familiare e che speriamo possa accogliere anche lo spettatore,
avvolgendolo e immergendolo in un luogo caldo e accogliente, in cui
viene trasportato nelle ambientazioni dei vari monologhi. Nel nostro
piccolo continuiamo a offrire a questa città spettacoli ed esperienze
teatrali che, speriamo, possano essere sempre gradite e supportate,
affinché il teatro resista sempre”.
”Per La Scaletta - sottolinea il Presidente del Circolo, Paolo Emilio
Stasi - questa terza edizione rappresenta una grande soddisfazione:
perché i monologhi del giovedì sono ormai diventati un appuntamento
fisso ed anche perché si continua a ritenere la sede del Circolo il
luogo ideale per rappresentarli. Altro motivo di orgoglio è constatare
che l’associazione MetaTeatro è sempre più una realtà a
dimostrazione che facendo squadra ci si arricchisce di esperienze e si
cresce professionalmente”.
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_“Le luci diffuse si spengono, la luce concentrata si accende, ora la
scena è composta da un solo tavolo, ora è disseminata di stracci, ora
è sparsa di canne per terra, ora di persone immobili, ora di tante
altre cose al di fuori di ordini prefissati dalle consuetudini e
singolari per bizzarrie, estrosità, eccentricità. Questi sono oggetti
corrispondenti a segnali, complementari al personaggio-interprete, che
mettono in luce l'anima nelle diverse sfaccettature rappresentate.
Un'anima ossessionata dai misteri della fede in cui crede; un'anima con
il sacro scettro anarchico che racconta di politica, di regole divita,
di culto, di amori, di passioni, di pensieri e di idee; un'anima che non
legge, il nero su bianco dei pensieri e delle idee, ma, come un martello
battente su un'incudine, le fa rivivere scandendone il ritmo con cui
hanno vissuto. Le parole dei monologhi, sulla bocca del Personaggio,
scorrono pesantemente, con forza coinvolgente e magica, vibrando o
contorcendosi, al ritmo del sentimento espresso. L'interprete, cosciente
della fuggevolezza del tempo che gli resta a disposizione, come un
acrobata che usa la più completa espressività del corpo, con maestria
ed elegante perizia, dà movimento alle parole, affinché il racconto
diventi così profondo da sembrare l’ultimo racconto per la vita,
l'ultimo racconto per vivere la vita e l'ultimo racconto per restare in
vita”. (Emilio Andrisani - MetaTeatro)_