
Gabriella
Ai Monologhi del Giovedì Terza edizione
Ai Monologhi del Giovedì
Terza edizione
Giovedì 11 gennaio - ore 19.30
Sede Circolo La Scaletta
Via Sette Dolori Matera
"Petrolio"
di Ulderico Pesce
Al via la terza edizione de "Ai monologhi del giovedì", organizzata dall'associazione MetaTeatro in collaborazione con il Circolo culturale La Scaletta.
Undici gli appuntamenti, che vedranno protagonisti gli attori di MetaTeatro con testi editi e inediti di autori vari, da Emilio Andrisani, Ulderico Pesce, Lello Chiacchio, Michele De Ruggeri, Michela Murgia, Stefano Benni e Antonio Nicolaj.
Ad aprire la rassegna sarà Ulderico Pesce, giovedì 11 gennaio, con "Petrolio" (ore 19.30 nella sede del Circolo La Scaletta in Via Sette dolori a Matera), che vede protagonista Giovanni, operaio al Centro olio di Viggiano. Osserva le perdite di petrolio dai serbatoi, il liquido va verso la Diga del Pertusillo che rifornisce di acqua potabile la Basilicata, la Puglia e la Campania. Denuncerà?
"Su idea di Emilio Andrisani, direttore artistico della rassegna – afferma la presidente di MetaTeatro, Carla Latorre - abbiamo creato un percorso che accompagni il pubblico in una costellazione di storie e vissuti, di personaggi che si interrogano e si raccontano. Abbiamo scelto uno spazio, la sede del Circolo La Scaletta, che da sempre sentiamo familiare e che speriamo possa accogliere anche lo spettatore, avvolgendolo e immergendolo in un luogo caldo e accogliente, in cui viene trasportato nelle ambientazioni dei vari monologhi. Nel nostro piccolo continuiamo a offrire a questa città spettacoli ed esperienze teatrali che, speriamo, possano essere sempre gradite e supportate, affinché il teatro resista sempre".
"Per La Scaletta - sottolinea il Presidente del Circolo, Paolo Emilio Stasi - questa terza edizione rappresenta una grande soddisfazione: perché i monologhi del giovedì sono ormai diventati un appuntamento fisso ed anche perché si continua a ritenere la sede del Circolo il luogo ideale per rappresentarli. Altro motivo di orgoglio è constatare che l'associazione MetaTeatro è sempre più una realtà a dimostrazione che facendo squadra ci si arricchisce di esperienze e si cresce professionalmente".
Patto per le criticità del Materano, il Circolo La Scaletta torna a sollecitare soluzioni Proponimenti per il nuovo anno
Sanità, infrastrutture, istituzione dell'Academy innovazione, apertura delle sedi ufficiali della Lucania Film Commission, dell'Apt, ricollocazione dell'Ufficio regionale cultura, certezze finanziarie per la prosecuzione dell'attività della Biblioteca provinciale e della Fondazione 2019.
Questi alcuni dei temi oggetto del confronto che si è svolto il 25 settembre scorso tra il direttivo del Circolo La Scaletta e i rappresentanti del Materano della Regione Basilicata: l'assessore regionale Michele Casino (FI) e i consiglieri regionali Luca Braia (IV), Roberto Cifarelli (PD), Gianni Perrino (M5S), Piergiorgio Quarto (FDI) e Gian Michele Vizziello (BasilicataOltre).
Un dibattito che aveva portato all'approvazione all'unanimità, in Consiglio Regionale, di una mozione con cui si sollecitava la Giunta regionale a prendere impegni concreti sul finanziamento ed il successivo appalto dei tratti stradali Gioia del Colle – Matera e bypass di Matera di cui si dispone dei progetti di fattibilità tecnico -economica già approvati.
"Avevamo proposto un impegno di fine legislatura -sottolinea il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi- per dare risposta ad alcune delle criticità che sono legate al riconoscimento del ruolo della città all'interno del sistema Basilicata. Ad oggi, non sembra esserci traccia di un'inversione di tendenza e questo, oltre a rammaricarci, ci preoccupa perché per alcune richieste si è davvero di fronte a semplicissime dimostrazioni di attenzione nei confronti del territorio.
Se, sull'adeguamento della Statale 7 sembrerebbero, ufficiosamente, esserci spiragli sull'individuazione di un possibile finanziamento, resta un rebus la modalità di istituzione della Academy innovazione, mentre la Biblioteca provinciale resta ancora senza fondi per il suo funzionamento. Non ascoltato neanche l'invito alla riapertura delle sedi della Lfc e dell'Apt e sulla Sanità, si resta in attesa di novità dopo l'avvicendamento alla guida dell'Asm. Il Circolo La Scaletta auspica che si possano in tempi brevi commentare positivamente i primi provvedimenti concreti e che la mozione approvata dal consiglio regionale non resti lettera morta".
Deposito unico di scorie nucleari, La Scaletta ribadisce il suo No Il presidente Stasi: strabismo territoriale nella scelta dei siti idonei
"Prendiamo atto con soddisfazione delle parole dell'assessore regionale all'Ambiente Cosimo Latronico che ha ribadito l'indisponibilità della Basilicata ad ospitare il deposito unico di scorie nucleari. La speranza è che non accada come per l'adesione ai contenuti del disegno di legge sull'autonomia differenziata, in cui il no secco è diventato in un sì convinto. Il circolo culturale La Scaletta è pronto ad una nuova mobilitazione per scongiurare il pericolo che la Basilicata diventi una pattumiera nucleare".
E' quanto sostiene il presidente del Circolo La Scaletta Paolo Emilio Stasi che aggiunge:
"E' singolare che dei 51 siti individuati e giudicati idonei ad ospitare il deposito nazionale delle scorie, solo 6 siano al Nord mentre tutti gli altri sono nel Centro e nel Sud del Paese. Ed è altrettanto singolare che non sia stata presa in considerazione la candidatura della città di Trino Vercellese, che ha la necessità di rendere maggiormente sicura la centrale dismessa che sorge nel suo territorio e in cui è già stoccata una quantità importante di rifiuti nucleari, che si è detta disponibile ad ospitare la struttura. Appare pertanto quantomeno curiosa l'idea che, in tutta l'Italia, solo al Sud e con un'incredibile concentrazione nell'area murgiana, bradanica e metapontina, ci siano siti giudicati idonei. La sensazione è che dietro agli esercizi parascientifici di compatibilità si nasconda uno strabismo territoriale che è il prologo di quello che sarà l'Italia dopo l'approvazione del disegno di legge sull'autonomia differenziata. La Scaletta si opporrà a questo progetto scellerato ed egoista che vede il Sud subalterno rispetto al Nord e che avrà il solo effetto di mandare a pezzi il Paese".
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Nella foto in basso:
Il manifesto di mobilitazione de La Scaletta durante la protesta del 2003
"Il sole di mille candele"
"Il sole di mille candele"
Di Emilio Andrisani
Lunedì 11 dicembre e Mercoledì 13 dicembre
Sipario ore 19 e ore 21
Scuderie Palazzo Malvinni Malvezzi - Matera
Quattro spettacoli per rendere omaggio a Rocco Scotellaro nel centenario della sua nascita. Il Circolo La Scaletta e l'associazione MetaTeatro portano in scena l'opera scritta e diretta da Emilio Andrisani dal titolo: "Il sole di mille candele". Le rappresentazioni si terranno lunedì 11 e mercoledì 13 dicembre alle ore 19 (primo sipario) e alle ore 21 (secondo sipario) nell'inedito palcoscenico delle scuderie di Palazzo Malvinni Malvezzi e nell'ambito della mostra dell'artista Stefano Siggillino dal titolo "Eco e Narciso. Tra mito e tragedia".
"Il sole di mille candele" è una ricerca surreale, un intersecarsi di alta venerazione e irriverenza, che transita, tra i segnali che ci arrivano come emanazioni luminose, dai frammenti degli scritti di Rocco Scotellaro.
In un recinto di scialli neri, dove per antica usanza e tradizione, la vita è destino, i personaggi si fondono con le figure descritte da Scotellaro, mostrando la condizione sociale, immersa nella più profonda cruda realtà, descritta nelle sue opere, tra mondo antico e contemporaneità, dove gli indifesi sono sopraffatti.
Le figure prenderanno vita grazie alla recitazione di Nicola Cardinale, Emilia Fortunato, Marianna Dimona, Bartolo Tota, Patrizia Minardi, Monica Ambrosecchia e Mariella Braia.
"Riascoltare con attenzione, alcuni versi di Scotellaro - spiega il regista Emilio Andrisani - conduce a comprendere i temi che perdurano nella nostra società. Non è retorico raccontare il passato recente, per comprendere la società e la cultura contemporanea, ed è grazie a questa realtà immateriale tra le mani, che riaccendiamo la luce su un personaggio che, fisicamente, non ha potuto rivelarsi a noi".
"Il suggestivo e coinvolgente percorso della mostra di Stefano Siggillino dedicata al mito di Eco e Narciso - sottolinea Edoardo delle Donne, direttore artistico del Circolo La Scaletta - si conclude con un delicato omaggio a Rocco Scotellaro per il centenario della scomparsa. E per celebrarlo degnamente, nello stesso Palazzo Malvezzi, un appassionante spettacolo teatrale messo in scena dalla compagnia MetaTeatro con la regia di Emilio Andrisani".
"L'opera di Emilio Andrisani - conclude il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi - portata in scena dai bravissimi attori dell'associazione MetaTeatro, arricchisce l'offerta culturale della mostra di Stefano Siggillino, con uno spettacolo che riesce a ricostruire il mondo di Scotellaro attraverso atmosfere, dialoghi e frasi poetiche. Il progetto MetaTeatro, fortemente voluto dal Circolo La Scaletta, sta prendendo forma con iniziative che rafforzano il ruolo del teatro sul territorio".
Dato il numero limitato di posti disponibili, per assistere agli spettacoli è necessario prenotarsi presso la Cartoleria Montemurro, in Via delle Beccherie 69 a Matera.
Costo del biglietto 5 Euro
Ministro Calderoli in Basilicata, Stasi (Circolo La Scaletta di Matera) evidenzia i rischi per il Sud dell’Autonomia differenziata
Ministro Calderoli in Basilicata, Stasi (Circolo La Scaletta di Matera) evidenzia i rischi per il Sud dell’Autonomia differenziata. Di seguito la nota integrale.
Sui disastri per il Mezzogiorno, ma anche per intera Italia e la sua unità, che può produrre l’approvazione della legge sull’autonomia differenziata, il Circolo La Scaletta si è ripetutamente espresso sin dal 2019. In quell’anno si organizzarono più incontri pubblici con noti politologi ed esperti in materia per far comprendere cosa produrrebbe l’approvazione della legge. Dopo le altalenanti accelerazioni e frenate sembra che si sia arrivati a redde rationem. I segnali sono tanti. Non solo la condivisione della legge da parte di tutta la maggioranza governativa ma anche il varo della legge che istituisce la Zes unica per il Mezzogiorno che tanto richiama il mito del cavallo di Troia. Una trovata di qualche novello Ulisse per espugnare la resistenza di qualche meridionalista ostinato, promettendo agevolazioni e prebende che nella realtà dei fatti non ci sono e non ci saranno, almeno per quelle realtà che avrebbero bisogno più di altre di attrarre investimenti per avviare lo sviluppo e creare lavoro.
Non si capisce bene per quale motivo, se la Zes comprende tutto il Sud, qualcuno dovrebbe scegliere di insediare la sua azienda a Potenza o a Matera invece che a Pescara o a Bari o a Napoli in cui esistono almeno le infrastrutture di base (ferrovie, porti e autostrade) per poter insediare in maniera profittevole un’impresa.
Venerdì 17 novembre sarà nella nostra Regione il ministro Calderoli che da sempre si è battuto con tenacia e con tanta capacità politica e legislativa perché si approvasse la “sua” legge.
E per comprendere la grande sagacia del provvedimento basterebbe che ognuno leggesse con attenzione, come ha suggerito in un convegno di pochi giorni fa il Presidente dello Svimez Adriano Giannola, gli articoli 4 ed 8 del DDL 615 Calderoli.
Qualcuno artatamente afferma che la legge non possa essere approvata senza la definizione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni). Poiché occorrono risorse finanziarie enormi, si tranquillizzano gli animi degli “scalmanati meridionalisti” affermando che la legge non potrà approvarsi. Purtroppo non è assolutamente vero, e qui emerge la grande capacità del legislatore. Se si leggono, come si diceva, attentamente gli articoli 4 ed 8 si potrà comprendere che la legge potrà ugualmente essere approvata anche senza la definizione dei LEP. In pratica non potrà attuarsi il trasferimento delle deleghe relative ma di fatto si conserva e si sancisce, in maniera definitiva, la spesa storica per quelle materie perché siano mantenute le prestazioni attuali, regione per regione.
Per intendersi qualcuno ha stimato che da anni il Meridione è penalizzato di 60 miliardi di euro annui di trasferimenti finanziari dallo Stato perché i servizi erogati nel resto di Italia sono più numerosi ed onerosi. Ciò è assolutamente anticostituzionale ma con l’approvazione dell’autonomia differenziata di fatto questo enorme ed inaccettabile divario viene definitivamente legittimato. Ancora, con l’approvazione della legge ogni Regione potrà autonomamente decidere di quale altre materie assumere la delega. Si va verso una teoria di staterelli di antica memoria, come qualcuno afferma ovvero un altro pericolo si staglia all’orizzonte, e questo si può realmente minacciare l’unità. E’ consentito alle Regioni di consorziarsi nella gestione delle materie delegate. Ciò le porterebbe a diventare interlocutrici autonome nei rapporti internazionali. A questo punto non si riescono a comprendere le contraddittorie azioni del governo che sembra voglia, per un verso, esercitare il centralismo (vedi la gestione delle risorse idriche della nostra Regione) e dall’altro condividere una disarticolazione dell’unità della nostra Italia delegando al governo delle Regioni anche materie strategiche.
Occorre una grande attenzione su quello che si sta consumando e che riguarda interamente il nostro paese. Ma è mai possibile che si invochi una maggiore integrazione ed unità dei paesi europei e nel nostro si vada a grandi passi, a voler essere ottimisti, verso un Nord, un Centro e un Sud Italia?
La teoria di Giovan Battista Vico è sempre, drammaticamente, attuale.